Ferie nel Belpaese
per 8 italiani su 10
Previsto un business
da 18,3 miliardi
L’81% degli italiani in vacanza resterà in patria,
soprattutto nelle regioni del sud, che riparte col turismo (scelto dal 48%). Previsto un giro d’affari da 18,3 miliardi di euro, il 7,7% in più rispetto all’anno scorso. Bocca (Federalberghi): «Contenti, ma stiamo coi piedi per terra. Occorre potenziare il sistema turistico nazionale»
soprattutto nelle regioni del sud, che riparte col turismo (scelto dal 48%). Previsto un giro d’affari da 18,3 miliardi di euro, il 7,7% in più rispetto all’anno scorso. Bocca (Federalberghi): «Contenti, ma stiamo coi piedi per terra. Occorre potenziare il sistema turistico nazionale»
«Dopo le notizie dei giorni scorsi che hanno enfatizzato dati drammatici sull’irrisoria crescita del Mezzogiorno d’Italia, vedere che il 48% degli italiani stia scegliendo per le proprie ferie estive soprattutto le Regioni del Sud, quale punto nevralgico del riscatto di un’intera area geografica, ci rafforza nel convincimento che il nostro Paese ha ancora tante doti turistiche da valorizzare per una crescita economica ed occupazionale che vanno incentivate per diventare il volano della ripresa», è questo il commento del presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca(nella foto sotto), alla lettura di un’indagine sui consumi turistici estivi degli italiani che riguarda tutti i tipi di vacanza, non solo quella in albergo.
«Mentre prosegue ad un ritmo del +2,5% l’incremento della clientela estera diretta in Italia - aggiunge Bocca - a conferma dell’ottimo rapporto qualità/prezzo del nostro sistema, affiancare a questo dato un +8,6% di italiani in vacanza nel periodo estivo da giugno a settembre di quest’anno, rispetto allo stesso periodo del 2014, ci fa sorridere, ma restare comunque con i piedi per terra. I numeri che infatti vanno consolidandosi parlano di un’estate di vacanze per 30,4 milioni di persone tra maggiorenni e minorenni, pari al 50% degli italiani, che costituisce un netto recupero di posizioni rispetto all’ultimo biennio, quando registrammo 26,8 milioni nel 2013 e 28 milioni nel 2014 di italiani in vacanza».
«Ma come avvenuto anche in altre circostanze - prosegue Bocca - non vogliamo illuderci o crogiolarci sugli allori. L’Italia ha bisogno di investimenti cospicui nel settore e di un piano robusto di ristrutturazioni e di promozione. Passaggi indispensabili per consentire al sistema turistico nazionale di fare in modo che i timidi segnali positivi diventino un consolidato e strutturato aggregato economico, capace di farci rapidamente risalire la classifica mondiale dei Paesi a maggior vocazione turistica».
Crescono nel quadrimestre estivo (giugno-settembre) gli italiani che hanno trascorso o trascorreranno una breve vacanza fuori dalle proprie mura domestiche, dormendo almeno una notte fuori casa. Sono infatti circa il 50%, pari a 30,4 milioni le persone tra maggiorenni e minorenni che hanno già fatto o si apprestano a fare vacanze (+8,6% su 2014). La durata media quest’anno è di 8 notti rispetto alle 9 notti del 2014 e nell’81% dei casi (quasi 25 milioni) gli italiani rimarranno in Italia, mentre nel 19% dei casi (oltre 5 milioni) andranno all’estero.
Il giro d’affari si attesta sui 18,3 miliardi di Euro rispetto ai 17 miliardi di euro del 2014 (+7,7%). Per quanto riguarda la clientela straniera, dai dati dell'Osservatorio Federalberghi emerge un incremento tendenziale del +2,5%. Nella generalità dei casi la vacanza estiva degli italiani è ‘consumata’ in località marine con le Regioni del Sud ad attrarre la clientela. Oltre il 48% di chi rimane nei confini del Bel Paese si sta recando in Sicilia (18% della domanda), in Sardegna (10,4%), in Puglia (10,1%) ed in Calabria (10%).
Il 79% rispetto al 70% del 2014 preferisce la spiaggia, con il dettaglio che vede il 59% scegliere il mare della Penisola o delle due isole maggiori (rispetto al 48% del 2014), mentre il 20% (rispetto al 22% del 2014) riversarsi nelle isole minori. Segue in classifica generale la montagna con il 7,8% delle preferenze (rispetto al 15,1% del 2014), le località d’arte maggiori e minori con il 4,2% (rispetto al 5% del 2014), le località termali e del benessere con il 2,7% della domanda (rispetto al 2,4% del 2014) ed in leggera risalita le località lacuali dove si attesta il 2% della domanda complessiva italiana (rispetto all’1,6% del 2014).
Per chi sceglie di “espatriare” e, quest’anno, come detto, sono oltre 5 milioni (rispetto ai 5 milioni del 2014) i connazionali che si sposteranno oltre confine, la scelta ricade essenzialmente sulle grandi capitali europee e sui mari tropicali. Le grandi capitali europee raccolgono infatti il 43% della domanda (come nel 2014), seguite dai mari tropicali/località esotiche che salgono al 17,7% dal 15,2% del 2014. La spesa stimata per le vacanze estive (comprensive di viaggio, vitto, alloggio e divertimenti) è di 786 Euro (rispetto ai 790 Euro del 2014).
Il giro d’affari complessivamente prodotto è di 18,3 miliardi di Euro, in aumento del 7,7% rispetto all’estate 2014. Tra le tipologie di soggiorno, scelte dagli italiani per trascorrere le proprie vacanze estive, l’albergo rimane il leader incontrastato. Il 24,5% lo sceglie rispetto al 27% del 2014. Seguono, nell’ordine, la casa di parenti o amici con il 21,7% rispetto al 20,1% del 2014, l’appartamento in affitto con il 12,1% (10,2% nel 2014), la casa di proprietà con il 10,6% rispetto al 16,9% del 2014, il villaggio turistico col 7,6% (7,2% nel 2014).
Crescono i residence col 7,1% (6,5% nel 2014), i bed&breakfast con il 4,3% (2,9% nel 2014) ed i campeggi con il 4,3% (2,5% nel 2014). È Agosto, anche quest’anno, il mese più gettonato in assoluto, per giunta in ulteriore consolidamento. Il 62,5% (rispetto al 59,3% del 2014) di chi è in vacanza lo ha scelto per il proprio periodo di ferie estive. Segue Luglio col 16,7% (rispetto al 22,1% del 2014). Giugno ha raccolto il 14,7% della domanda (rispetto al 19,4% del 2014) e Settembre vedrà il 13,3% della domanda (rispetto al 10,7% del 2014).
Italiaatavola
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