Turismo Etico: le migliori mete
secondo l’ONG Ethical Traveler
La scelta della meta adatta per la prossima vacanza, muoversi da casa in un nuovo posto,
lunedì 30 giugno 2014
UNA TORRE IN MAREMMA
PARCO REGIONALE DELLA MAREMMA
LA TORRE DELLA BELLA MARSILIA
il 22 aprile 1543 vi fu un'inaspettata incursione piratesca
nella zona, durante la quale il saraceno Barbarossa rapì la giovane Margherita Marsili, che per la sua bellezza era chiamata da tutti Bella
Marsilia.
La ragazza venne di fatto rapita e portata via dal gruppo di pirati; quando il sultano Solimano il Magnifico vide la ragazza se ne sarebbe innamorato a tal punto da accoglierla nel suo harem.
Questo episodio, al limite tra la storia e la leggenda, ha conferito l'attuale denominazione alla torre, riprendendo il soprannome con cui veniva chiamata la bella ragazza; precedentemente, la struttura difensiva era chiamata Torre di Collecchio.
#maremma #mantellassi #morellino #vino #italia #magliano #toscana #tuscany #wine
COSTI REGINALI DEL TURISMO
domenica 29 giugno 2014
ROMA. GUIDA GAMBERO ROSSO 2015
Presentata alla Città del Gusto
la guida Roma del Gambero Rosso 2015
Presentata alla Città del Gusto la guida Roma… Ma anche un nuovo tre mappamondi per festeggiare i suoi primi 25 anni, 25 primavere per la Guida Roma del Gambero Rosso 2015 che si presenta quest'anno con oltre 230 novità e 1537 indirizzi selezionati e nuove realtà che vengono premiate con il massimo del riconoscimento.
Guida la classifica con le Tre Forchette, l'inossidabile Heinz Beck chef de La Pergola dell'Hotel Rome Cavalieri affiancato per la prima volta dal ristorante La Trota di Rivodutri (Rieti) dei fratelli Serva.
Il Ristorante Sora Maria e Arcangelo di Olevano Romano (RM) divide il podio dei tre gamberi con Armando al Pantheon.
Tra le novità di quest'anno, un locale etnico premiato con i tre mappamondi: il Dao Restaurant.
Il ''Premio gusto & salute'' viene invece assegnato a Heinz Beck, per l'attenzione che dimostra verso i valori nutrizionali e i benefici del cibo fin dal 2006.
Ricca offerta della capitale in tema di vinoecibo
Venendo ai premi speciali, accanto ai premi qualità/prezzo e botteghe dell’anno, troviamo il miglior servizio in sala per Pipero al Rex e il miglior servizio in sala d'albergo per La Terrazza dell’Hotel Eden. Vengono inoltre premiate le formule innovative, dal servizio catering alla birreria, e i grandi classici della tradizione.
La guida dà spazio anche alla tradizione e ai locali alternativi, alle paninerie e alle botteghe artigianali fino allo street food, dando un quadro completo della ricca offerta della capitale.
Alla conferenza stampa è intervenuto l'assessore al commercio e turismo di Roma Capitale Marta Leonori che ha candidato Roma come ''porta d'accoglienza all'Expo 2015'' e ha dichiarato di apprezzare ''la grande intuizione di legare l'Esposizione al food''.
Antonella Fiorito VinoeCibo
la guida Roma del Gambero Rosso 2015
Presentata alla Città del Gusto la guida Roma… Ma anche un nuovo tre mappamondi per festeggiare i suoi primi 25 anni, 25 primavere per la Guida Roma del Gambero Rosso 2015 che si presenta quest'anno con oltre 230 novità e 1537 indirizzi selezionati e nuove realtà che vengono premiate con il massimo del riconoscimento.
Guida la classifica con le Tre Forchette, l'inossidabile Heinz Beck chef de La Pergola dell'Hotel Rome Cavalieri affiancato per la prima volta dal ristorante La Trota di Rivodutri (Rieti) dei fratelli Serva.
Il Ristorante Sora Maria e Arcangelo di Olevano Romano (RM) divide il podio dei tre gamberi con Armando al Pantheon.
Tra le novità di quest'anno, un locale etnico premiato con i tre mappamondi: il Dao Restaurant.
