ispirato dalla nota spese di Galileo Galilei
Non è la prima volta che all'antica Trattoria Ballotta viene proposto il “Gran Bollito alla Padovana “
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ma quello di venerdì 6 febbraio può considerarsi un appuntamento davvero imperdibile. Non solo perchè proprio in questo 2015 si festeggiano i 410 anni di vita di questo locale, diventato ormai un indiscutible caposaldo della gastronomia euganea, ma soprattutto per la ricerca compiuta da Cristina e Fabio Legnaro nel reperire gli ingredienti protagonisti per questo appuntmaneto.
Ispirati, quasi sicuramente, da uno dei clienti più illustri della secolare trattoria, lo scienziato Galileo Galilei e le sue famose note spese relative all'acquisto delle carni e di tutte le atre vivande che entravano nella sua casa padovana. Una puntuale raccolta contabile di quand'era docente dell'Univrsità Patavina e teneva a convitto i suoi studenti, offrendo loro non solo il nutrimento per l'intelletto ma anche per il corpo, a suono di pranzi e cene curate in ogni dettaglio. Dove certamente, al primo posto, come si evince dalle note relative agli acquisti delle vivande e delle carni c'era la qualità e la cura meticolosa nella scelta di ogni singolo capo da cui provenisse ogni singolo taglio. Preferendo, ora un beccaio del Portello, quartiere padovanao dvo sembra vissuto un macellaio specialista in selvaggina e ungulati, ora uno di Abano Terme, dove invece lo scienziato gourmet acquistava ingenti quantità di carni bovine per quel che è passato alla storia come il “Gran Bollito alla Padovana “
Le carni firmate Soranissima

Bovini selezionati da razze Aberdeen Angus, Limousine e Charolaise che Giuliano alleva con passione e dedizione al di fuori dei circuiti legati alla massificazione agroindustriale che offrono ancora sapidi e gustosi tagli di carne dal sapore unico come lo è ogni singolo capo, cresciutolibero con il suo branco. Insomma un piatto forte, questo del “Gran Bollito alla Padovana” che coronerà il già ghiotto menù composto dagli antipasti quali i nervetti bolliti, le rigaglie di gallina alla finanziera, gli stecchi di Casa Ballotta, le animelle, le verdure in tempura e via via fino alle tagliatelline in brodo, anche maritate per i più nostalgici, il risoto con le “secole” .
Un fine pranzo galenico e corroborante
Da non dimenticare poi le diverse salse, cren, verde e pearà e, non ultimi, i golosi dolci carnevaleschi che si annunciano come vere e proprie bombe di piacere. Infine, altra chicca, in tavola a conclusione della serata e da leggersi come frutto della ricerca continua dei Legnaro e dei Cucco per la soddiafzaione dei loro ospiti e giusto per continuare sulle impronte sceintifiche dell'accademico Galilei, sarò servito l'amaro digestivo di galenica fattezza ideato e realizzato dal farmacista Angelo Lazzarin. Che dopo aver recuperato una vecchia ricetta del padre e aver aggiunto alle erbe due elementi dal significativo potere benefico per la digestione e il benessere post prandiale, lo ha chiamato Amaro Leopoldo, In onore del papà, farmacista pure lui, che più di qualche decennio fa aveva trascirtto su un quaderno di appunti universitari la sua “idea” galenica per un distillato che oggi, grazie alla collaborazione dell'antica distilleria Brunello, rinverdisce la secolare sapienza dei galenici, degli speiziali e degli scienziati, usciti secolo dopo secolo dalle porte del palazzo universiatrio del Bò. Sorto proprio laddove quasi un millenio fa si teneva commercio e mercato di bovini. Oltre la storia e per tornarnare alla cronaca, per quanti vogliono prenotare la serata ha un costo di euro 38,00 cad.; comprese le bevande e i vini Doc degli Euganei.
info@ballotta.it - www.ballotta.it tel. 049 5212970
Vinoecibo
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