martedì 29 ottobre 2013

"CUOCHI A COLORI"

Venezia: ripartono 
i Cuochi a Colori 
gli ambasciatori 
dello stile italiano

Mese dopo mese la prospettiva di un’uscita dalla crisi e la speranza di una ripresa dell’economia vengono puntualmente rinviate. Eppure di occasioni per ricostruire un po’ di certezze e dare segnali di ottimismo ce ne potrebbero essere.
È dai fondamentali del nostro sistema che si deve ripartire, cercando di valorizzare ciò per cui siamo riconosciuti leader nel mondo: arte, storia, turismo, moda, design ed enogastronomia in primo luogo.
Certo oggi la corruzione e la mancanza di etica, per non parlare del populismo (di destra o di sinistra poco importa), sono i “non valori” che caratterizzano l’Italia. Ma dietro al teatrino della politica ci sta comunque un Paese che cerca di fare il proprio dovere e che si sforza ogni giorno di superare l’impasse in cui ci ha confinati un certo modo di fare politica.
Il territorio e le nostre tradizioni, abbinati alla capacità di essere innovativi, non sono solo richiami retorici allo stile del Bel Paese, ma costituiscono concretamente il terreno su cui fondare una nuova strategia di sviluppo moderno dove mettere in gioco tutto ciò che per fortuna gli altri Paesi possono solo imitare. Ed è sul turismo e sulla filiera agricola, che nella ristorazione in Italia e all’estero hanno le loro ambasciate ideali, che si deve costruire questo nuovo modello economico.
Proprio per sostenere questo progetto abbiamo portato in questi giorni a Venezia la mostra “Cuochi a Colori” (che è stata nel frattempo ampliata a 66 Maestri della nostra Cucina) in occasione di Gusto, una delle tante (forse troppe) fiere dell’enogastronomia di questo Paese, che nella laguna acquista però un valore simbolico. Il richiamo della Serenissima resta uno dei simboli in assoluto più forti al mondo per il richiamo di turisti da tutto il mondo (mercato a cui si deve puntare con decisione) e la storia della città è quella di essere ponte con culture di ogni provenienza. L’avere allestito questa tappa della nostra mostra itinerante in una fiera che è all’interno del terminal delle crociere acquista quindi un alto valore simbolico per ribadire come a fianco della storia e dell’arte la cultura italiana è fatta anche di cibo, vino e stile dello stare a tavola.
Fra i cuochi ritratti molti sono italiani che hanno locali prestigiosi in giro per il mondo e coi colleghi blasonati che lavorano in Patria contribuiscono all’immagine positiva di un Paese che va avanti nonostante le istituzioni non aiutino a sostenere questo spirito di squadra che è invece fondamentale. Per parte nostra un’altra piccola tessera in questa direzione l’abbiamo aggiunta con orgoglio a Venezia e ora cerchiamo di lavorare perché almeno Expo 2015 non risulti l’ennesima occasione mancata.
Alberto Lupini

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