Il ''Premio gusto & salute'' viene invece assegnato a Heinz Beck, per l'attenzione che dimostra verso i valori nutrizionali e i benefici del cibo fin dal 2006.
Ricca offerta della capitale in tema di vinoecibo
Venendo ai premi speciali, accanto ai premi qualità/prezzo e botteghe dell’anno, troviamo il miglior servizio in sala per Pipero al Rex e il miglior servizio in sala d'albergo per La Terrazza dell’Hotel Eden. Vengono inoltre premiate le formule innovative, dal servizio catering alla birreria, e i grandi classici della tradizione.
La guida dà spazio anche alla tradizione e ai locali alternativi, alle paninerie e alle botteghe artigianali fino allo street food, dando un quadro completo della ricca offerta della capitale.
Alla conferenza stampa è intervenuto l'assessore al commercio e turismo di Roma Capitale Marta Leonori che ha candidato Roma come ''porta d'accoglienza all'Expo 2015'' e ha dichiarato di apprezzare ''la grande intuizione di legare l'Esposizione al food''.
Antonella Fiorito VinoeCibo
EXPO 2015: IL CIBO ALL'INSEGNA DEL TURISMO
sabato 28 giugno 2014
SALUMI: CONSUMI IN CALO
BIBITE:ALZATO IL CONTENUTO DI FRUTTA
“PRIMAVERA DEL PROSECCO SUPERIORE”
venerdì 27 giugno 2014
EXPORT EUROPEO 1. NEL MONDO
giovedì 26 giugno 2014
RIMINI: A OTTOBRE IL MORTADELLA BO IGP
GAROFOLI: 5 GENERAZIONI
INSTAGRAM PER IL BUSINESS
mercoledì 25 giugno 2014
GUERRA DELL'ONU ALL'OBESITA'
BOVINI DA CARNE: AL VENETO IL PRIMATO IN ITALIA
LA RISCOPERTA DELLA SELVAGGINA
La riscoperta della selvaggina:
i consigli di Bruno Barbieri
Il giudice di Masterchef Bruno Barbieri, ad Eurocarne Post: “La carne di cacciagione è straordinaria,
i consigli di Bruno Barbieri
Il giudice di Masterchef Bruno Barbieri, ad Eurocarne Post: “La carne di cacciagione è straordinaria,
martedì 24 giugno 2014
BASTA A TRIP ADVISOR!
LATTE CONTAMINATO: MAXI SEQUESTRO
LE LANGHE: PATRIMONIO DELL'UMANITA'
Assegnato al territorio delle Langhe
il massimo dei riconoscimenti
È di questi giorni che l' UNESCO ha decretato che il territorio delle Langhe è diventato patrimonio
L'ACETO BALSAMICO DI UMBERTO CESARI
Cesari: da un ottimo vino (sangiovese)
un superbo aceto balsamico di Modena
Da sempre Umberto Cesari è ambasciatore nel mondo della cultura enogastronomica dell’Emilia Romagna.
lunedì 23 giugno 2014
SENSORY MIND: LA PORTA ALL'ANALISI SENSORIALE
VINO: L'EXPORT VA... MA GLI ITALIANI?
Export su di giri, ma...
è l’italia che non beve
Anche il vino può essere un oggetto d’arte. Questo concetto oggi normale era assolutamente rivoluzionario quando Giuliana Cesari creò, nel 1992, la bottiglia in onore di Giorgio Morandi che è stata protagonista della mostra Around Morandi tenutasi al MAMBO di Bologna.
Il legame tra la famiglia Cesari e Giorgio Morandi risale alla fine degli anni ’50, quando Ilario Cesari, padre di Umberto, ebbe l’occasione di conoscere e di stringere amicizia con il Maestro bolognese. Proprio per onorare questo legame, nel 1992, in occasione dell’inaugurazione del Museo Morandi, Giuliana Cesari decise di creare una bottiglia celebrativa. Con la collaborazione di Carlo Zucchini e il beneplacito di Maria Teresa Morandi, sorella del pittore, venne ideato un packaging per l’epoca molto innovativo: le bottiglie
di Sangiovese Umberto Cesari furono vestite con il dipinto che raffigura la casa natale di Grizzana.
