giovedì 30 gennaio 2014
IL PANE DELLA CARINZIA
Il pane della Carinzia
patrimonio Unesco
Soggetta agli influssi gastronomici di tre culture diverse,
l’austriaca, l’italiana e la slovena, la cucina carinziana si caratterizza soprattutto per l’utilizzo di prodotti freschi. E’ strettamente legata al ciclo delle stagioni, le tradizioni religiose che hanno un forte influsso sulle preparazioni culinarie. In questo lembo dell’Austria da sempre è sentita l’esigenza di festeggiare e mangiare in compagnia durante le feste: Pasqua, Natale, la sagra folcloristica “Kirchtag”, la stagione della pesca e dell’oca.
Un paradiso per buongustai, sia nell’accogliente stube, sia fuori sulla terrazza con chiosco dove sono serviti piatti unici come il tipico Ritschert(un saporito piatto unico con orzo, fagioli, verdure, patate e carne affumicata) o la lombata di bovino di malga della Carinzia che è preparata fresca tutti i giorni alla griglia. Diverse sono le varianti del famoso tortellone carinziano “Kärntner Nudeln”. Il ripieno è preparato con patate e ricotta o di dolci pere secche (Kletzen). E’ il piatto tipico della tradizione carinziana si ritrova sui menù di quasi tutti i ristoranti e le trattorie della regione. Una cosa è certa: gli ingredienti devono essere freschi e locali. Da gustare sono le tenere carni d’agnello del Glockner e il manzo della Nockalm. Dagli alpeggi arriva anche il latte fresco con cui si produce la ricotta presente in diverse ricette tipiche della regione.
Da oltre 10.000 anni l’arte di fare il pane è diffusa nella valle Lesachtal. Per scoprirne i segreti non c’è niente di meglio che partecipare alla festa del pane (“Brotfest”) di Liesing. Il processo di lavorazione dal chicco di grano al pane sfornato è rimasto identico da secoli, e recentemente è stato sottoposto a tutela dall’Unesco come patrimonio culturale dell’umanità. Fra le prelibatezze carinziane ricercate dagli intenditori di tutto il mondo spicca il miele Rosentaler Carnica. Dal 1900, migliaia di sciami d’api della Rosental sono stati esportati in tutto il mondo e hanno reso famosa la docile e produttiva ape Carnica.
Un buon bicchiere di sidro frizzante si adatta a ogni piatto. E’ la risposta carinziana allo spumante italiano è una particolare specialità della valle Lavanttal, ed è prodotto con buone qualità di mele pregiate (Bohnapfel, Lavanttaler Banane o Schmidberger). Le tecniche di trasformazione di queste mele in sidro, “most” e grappa “schnaps” sono tramandate di generazione in generazione nelle fattorie intorno al maestoso monastero benedettino di St. Paul.
Anche la coltivazione della vite in Carinzia vanta una tradizione millenaria. Per lungo tempo dimenticati, i vini carinziani stanno ora tornando alla ribalta e sono apprezzati per il loro bouquet.
Ideale per gli amanti della buona tavola, la cabinovia Millennium-Express all’Alpe Nassfeld offre un servizio ristorante davvero particolare. Nella nuova “cabina delle prelibatezze” durante le ore notturne sarà possibile assaggiare prodotti tipici quali saporito speckeformaggio della Gailtal.
Orfeo Meneghetti
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