IL PIACERE DEL CONSUMATORE
... È UNA CRESCENTE ATTESA
2004
persone si sono descritte sotto il profilo sociodemografico, hanno
dichiarato le loro abitudini di acquisto e di consumo e poi hanno
valutato una serie di prodotti di loro interesse: vini, caffè, grappa,
acqueviti e liquori.Ne abbiamo ricavato 8.974 test accuratamente
registrati su scheda: questo è il bel risultato ottenuto dall'isola
sensoriale organizzata a Vinitaly con Grappa & Co Tasting, Coffee
Experience e Narratori del gusto Special Guest.
Per tutte le
categorie di prodotti emerge che la principale leva di consumo è il
piacere che l'utente ricava con l'atto. Un utente che vuole imparare a
valutare le caratteristiche sensoriali per acquisire autonome capacità
di scelta e che nutre un crescente interesse nei confronti di una
certificazione sensoriale.
E
in un'importante riunione tenuta a Verona c'è chi ha chiesto che cosa
distingue la carne della macelleria da quella del supermercato.
Sostanzialmente due cose: le caratteristiche sensoriali e il fatto che
in macelleria si trova qualcuno in grado di spiegarle.
Ottimo,
partendo da questi due presupposti si palesano tre fattori per garantire
il successo di un prodotto: che sia di alta qualità percepita, che
questa venga garantita (ecco la certificazione sensoriale) e che sia
narrata.
La qualità igienica è ormai data per scontata e l'origine
è un elemento di narrazione che acquista valore solo se esplicitato,
quindi in futuro sarà il piacere a determinare il successo di un
prodotto. Sarà però necessario indicare in modo chiaro e certo al
consumatore quali sono i prodotti che danno piacere e fornirgli le
opportune indicazioni per incontrarli.
Il primo obiettivo sarà
raggiunto dalla certificazione sensoriale, per il conseguimento del
secondo ci sarà un grande concorso del web, attraverso la
geolocalizzazione e altri mezzi della categoria.
Luigi Odello
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