LE ELABORAZIONI ASSOENOLOGI
DATI EXPORT DEL VINO ITALIANO
GENNAIO/SETTEMBRE 2013.
Continuano i risultati brillanti e le soddisfazioni per gli operatori del settore
: calano del 3,4% i volumi ma crescono dell’8,2 i valori esportati.

L’ottima performance del vino italiano è riscontrabile dall’andamento del curve dei valori annuali suddivise per mesi. Oltre a questo aspetto è utile osservare l’ampiezza più ridotta delle curve indice di una migliore distribuzione geografica e destagionalizzazione dei flussi.

Per il momento le grandi aspettative riposte nel Far East, come possibile eldorado per le eccellenze italiane, sembrano dissolversi, offuscando l’ottimismo tipico del mondo delle imprese. Ma si tratta solo di una fase da recuperare senza indugi.
Il vino italiano non deve dimenticare la “lezione americana”. Lezione che trova la sua essenza nell’aver ascoltato il consumatore americano, nell’aver individuato i desideri e le semplici aspettative di un consumo quotidiano proponendo una ricetta altrettanto semplice tutta italiana: qualità, originalità e quel pizzico di passione che ogni produttore infonde in ogni vino, trasformando un prodotto quotidiano in un paesaggio, un’emozione, in un mito quotidiano.
La ricetta di Assoenologi è di tornare a concentrare l’attenzione e le risorse su quei prodotti che possano innescare circuiti economici virtuosi, valorizzando le specificità presenti nei mille territori italiani, vino in primis”.
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