La bottiglia morandiana è stata nuovamente ammirata e celebrata, 22 anni dopo la sua creazione, nelle bacheche di Aroud Morandi, mostra che ha fatto incontrare design, arte culinaria e cultura dell’innovazione con l’universo di Giorgio Morandi. L’esposizione curata da Carlo Zucchini ha unito oggetti della vita quotidiana della famiglia Morandi e prodotti di design ispirati all’opera del pittore bolognese, tra cui appunto la bottiglia firmata Umberto Cesari.
Giorgio Morandi e l’arte in bottiglia È un momento magico per il vino italiano, il comparto più glamour del nostro variegato universo agroalimentare. La straordinaria novità (suggellata da un incredibile bagno di folla) di un presidente del Consiglio che torna al Vinitaly dopo vent’anni. L’annuncio
che possiamo portare il nostro export ‘verde’ da 33 a 50 miliardi col contributo determinante del vino. L’annuncio è stato dato a Vinitaly, cioè una fiera, a gestire e organizzare il padiglione (unitario) del vino all’Expo 2015. I segnali
ci sono tutti, quelli di un governo che sull’agroalimentare ci vuole mettere la
faccia e non solo fare ‘ammuina’, cioè tagliare nastri e fare annunci. E quelli di un comparto che vuole fare davvero sistema, al di là delle naturali rivalità,
gelosie, particolarismi, mali endemici del nostro mondo agricolo.
Certo che per raddoppiare l’export ci vuole davvero una rivoluzione: bisognapartire dal basso, dai problemi delle imprese, stando vicino a chi esporta, a chi tutti i giorni si sbatte e combatte contro una burocrazia ottusa, contro regole senza senso, contro le dogane inefficienti, facendo lo slalom fra i 130 provvedimenti sulla filiera vitivinicola. “La burocrazia è un tema di competitività”, ha detto il ministro Martina a Verona, promettendo di “ascoltare e accompagnare” lo sforzo dei produttori. Speriamo sia proprio così, nella consapevolezza che la burocrazia non scende dal cielo ma ce la creiamo noi con le nostre mani, frutto amaro e perverso di un sistema pubblico centrale e territoriale che duplica livelli e funzioni, alimentando sprechi, clientele, enti inutili, botteghe dove gira solo della carta, doppioni di uffici e patronati. Il tutto non al servizio delle imprese, ma di una casta agro-burocratica sui cui costi nessuno ha mai voluto accendere sul serio i riflettori.
Dall’estero al mercato interno la musica cambia. Se le percentuali di export delle cantine italiane sono incredibili (minimo dal 50% in su, con picchi del 90%) questo significa che i consumi interni sono in ritirata. Infatti siamo scesi attorno ai 40 litri/anno a testa, minimo storico.
Tutti parlano di New York, Londra o Pechino poi è qui a casa nostra che il sistema batte in testa. Il problema ormai è da allarme rosso. Domanda e consumi stanno cambiando, un po’ per la crisi, un po’ perché cambiano gli stili di vita. Le tre parole d’ordine sono: meno alcol, meno legno, meno chimica.
Le cantine si stanno adeguando.
Umberto Cesari ha presentato a Vinitaly la nuova linea “iove”, vini giovani, di territorio, innovativi e dall’ottimo rapporto qualità-prezzo. Ma l’impressione è che il problema vada affrontato su larga scala, coinvolgendo anche la ristorazione, dove le carte dei vini sono spesso inadeguate, lacunose, senza senso e senza storia. E lavorando sui comportamenti collettivi, sui social, sui giovani. Bisogna rieducare gli italiani al consumo del vino, come parte integrante della loro storia, della loro cultura.
Uno stile mediterraneo, come la Dieta.
Lorenzo Frassoldati
è l’italia che non beve
Anche il vino può essere un oggetto d’arte. Questo concetto oggi normale era assolutamente rivoluzionario quando Giuliana Cesari creò, nel 1992, la bottiglia in onore di Giorgio Morandi che è stata protagonista della mostra Around Morandi tenutasi al MAMBO di Bologna.
Il legame tra la famiglia Cesari e Giorgio Morandi risale alla fine degli anni ’50, quando Ilario Cesari, padre di Umberto, ebbe l’occasione di conoscere e di stringere amicizia con il Maestro bolognese. Proprio per onorare questo legame, nel 1992, in occasione dell’inaugurazione del Museo Morandi, Giuliana Cesari decise di creare una bottiglia celebrativa. Con la collaborazione di Carlo Zucchini e il beneplacito di Maria Teresa Morandi, sorella del pittore, venne ideato un packaging per l’epoca molto innovativo: le bottiglie
di Sangiovese Umberto Cesari furono vestite con il dipinto che raffigura la casa natale di Grizzana.
