UNA GUIDA PER NON PERDERSI NEL LABIRINTO...
sia di nuove parole e termini. Alcuni sono ormai entrati nel nostro vocabolario quotidiano.
Sappiamo che mangiare slow significa stare attenti alla qualità di quello che ingeriamo, al suo rapporto col territorio e con le tradizioni rurali. Ma che dire di junk food? È un termine che va molto di moda
Dall'anno scorso si va diffondendo il termine superfood, nato negli Stati Uniti, e indicante un cibo ad alto valore salutistico. Nuovi prodotti sono così comparsi sugli scaffali dei supermercati, come l'acqua di cocco, bevuta da star come Madonna, Demi Moore, Rihanna, Matthew McConaughey perché a basso contenuto di zuccheri, grassi e calorie e con acido laurico, potente antibatterico, importante per rafforzare il sistema immunitario e velocizzare il metabolismo.
Non è necessario sempre guardare all'estero per trovare superfoods. Anche il mirtillo, per l'alto contenuto di flavonoidi, è tra questi. Fa bene agli occhi e alle vene varicose. Via libera anche al peperoncino per la presenza di capsaicina, che avrebbe proprietà dimagranti.
Per chi, invece, è attento all'ambiente ecco i feel food. Un mangiare sostenibile, in linea con la scelta di impattare meno sull'ambiente, anche attraverso la scelta di ciò che ci portiamo a tavola. Un percorso virtuoso che fa bene anche all'agricoltura. Secondo il Bioreport 2013 il reddito netto per una famiglia che fa agricola biologica è di 51.478 euro contro i 34.294 euro delle aziende che producono in modo convenzionale.
nei Paesi anglosassoni e che, letteralmente, significa cibo spazzatura. Generalmente si tratta di alimenti ad alto tenore di grassi o zuccheri o sale, che hanno un impatto negativo sulla nostra salute. Il junk food fa ingrassare e fa anche male ma piace perché agisce sul nostro cervello similmente a quanto fa la droga, stimolando il senso del piacere e provocando anche assuefazione.
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