Ristorante Panoramico a Font
Da 50 anni promuove l'arte dell'ospitalità
Al ristorante Panoramico di Fonteno (Bg) si possono gustare i piatti della tradizione
di mamma Rosa, proposte con il pesce di lago oppure il menu vegetariano per i più esigenti, con una vista impagabile sul lago d’Iseo
di mamma Rosa, proposte con il pesce di lago oppure il menu vegetariano per i più esigenti, con una vista impagabile sul lago d’Iseo
Sono diversi i motivi per cui scrivere del ristorante-albergo “Panoramico” di Fonteno (Bg), paesino a picco sul lago d’Iseo, sponda bergamasca. Prima di tutto - come dice il nome stesso del locale - dalle sale da pranzo, dalle camere e dalle terrazze si ammira uno dei più vasti e meravigliosi panorami lacustri del Nord Italia. Non bastano le parole per descrivere le sensazioni che si provano da questa balconata con vista amplissima sul lago e la cerchia delle Prealpi. Un senso di infinito, di pace, di serenità, di bellezza, di amore per la vita. Chissà quante dichiarazioni d’amore sono sbocciate su questo terrazzo panoramico… In effetti il luogo ispira, ancor più se hai mangiato e bevuto bene, come accade regolarmente qui da 50 anni.
Ecco l’altro motivo per scriverne. Il “Panoramico” compie 50 anni. Lo hanno aperto, nel lontano 1965, due sposini novelli, Rosa Bena e Battista Bertoletti, entrambi con la passione per la cucina. All’inizio era una trattoria alla buona, con alcune camere, oggi è un signor ristorante e un albergo di tutto rispetto con 13 belle camere e tre junior suites. Papà Battista è purtroppo scomparso alcuni anni fa, ma mamma Rosa - oggi ottantenne - è sempre al suo posto, a impastar farina per imbattibili casoncelli o foiade, a tener d’occhio i fornelli per i suoi superlativi arrosti, brasati e salmì. Alla sua scuola, oltre che all’istituto alberghiero di Clusone (Bg), è cresciuto il figlio Beppe, chef dalla mano sicura oltre che general manager, mentre la figlia Monica si occupa della reception, della sala e dell’amministrazione.
E arriviamo a un terzo motivo per festeggiare: la conclusione di alcuni ulteriori lavori di abbellimento e di ampliamento della struttura. Sono anni che Beppe e Monica investono quattrini per migliorare l’accoglienza e devo dire che il risultato raggiunto è oggi molto soddisfacente. L’apertura della “Terrazza Meraviglia”, l’ampliamento della cucina con la sostituzione di parte delle attrezzature, la sistemazione del parco degradante verso il lago (c’è anche un orto biologico con verdure ed erbe aromatiche), l’abbellimento delle tre sale da pranzo con ampie vetrate panoramiche: tutto questo ha dato al locale un tono decisamente elegante, cui contribuiscono i tovagliati, la disposizione dei tavoli e la professionalità dei collaboratori.
Venendo al menu, diciamo che sono tre i filoni principali di proposta: ci sono i piatti della tradizione di mamma Rosa (citiamo i casoncelli ripieni di arrosto, le foiade, sempre di pasta fresca, con funghi o anche con gamberetti, tutta la serie delle carni di lepre, capriolo, cinghiale, cucinate secondo applaudita tradizione); c’è poi la linea del pesce di lago, fornito freschissimo da un pescatore di fiducia (citiamo le trotelle ripiene alla moda della nonna Piera, il persico e frutta, il salmerino involto con porri ed uvette con crema al peperone rosso); infine una linea che arriva al pesce di mare e anche al menu vegetariano, con salmone, tonno, crostacei e quant’altro, meglio se su prenotazione.
C’è anche la Carta dei vini, oltre a quella dei dolci. Insomma, 50 anni di esperienza nel mondo della ristorazione, con la sapienza e tradizione della mamma, l’innovazione e la creatività dei figli e dei collaboratori, hanno approntato un posticino che vi consigliamo vivamente di andare a conoscere. Da Bergamo sono poco più di 40 chilometri, percorrendo la Val Cavallina per arrivare ai 600 metri di altitudine di questo paesino, panoramico senza dubbio ma interessante anche sotto il profilo enogastronomico.
