sabato 25 luglio 2015

PARLA L'ASSESSORE ALL'AGRICOLTURA

AGRICOLTURA: ASSESSORE PAN 
“GRANDE CALURA E SICCITA’ 
METTONO A PROVA EFFICIENZA IMPRESE – 
NEL PSR OPPORTUNITA’ PER SISTEMA IRRIGUO

Il grande caldo di Flegetonte e Caronte sta inaridendo i raccolti di mais, riso
e le colture orticole del Veneto. Ed è già allarme per il sistema irriguo. “Per fortuna i bacini montani nella nostra regione garantiscono ancora il 70-80 per cento della loro
portata – assicura l’assessore all’agricoltura Giuseppe Pan – ma se la grande calura
dovesse continuare nei prossimi giorni per l’agricoltura e la zootecnia veneta sarà

emergenza”. Reduce dagli “Stati generali sul sistema irriguo”, promosso all’Expo di

Milano dall’Associazione nazionale dei consorzi di bonifica, dove Consorzi e Regioni

si sono confrontati con i massimi rappresentanti del governo in materia ambientale

agricola, l’assessore Pan chiede al governo nazionale di riprendere un mano il piano

irriguo nazionale e l’attuazione della “Direttiva acque” per ridisegnare l’agenda di

lavoro delle politiche agricole regionali. “Di fronte all’estremizzazione degli eventi

climatici e alla grande frequenza di siccità e alluvioni, dobbiamo investire in una rete

di agricoltori efficienti. Il mestiere del contadino non può più essere solo quello di

produrre cibo, ma deve essere anche quello di custodire l‘ambiente e di investire nel

risparmio idrico. Il Veneto, da questo punto di vista, sta già investendo in programmi

di ammodernamento, efficientamento e sostenibilità del sistema irriguo”.  Pan fa

riferimento ai 10.300 ettari di colture irrigate a pioggia, anziché con il tradizionale

sistema irriguo di scoli e canalette, in modo da poter risparmiare sino al 50 per cento

della risorsa idrica. E indica nei fondi del nuovo Programma di sviluppo rurale 2014-

2020, che la Regione ha approvato tra le prime in Italia, una sicura opportunità per

migliorare i sistemi di gestione dell’acqua in agricoltura. Ciò in attesa comunque del

recepimento Direttiva acque. “Le provvidenze ci sono, bisogna però saperle utilizzare

– è l’appello di Pan – perché le emergenze idriche non si possono affrontare con

soluzioni tampone o con interventi improvvisati, ma richiedono strategie di

efficientamento e investimenti tecnologici di lungo periodo. Ecco perché chiediamo

anche al Governo di rispettare gli accordi originari, destinando al finanziamento delle

opere irrigue al Centro-Nord i 300 milioni inizialmente previsti dal piano irriguo

nazionale” .

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