TEMI DI GRANDE INTERESSE
ED ESEMPI UNICI
DI
CONDIVISIONE E UMANITÀ
È terminato con un lungo convinto
applauso a San Patrignano il 69° Congresso Nazionale di Assoenologi.
Un’edizione
di successo caratterizzata da sessioni di spessore e che ha toccato argomenti
di grande interesse. Nell’apertura di domenica 1 giugno, caratterizzata
dall’ormai storico telegramma di sostegno e incoraggiamento del presidente
della Repubblica Giorgio Napolitano, dai messaggi dei ministri Maurizio Martina
e Giuliano Poletti e dalla presenza del presidente della Commissione
agricoltura della Camera dei deputati Luca Sani, che h ribadito l’impegno delle
istituzioni nel contrastare le truffe e la malaburocrazia, due fenomeni che a diverso
titolo appesantiscono l’attività delle cantine italiane.
Il massimo delle presenze, circa 800,
si è raggiunto nella giornata del 2 giugno, incentrata sui due animati talk
show moderati con professionalità e stile da Bruno Vespa, e che ha visto
confrontarsi eminenti personalità del made in Italy, viticolo e no, sul tema
della valorizzazione delle nostre produzioni. Nel pomeriggio del 2 giugno
un’emozionante degustazione guidata dal presidente dell’Assoenologi Riccardo
Cotarella e dal presidente della sezione Romagna Pierluigi Zama ha messo a confronto
il meglio delle produzioni romagnole e francesi. Uno scambio di esperienze che
ha sancito di fatto una solida alleanza a sostegno della qualità tra gli enologi
italiani e francesi presenti al Congresso.La giornata del 3 giugno, infine, è
stata dedicata ad una “generosa” illustrazione dei punti forza delle strategie
di valorizzazione delle tre grandi aree francesi, Bordeaux, Borgogna e
Champagne, da parte di tre apprezzate personalità professionali di queste aree.In conclusione i presenti hanno voluto
esprimere un lungo e sentito applauso agli ospiti della più grande comunità di
recupero antidroga, dove il vino è lo strumento di riscatto e di formazione
lavorativa che ha consentito a molti ragazzi di recuperare autostima e rispetto
professionale.“Vivere è infatti bello, perché
significa continuamente saper ricominciare”, come scriveva Cesare Pavese nel
suo apprezzato “Il mestiere di vivere”. Parole queste, lette a conclusione del
Congresso da Piero Cane presidente della sezione del Piemonte, un verso che
rappresenta l’auspicio di tutta l’Assoenologi verso i ragazzi ospiti della
Comunità.
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