Nella foto, da sinistra: Ivar Foglieni, Rosa Bena e Beppe Bertoletti
A premiare i 50 anni di attività di mamma Rosa ci ha pensato anche l’associazione Mestieri d’autore, presieduta da Ivar Foglieni, che è anche prefetto per la Lombardia della Accademia italiana gastronomia storica. Ivar Foglieni ha consegnato a Rosa Bena un certificato di merito per la sua carriera in cucina.
Ecco l’altro motivo per scriverne. Il “Panoramico” compie 50 anni. Lo hanno aperto, nel lontano 1965, due sposini novelli, Rosa Bena e Battista Bertoletti, entrambi con la passione per la cucina. All’inizio era una trattoria alla buona, con alcune camere, oggi è un signor ristorante e un albergo di tutto rispetto con 13 belle camere e tre junior suites. Papà Battista è purtroppo scomparso alcuni anni fa, ma mamma Rosa - oggi ottantenne - è sempre al suo posto, a impastar farina per imbattibili casoncelli o foiade, a tener d’occhio i fornelli per i suoi superlativi arrosti, brasati e salmì. Alla sua scuola, oltre che all’istituto alberghiero di Clusone (Bg), è cresciuto il figlio Beppe, chef dalla mano sicura oltre che general manager, mentre la figlia Monica si occupa della reception, della sala e dell’amministrazione.
E arriviamo a un terzo motivo per festeggiare: la conclusione di alcuni ulteriori lavori di abbellimento e di ampliamento della struttura. Sono anni che Beppe e Monica investono quattrini per migliorare l’accoglienza e devo dire che il risultato raggiunto è oggi molto soddisfacente. L’apertura della “Terrazza Meraviglia”, l’ampliamento della cucina con la sostituzione di parte delle attrezzature, la sistemazione del parco degradante verso il lago (c’è anche un orto biologico con verdure ed erbe aromatiche), l’abbellimento delle tre sale da pranzo con ampie vetrate panoramiche: tutto questo ha dato al locale un tono decisamente elegante, cui contribuiscono i tovagliati, la disposizione dei tavoli e la professionalità dei collaboratori.
Venendo al menu, diciamo che sono tre i filoni principali di proposta: ci sono i piatti della tradizione di mamma Rosa (citiamo i casoncelli ripieni di arrosto, le foiade, sempre di pasta fresca, con funghi o anche con gamberetti, tutta la serie delle carni di lepre, capriolo, cinghiale, cucinate secondo applaudita tradizione); c’è poi la linea del pesce di lago, fornito freschissimo da un pescatore di fiducia (citiamo le trotelle ripiene alla moda della nonna Piera, il persico e frutta, il salmerino involto con porri ed uvette con crema al peperone rosso); infine una linea che arriva al pesce di mare e anche al menu vegetariano, con salmone, tonno, crostacei e quant’altro, meglio se su prenotazione.
C’è anche la Carta dei vini, oltre a quella dei dolci. Insomma, 50 anni di esperienza nel mondo della ristorazione, con la sapienza e tradizione della mamma, l’innovazione e la creatività dei figli e dei collaboratori, hanno approntato un posticino che vi consigliamo vivamente di andare a conoscere. Da Bergamo sono poco più di 40 chilometri, percorrendo la Val Cavallina per arrivare ai 600 metri di altitudine di questo paesino, panoramico senza dubbio ma interessante anche sotto il profilo enogastronomico.
Nella foto, da sinistra: Ivar Foglieni, Rosa Bena e Beppe Bertoletti
A premiare i 50 anni di attività di mamma Rosa ci ha pensato anche l’associazione Mestieri d’autore, presieduta da Ivar Foglieni, che è anche prefetto per la Lombardia della Accademia italiana gastronomia storica. Ivar Foglieni ha consegnato a Rosa Bena un certificato di merito per la sua carriera in cucina.
Roberto Vitali Italiaatavola
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