La bottiglia morandiana è stata nuovamente ammirata e celebrata, 22 anni dopo la sua creazione, nelle bacheche di Aroud Morandi, mostra che ha fatto incontrare design, arte culinaria e cultura dell’innovazione con l’universo di Giorgio Morandi. L’esposizione curata da Carlo Zucchini ha unito oggetti della vita quotidiana della famiglia Morandi e prodotti di design ispirati all’opera del pittore bolognese, tra cui appunto la bottiglia firmata Umberto Cesari.
La vecchia bottiglia di Sangiovese |
che possiamo portare il nostro export ‘verde’ da 33 a 50 miliardi col contributo determinante del vino. L’annuncio è stato dato a Vinitaly, cioè una fiera, a gestire e organizzare il padiglione (unitario) del vino all’Expo 2015. I segnali
ci sono tutti, quelli di un governo che sull’agroalimentare ci vuole mettere la
faccia e non solo fare ‘ammuina’, cioè tagliare nastri e fare annunci. E quelli di un comparto che vuole fare davvero sistema, al di là delle naturali rivalità,
gelosie, particolarismi, mali endemici del nostro mondo agricolo.
Certo che per raddoppiare l’export ci vuole davvero una rivoluzione: bisognapartire dal basso, dai problemi delle imprese, stando vicino a chi esporta, a chi tutti i giorni si sbatte e combatte contro una burocrazia ottusa, contro regole senza senso, contro le dogane inefficienti, facendo lo slalom fra i 130 provvedimenti sulla filiera vitivinicola. “La burocrazia è un tema di competitività”, ha detto il ministro Martina a Verona, promettendo di “ascoltare e accompagnare” lo sforzo dei produttori. Speriamo sia proprio così, nella consapevolezza che la burocrazia non scende dal cielo ma ce la creiamo noi con le nostre mani, frutto amaro e perverso di un sistema pubblico centrale e territoriale che duplica livelli e funzioni, alimentando sprechi, clientele, enti inutili, botteghe dove gira solo della carta, doppioni di uffici e patronati. Il tutto non al servizio delle imprese, ma di una casta agro-burocratica sui cui costi nessuno ha mai voluto accendere sul serio i riflettori.
Dall’estero al mercato interno la musica cambia. Se le percentuali di export delle cantine italiane sono incredibili (minimo dal 50% in su, con picchi del 90%) questo significa che i consumi interni sono in ritirata. Infatti siamo scesi attorno ai 40 litri/anno a testa, minimo storico.
Tutti parlano di New York, Londra o Pechino poi è qui a casa nostra che il sistema batte in testa. Il problema ormai è da allarme rosso. Domanda e consumi stanno cambiando, un po’ per la crisi, un po’ perché cambiano gli stili di vita. Le tre parole d’ordine sono: meno alcol, meno legno, meno chimica.
Le cantine si stanno adeguando.
Umberto Cesari ha presentato a Vinitaly la nuova linea “iove”, vini giovani, di territorio, innovativi e dall’ottimo rapporto qualità-prezzo. Ma l’impressione è che il problema vada affrontato su larga scala, coinvolgendo anche la ristorazione, dove le carte dei vini sono spesso inadeguate, lacunose, senza senso e senza storia. E lavorando sui comportamenti collettivi, sui social, sui giovani. Bisogna rieducare gli italiani al consumo del vino, come parte integrante della loro storia, della loro cultura.
Uno stile mediterraneo, come la Dieta.
Lorenzo Frassoldati
SALVAGUARDIA DELL'AGRICOLTURA
PER LA SALVAGUARDIA
DELL'AGRICOLTURA
Il Comitato Ambiente Salute del Vittoriese invita la cittadinanza all'incontro che si terrà STASERA 24 giugno alle 21.00, presso il Centro Sociale di Cappella Maggiore - Sala A.
Iterventi di:
- Prof. Gianni Tamino
(Docente di Biologia all'Università di Padova)
"Salvaguardare l'agricoltura, l'ambiente e la
salute".
