lunedì 7 ottobre 2019

266,90 metri di dolcezza

266,90 metri 
di dolcezza

Quando conta ogni centimetro: il record del tiramisù più lungo del mondo ottenuto a Villesse (GO), nella patria della prelibatezza. Ottimo inizio per l’Anno nazionale del cibo italiano.



Sono i 266,90 metri più dolci in assoluto. Il Guiness World Record lo ha sancito ufficialmente: l’Official Attempt per il “tiramisù più lungo del mondo” è riuscito, con la lunghezza sorprendente appunto di quasi duecentossessantasette metri (e qui i centrimetri hanno contato, eccome!), oltre ogni aspettativa.
Missione compiuta: il risultato è stato ufficializzato dal giudice del Guinness Word Record di Londra, Lorenzo Veltri. L’impresa “titanica” si è consumata al Tiare Shopping di Villesse (Gorizia) e ha coinvolto una squadra di oltre 300 pasticcieri e volontari, al lavoro per quasi dieci ore, con oltre 420 teglie di tiramisù assemblate assieme e appoggiate una dopo l’altra su una lunga tavolata.
Per realizzare il dolce – ha spiegato Mirko Ricci, organizzatore di record e promotore dell’iniziativa – sono stati utilizzati 400 chili di mascarpone, 400 chili panna, 48 mila savoiardi, 420 litri di caffè, 200 chili di zucchero, 3 mila uova, 47 litri di marsala.
Il dolce italiano più amato, preparato dai maestri patry-chef di Etica del gusto, hanno dato il risultato più incredibile, che si è rapidamente trasformato in 6mila porzioni per le migliaia di persone che si erano assiepate nel centro commerciale in provincia di Gorizia.
“In questa nuova sfida – ha detto Ricci – la storia di questo dolce che ha unificato l’Italia viene valorizzata dalla coesione e dal senso di appartenenza della comunità friulana che l’ha ritrovato. Infatti sono molte le aziende che sosterranno l’iniziativa, con l’aiuto di tanti volontari e professionisti pronti a scendere in campo per conquistare un nuovo primato mondiale. Inviteremo anche i rappresentanti delle città di Treviso, Tolmezzo e San Canzian d’Isonzo, per Pieris, per festeggiare tutti insieme questo patrimonio della cucina italiana”.
Il più amato al mondo
“Siamo felici e orgogliosi di questo record mondiale – ha commentato Giuliana Boiano, direttore di Tiare Shopping – abbiamo scelto di ospitarlo per valorizzare le tradizioni di questo territorio e per riaffermare il tema su cui abbiamo scelto di concentrarci quest’anno: l’enogastronomia e l’alta cucina. Il tiramisù unisce entrambe questi obiettivi. È nato proprio nella nostra regione per diventare poi patrimonio di tutto il Paese ed è probabilmente il dolce italiano più amato all’estero. Conquistare questo nuovo record è un modo splendido per celebrare la specialità del Friuli Venezia Giulia e certamente un’occasione di orgoglio”. Tra i presenti, anche l’assessore regionale all’Agricoltura, Cristiano Shaurli, e i rappresentanti dell’Accademia Italiana della Cucina di Udine e di Gorizia. “Con questa prova – ha osservato l’assessore alle Politiche agricole e forestali della Regione Friuli Venezia Giulia, Cristiano Shaurli – il tiramisù si conferma un dolce che rappresenta l’essenza dell’Italia tutta, le cui radici si confermano in FVG. C’è l’orgoglio di rivendicare il saper fare della nostra regione e la qualità dei nostri ingredienti, un’opportunità per il settore agroalimentare”.
Presente in 23 lingue


“Il tiramisù è senza dubbio il più rappresentativo e conosciuto ‘dolce tricolore’ in tutti i continenti, nonostante la sua storia recente che affonda le radici nel Nord Est, tra Friuli Venezia Giulia e Veneto – hanno ricordato Clara e Gigi Padovani, autori del libro “Tiramisù. Storia, curiosità, interpretazioni del dolce italiano più amato”, edito da Giunti (collana Peccati di gola) nel 2016, in cui hanno finalmente svelato il tanto sospirato mistero sulle origini della prelibatezza –. Chiunque l’abbia inventato, il tiramisù, nato nel ‘900, è una parola presente in 23 lingue ed è il dolce italiano più conosciuto al mondo. Questo record – aggiungono – rappresenta un ottimo inizio per l’Anno nazionale del cibo italiano istituito per il 2018”.
Dunque, il dessert freddo si aggiudica il Guinnes dei primati proprio nella sua “patria”, il Friuli Venezia Giulia, che la scorsa estate – non senza polemiche – l’ha inserito nella lista dei Prodotti agroalimentari tradizionali della regione, “bruciando” di fatto il Veneto (a Treviso la creazione del dolce avvenne verso la fine degli anni ’60 presso il ristorante “Alle Beccherie” da parte del pasticciere Roberto “Loly” Linguanotto; il nome fu coniato in dialetto veneto “tiramesù” e poi italianizzato in “tiramisù”). Due le versioni inserite tra i Pat: quella “carnica”, conosciuta come “Tiramisù” o “Tirimi su”, un trancio al mascarpone che sarebbe stato inventato negli anni ’50 all’albergo ristorante “Roma” di Tolmezzo, e quella “bisiaca” (area del monfalconese, Gorizia), un semifreddo in coppa noto come “Coppa Vetturino Tirime Su”, servita sempre negli anni ’50 alla trattoria “Vetturino” di Pieris (Gorizia).
In fatto di record, a Gemona (Udine) nel 2015 era stato preparato, invece, il “più grande tiramisù del mondo”, 3.015 chilogrammi di bontà preparati sul maxi-pianale lungo 30 metri e largo 2 in piazza del Ferro.

Ilaria Rocchi
caporedattore di Panorama edit

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