domenica 12 luglio 2020

VAL ZOLDANA e CARPINETO Una lunga storia di amicizia

VAL ZOLDANA e CARPINETO

  

Una lunga storia di amicizia

la montagna che unisce: 

Veneto e Toscana a tavola

Giovanni Carlo Sacchet e Antonio Mario Zaccheo



Dai vigneti alla tavola una lunga storia 
che nasce in Veneto,  passa dalla Toscana, torna 
tra le montagne bellunesi.
Il sapore dell'amicizia nella ricetta de La Locanda 
Tana de 'l Ors  in abbinamento 
al Farnito Cabernet Sauvignon Carpineto
Caterina Sacchet
"Abbiamo racchiuso l'emozione e l'ebbrezza di 
un buon vino e di un buon piatto, la gioia di 
ritrovarli insieme e condividerli in un 
abbinamento simbolo di una lontana amicizia 
e di un'affinità tra i frutti della terra, le persone,
 i luoghi", racconta Caterina Sacchetenologa 
e produttrice con Antonio Mario Zaccheo
della CARPINETO Grandi Vini di Toscana.

I luoghi sono quelli della Val Zoldana nel Bellunese, 
un territorio d'eccellenza ambientale e paesaggistica
 ma anche gastronomica, un territorio segnato 
dalla maestosa presenza delle Dolomiti.

Le persone sono suo padre, 
Giovanni Carlo Sacchet, fondatore con Zaccheo  alla fine degli anni Sessanta della 
Carpineto, oggi blasonata azienda toscana
 firma dei grandi rossi, tuttora delle due famiglie amiche, e 
fratelli Votta, Alessandro e Fabrizio, patron del ristorante La Tana de 'l Ors 
di Val di Zoldo con lo chef Nicola CampusEnologo per vocazione 
Giovanni Carlo Sacchet, innamorato della Toscana ma originario 
proprio di questa terra, Castellavazzo a due passi da Longarone.
La Tana, un ristorante di montagna, anzi una casa di montagna, culla di 
un'accoglienza tipica di qui, calda e sincera, garbata ed intima,
 che Sacchet amava molto e frequentava nelle sue frequenti fughe dalla Toscana per raggiungere la montagna.

"Già perché il legame con la sua terra - ricorda Caterina - 
è sempre stato molto intenso, tanto da trasmetterlo fortissimo anche a noi figlie che invece siamo nate in Toscana. Io e mia sorella continuiamo 
sempre a frequentare quei posti, appena possiamo 
scappiamo su, soprattutto in Valzoldana. Io più volte 
ho pensato che la mia vita un giorno potrà essere proprio
 in montagna."
Passeggiate, trekking sulle cime, più spesso sciate, finivano tutte a tavola 
per Giancarlo Sacchet, e molto spesso proprio a La Tana. E poi era un 
lungo chiaccherare degustando i vini in abbinamento, vini del territorio che 
amava molto, lui diplomatosi enologo alla scuola di enologia di Conegliano. 
Ma anche i vini fatti da lui, che nel 1994 conquistò il titolo di miglior enologo 
dell'anno di IWSC, per i quali Alessandro e Fabrizio, ma soprattutto lo chef, 
anche sommelier, hanno sempre avuto una passione. Tanto da averne parecchi 
in Carta e tanto per lo chef da essere anche privatamente un collezionista 
con una cantinetta Carpineto ben fornita dei migliori rossi e in diverse annate.

E allora proprio da questa lontana affinità di gusti, condivisione di ricordi e 
sempre forte passione per la montagna più vera, fuori dai circuiti di massa, 
è nata l'idea di provare una ricetta e un abbinamento d'elezione da realizzare oggi. 
Una sintesi felice di materie prime eccellenti esclusivamente del territorio 
in un'ottica di cucina sostenibile in sintonia con anche un turismo sostenibile 
e dalla forte identità, e un vino scelto in una ricercata produzione limitata, 
annoverato spesso tra i capolavori enoici.

Il Farnito Cabernet Sauvignon 2015. Una splendida annata la 2015, 
che ha dato origine a un vino di grande qualità ed armonia, di ottima struttura. 
Il colore è rosso rubino; il profumo netto e intenso, con sensazioni complesse 
di spezie, vaniglia e marasca. Al gusto è pieno, ricco e persistente, di notevole
 struttura ed eleganza.
Un'etichetta, quella del Farnito Cabernet Sauvignon, entrata nl 1998 
nella lista dei magnifici Top 100 al mondo di Wine Spectator. Un nome, 
il Farnito, ripreso proprio da farnia, quel tipo di quercia di cui le tenute 
di Carpineto, azienda totalmente green, sono fitte.

Il piatto è Medaglioni di cervo alle prugne, flan di polenta e porcini arrosto 
e prevede anche per la riduzione al vino l'utilizzo del Rosso di Montepulciano 
di Carpinetoun vino semplice e di pronta beva, floreale e fruttato, succoso e fresco.

L'abbinamento è stato studiato attentamente prima di essere presentato. 
"Un abbinamento che risulta magistrale, al gusto è uno straordinario rilanciarsi 
tra i due con il vino che con il gusto speziato esalta il sapore della selvaggina 
e riprende le note di frutta matura delle prugne. Sontuoso il finale al quale 
il Farnito Carpinetodona lunga, gioiosa  memoria.
Il tutto non poteva essere più riuscito!" - affermano entusiasti Nicola Campus
chef sommelier, e Caterina Sacchet che hanno provato in anteprima l'abbinamento.

Insomma un'esperienza enogastronomica molto riuscita, ma anche qualcosa di più.
I fili di una storia da riallacciare, un omaggio al senso di appartenenza 
a quei luoghi, ad una profonda amicizia. 
Una sosta del gusto per una tavola che vale un viaggio in Val Zoldana!
LAURA RUGGERI

Fondata in Chianti Classico nel 1967 dalle famiglie Sacchet e Zaccheo
CARPINETO, tuttora gestita dalle due famiglie, coltiva in modo sostenibile 
e neutrale all’impronta del carbonio 500 ettari di terreni di proprietà 
suddivisi tra 5 tenute nelle zone storiche della Toscana vitivinicola: 
Chianti Classico, Vino Nobile di Montepulciano, Brunello di Montalcino, 
Alto Valdarno e Maremma. Esporta oltre 70 Paesi nel mondo.

Nella tenuta di Montepulciano negli ultimi vent'anni si è assistito 
e si assiste alle operazioni più vivaci di rinnovo e reimpianto: nell’arco 
dei prossimi 5 anni 15 nuovi HA, a varietà rosse: Sangiovese e Canaiolo.

Qui anche il più esteso vigneto contiguo ad alta densità d'Italia: oltre 80 ettari, 
con 8500 piante per ettaro.

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