- Dott. Alessandro Canel
(Fitopatologo, imprenditore vitivinicolo)
"Metodi alternativi per la cura della vite e
prevenzione della Flavescenza Dorata".
Ingresso Gratuito
AL TERMINE DELLA SERATA DEGUSTAZIONE
DI PRODOTTI BIOLOGICI!
STRADA DEL NIZZA E DEL MOSCATO DI CANELLI
Presentata< la strada panoramica
del Nizza e del Moscato di Canelli
A Canelli presentazione strada panoramica del Nizza e del Moscato di Canelli. Sono 50 chilometri per sognare tra i vigneti, camminare, girare in bici e vivere il paesaggio. Bravi e in bocca al lupo!,
sabato 21 giugno 2014
PROSECCO 1. CONCORSO FASCETTA D'ORO
giovedì 19 giugno 2014
OLIO: NO BOTTIGLIE ANTI-RABBOCCO
IITTITURSMO... MA COS'E'
IL MADE IN ITALY ORA E' PIU' FORTE
Olio e bevande all'arancia,
il made in Italy è più forte
Approvato dall'Aula di Montecitorio l’utilizzo di dispositivi di chiusura più sicuri per il prodotto oleario usato negli esercizi pubblici e l’aumento al 20% dell’arancia nelle bibite vendute con il nome dell’arancia
Cambio di marcia per il made in Italy che incassa dall’Aula della Camera dei Deputati l’ok a una maggiore tutela. Montecitorio ha infatti approvato l’utilizzo di dispositivi di chiusura più sicuri per l’olio usato negli esercizi pubblici e l’aumento al 20% dell’arancia nelle bevande vendute con il nome dell’arancia. Il benestare dei parlamentari alle due misure è arrivato con il voto della legge Comunitaria nell’articolo riguardante “Disposizioni in materia di bevande a base di succo di frutta” e in quello relativo a “Disposizioni in materia di qualità e trasparenza della filiera degli oli di oliva vergini”.
NELLA FOTO: la classica bottiglia di olio "Sillano" prodotto dall'azienda Carpineto sugli appodiati toscani tra Chianciano e Montepulciano.
il made in Italy è più forte
Approvato dall'Aula di Montecitorio l’utilizzo di dispositivi di chiusura più sicuri per il prodotto oleario usato negli esercizi pubblici e l’aumento al 20% dell’arancia nelle bibite vendute con il nome dell’arancia
Cambio di marcia per il made in Italy che incassa dall’Aula della Camera dei Deputati l’ok a una maggiore tutela. Montecitorio ha infatti approvato l’utilizzo di dispositivi di chiusura più sicuri per l’olio usato negli esercizi pubblici e l’aumento al 20% dell’arancia nelle bevande vendute con il nome dell’arancia. Il benestare dei parlamentari alle due misure è arrivato con il voto della legge Comunitaria nell’articolo riguardante “Disposizioni in materia di bevande a base di succo di frutta” e in quello relativo a “Disposizioni in materia di qualità e trasparenza della filiera degli oli di oliva vergini”.
NELLA FOTO: la classica bottiglia di olio "Sillano" prodotto dall'azienda Carpineto sugli appodiati toscani tra Chianciano e Montepulciano.
ASPETTANDO CINEMADIVINO 2014
CIBO EUROPEO A RISCHIO
A rischio la qualità
del cibo europeo
Olanda e Svezia, con il sostegno di Austria, Germania, Danimarca e Lussemburgo, vogliono chiedere l’esenzione dell'obbligo
del cibo europeo
Olanda e Svezia, con il sostegno di Austria, Germania, Danimarca e Lussemburgo, vogliono chiedere l’esenzione dell'obbligo
LA "FUGA" DEL MADE IN ITALY
QUATTROCENTO ANNI DI STORIA DELL’AGRICOLTURA
mercoledì 18 giugno 2014
CHI SPENDE DI PIù NEGLI HOTEL?
BASTA CON GLI SNACK ALLE CASSE
AIS: VERSO IL RINNOVO DELLE CARICHE
martedì 17 giugno 2014
FALSI BRUNELLO E CHIANTI IN TOSCANA
LAURA PESCE 1. SOMMELIER DONNA D'ITALIA
La prima sommelier donna d'Italia