La Danimarca
stermina i visoni
per evitare
la diffusione
del virus
Nel Paese nordico 15 milioni di esemplari saranno soppressi. Perché ritenuti responsabili della circolazione di un particolare ceppo di Sars-CoV-2. Paura per l’uomo e per le complicazioni nello studio del vaccino.
Quindici milioni di visoni saranno uccisi in Danimarca per scongiurare la diffusione di un temibile ceppo di Covid. Nel Paese scandinavo saranno eliminati tutti gli esemplari ospitati nelle oltre 1.100 “fabbriche di pellicce”. Ad annunciarlo il primo ministro danese Mette Frederiksen in seno a una conferenza stampa mercoledì 4 novembre.
La Danimarca non è un unicum in questo senso: oltre un milione di visoni, sia della specie europea (Mustela lutreola) che di quella americana (Neovison vison), è stato già ucciso in Paesi come Spagna, Paesi Bassi e Stati Uniti, e anche in Danimarca erano già stati "epurati" diversi allevamenti.
La ragione risiede nel fatto che in questi animali il virus Sars-CoV-2 si replica perfettamente nelle vie respiratorie, pertanto moltissimi esemplari sono stati infettati dagli allevatori e il patogeno è dilagato in queste fabbriche di morte. Numerosi animali sono morti proprio a causa dell'infezione. Ma c’è una ragione ancor più specifica in questo disegno.
Scienziati preoccupati dalla mutazione del virus
Secondo quanto riporta Fanpage, analizzando il genoma del coronavirus presente nei visoni allevato in Danimarca, gli scienziati dello Statens Serum Institut hanno osservato che il patogeno ha iniziato a presentare mutazioni molto pericolose, a livello della proteina proteina S o Spike.
Si tratta della struttura a ombrellino che dona la forma a “corona” di questo gruppo di virus quando osservato al microscopio elettronico, e che viene sfruttata per agganciarsi al recettore Ace2 delle cellule umane, scardinare come un grimaldello la parete cellulare, riversare l'Rna virale all'interno e dare inizio alla replicazione, il processo che è alla base dell'infezione chiamata Covid-19.
Il timore degli scienziati danesi è che questa mutazione possa mettere a rischio l'efficacia dei vaccini in sperimentazione, molti dei quali si basano proprio sul colpire questa specifica proteina. Per impedire che la mutazione possa diffondersi anche tra noi – sarebbero emersi i primi "salti" di ritorno tra visone e uomo – le autorità sanitarie hanno deciso di optare per l'uccisione di tutti gli esemplari allevati. Per compiere questa mattanza sarà coinvolto anche l'esercito danese.
Già confermato il contagio animale-uomo
Attualmente il virus è stato rilevato in oltre 200 allevamenti dello Jutland, e in cinque di essi è stata trovata proprio la mutazione che sta mettendo in allarme gli esperti del Paese nordico. Gli esami hanno già dato esito positivo in almeno 12 persone, dove sta manifestando una “ridotta sensibilità agli anticorpi”, come segnalato dal New York Times.
Avvisata l'Organizzazione mondiale della sanità
Le autorità danesi hanno già avvisato l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che la mutazione esiste e circola. Ecco perché molti esperti di virologia e biologia evolutiva stanno attendendo le sequenze genetiche per analizzarle e determinarne il reale pericolo. Il massacro di visoni in Danimarca fermerà per anni l'industria - si tratta di uno dei principali esportatori al mondo - ma in tanti sperano che le fabbriche restino chiuse. italiaatavola
La Danimarca non è un unicum in questo senso: oltre un milione di visoni, sia della specie europea (Mustela lutreola) che di quella americana (Neovison vison), è stato già ucciso in Paesi come Spagna, Paesi Bassi e Stati Uniti, e anche in Danimarca erano già stati "epurati" diversi allevamenti.
La ragione risiede nel fatto che in questi animali il virus Sars-CoV-2 si replica perfettamente nelle vie respiratorie, pertanto moltissimi esemplari sono stati infettati dagli allevatori e il patogeno è dilagato in queste fabbriche di morte. Numerosi animali sono morti proprio a causa dell'infezione. Ma c’è una ragione ancor più specifica in questo disegno.
Il governo danese ha già iniziato a sopprimere alcuni visoni
Scienziati preoccupati dalla mutazione del virus
Secondo quanto riporta Fanpage, analizzando il genoma del coronavirus presente nei visoni allevato in Danimarca, gli scienziati dello Statens Serum Institut hanno osservato che il patogeno ha iniziato a presentare mutazioni molto pericolose, a livello della proteina proteina S o Spike.
Si tratta della struttura a ombrellino che dona la forma a “corona” di questo gruppo di virus quando osservato al microscopio elettronico, e che viene sfruttata per agganciarsi al recettore Ace2 delle cellule umane, scardinare come un grimaldello la parete cellulare, riversare l'Rna virale all'interno e dare inizio alla replicazione, il processo che è alla base dell'infezione chiamata Covid-19.
Il timore degli scienziati danesi è che questa mutazione possa mettere a rischio l'efficacia dei vaccini in sperimentazione, molti dei quali si basano proprio sul colpire questa specifica proteina. Per impedire che la mutazione possa diffondersi anche tra noi – sarebbero emersi i primi "salti" di ritorno tra visone e uomo – le autorità sanitarie hanno deciso di optare per l'uccisione di tutti gli esemplari allevati. Per compiere questa mattanza sarà coinvolto anche l'esercito danese.
Già confermato il contagio animale-uomo
Attualmente il virus è stato rilevato in oltre 200 allevamenti dello Jutland, e in cinque di essi è stata trovata proprio la mutazione che sta mettendo in allarme gli esperti del Paese nordico. Gli esami hanno già dato esito positivo in almeno 12 persone, dove sta manifestando una “ridotta sensibilità agli anticorpi”, come segnalato dal New York Times.
Avvisata l'Organizzazione mondiale della sanità
Le autorità danesi hanno già avvisato l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che la mutazione esiste e circola. Ecco perché molti esperti di virologia e biologia evolutiva stanno attendendo le sequenze genetiche per analizzarle e determinarne il reale pericolo. Il massacro di visoni in Danimarca fermerà per anni l'industria - si tratta di uno dei principali esportatori al mondo - ma in tanti sperano che le fabbriche restino chiuse. italiaatavola
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