Federvini contesta
il nuovo Dpcm
Penalizza
una filiera
da 40 miliardi
Sandro Boscaini |
Le nuove norme che limitano ulteriormente gli spostamenti e rendono ancora più problematica l’apertura dei pubblici esercizi, al di là dei colori abbinati alle diverse regioni, si concentrano ancora una volta su settori produttivi ben precisi. A contestare il decreto è Sandro Boscaini, Presidente di Federvini secondo cui «La perenne incertezza che accomuna cittadini ed aziende aumenta il disagio a tutti i livelli” dichiara. “Il nuovo lock-down a macchia di leopardo provocherà un impatto sulle nostre aziende ancora più devastante. Un esempio per tutti: avevamo ipotizzato una riduzione intorno al 30% del fatturato delle nostre aziende nel fuori casa - bar, ristoranti, locali, alberghi - sul 2020. Questa cifra oggi andrà rivista in modo deciso verso l’alto con pesanti ripercussioni sugli investimenti e sui contributi fiscali allo Stato per il 2021». Le principali filiere dell’agroalimentare italiano, con un valore di 40 miliardi di euro, non possono pagare un conto così salato. iat
Nessun commento:
Posta un commento