A Casa Artusi il piacere
della cucina regionale
La grande officina enogastronomica di Forlimpopoli punta al futuro con i prodotti del territorio
Se la materia prima è magnifica, le ricette sono originali, gustose, spesso complesse, perché complessa è la storia della terra romagnola con le sue contaminazioni. Tappa obbligata dei gourmet di tutto il mondo è Casa Artusi un paradiso di agricoltura buona , pulita e giusta. In questo luogo Pellegrino Artusi con il suo talento ancor oggi indiscutibile e la capacità un po' visionaria di promuovere il territorio gettando le basi della nazionalizzazione della cucina regionale, propone l'arte di mangiar bene.
Nessuna ricetta è lasciata orfana dello sguardo attento dello chef Andrea Banfi. Pensiero mirato di traghettarla nei gusti e nelle esigenze del terzo millennio con leggerezza e buon senso. Una rilettura culinaria che fa bene al cuore prima che al palato, dalla panna non demonizzata ma dosata, alla freschezza del gusto delle preparazioni spesso rilevate con vino ed aceto, mentre alle verdure è riconosciuta piena dignità di protagoniste dei piatti e non ripartizione geografica originale.
Per una volta , infatti, non la regionalità ma il territorio fa la differenza.
In cucina lo chef di Casa Artusi sa dosare sapientemente quella di terra e quella di mare. Ecco allora gli strozzapreti conditi con il ragù di mora romagnola e il cono contenente la frittura di piccoli pesci da cui si può cavare i sentori idoati più segreti e rapinosi.
Ma c'è pure una piccola, smagliatura: il culatello servito su un piatto che deve avere sostato per qualche ora in frigorifero. Il resto è al limite della perfezione a cominciare dall'accoglienza. Piacevoli sensazioni toccano la sensibilità del cliente quando il servizio diventa un tripudio di cromatismi: la piccola zuppiera di terracotta è una gaia moltitudine di colori che attraggono il cliente e i paccheri diventano piacevolissime emozioni visive a osservarli nel loro condimento di mare. L'Albana di romagna che s'abbina al pranzo titilla una ad una le papille gustative che rimpiangono l'abbandono della tavola, dopo aver gustato il dessert.
Il futuro della nostra cucina migliore passa inesorabilmente per la memoria domestica. Nel gioco della mani amiche a Casa Artusi un posto di rilievo è assunto dall'associazione delle Mariette. A questi cultori del gusto spetta il prezioso compito d'insegnare la cucina romagnola: la pasta fatta in casa e la piadina. Intorno alla scuola di cucina orbita un intero mondo gastronomico: la cantina affiliata all'enoteca regionale dell'Emilia Romagna, lo spazio eventi che organizza mostre, incontri, degustazioni, presentazione di prodotti e seminari legati alla missione di Casa Artusi: la cucina domestica, la biblioteca dotata di 40 mila volumi provenienti dal lascito di Pellegrino Artusi e dal fondo della biblioteca civica di Forlimpopoli.
Far tappa a Casa Artusi sarà pertanto una piacevole parentesi che non graverà sulla vostra economia. Insomma l'arte di mangiar bene a tutto tondo.
Orfeo MeneghettI
vinoecibo
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