Riparte la pesca
del tonno rosso.
Obiettivo: il mercato giapponese
La data tanto attesa da molti operatori, dopo il crollo del 70% del fatturato registrato lo scorso anno per gli effetti della crisi economica scaturita dalla pandemia, sta arrivando: il 26 maggio parte la campagna di pesca del tonno rosso in Italia con il sistema a circuizione e si concluderà dopo 30 giorni.
«Le trattative commerciali sono ancora in corso, ma ci sono segnali di ripresa», commenta all’Ansa Giovanni Ferrigno, armatore della cooperativa "La Tonnara" e presidente di una nuova Organizzazione di Produttori, in occasione della Giornata mondiale del tonno.
Il comparto punta gli occhi su Tokyo e le Olimpiadi, visto che l'80% del tonno del Mediterraneo finisce sulle tavole nipponiche. I giochi olimpici, annullati lo scorso anno, potrebbero infatti dare nuovo slancio al mercato. Secondo Ferrigno, «possiamo riprendere la pesca con uno spirito diverso grazie ad un quadro economico mondiale in miglioramento rispetto ad un anno fa e all'impegno del Mipaaf, che ha favorito accordi commerciali con i maltesi e gli spagnoli per il trasferimento delle quote non utilizzate dai nostri impianti di ingrasso al momento non attivi».
Si guarda anche alla creazione della prima rotta del tonno rosso made in Italy, che da Carloforte in Sardegna, passa per Cetara e Marina di Camerota in Campania, per arrivare nel messinese nella Sicilia orientale.
Una strada di mare che tocca i poli di questa produzione di eccellenza per favorirne il consumo nelle tavole italiane ed europee, con ricadute positive per la trasformazione e il commercio, ma anche per il turismo. Il tutto per un business complessivo stimato da Fedagripesca-Confcooperative di almeno 100 milioni di euro l'anno. italiaatavola
«Le trattative commerciali sono ancora in corso, ma ci sono segnali di ripresa», commenta all’Ansa Giovanni Ferrigno, armatore della cooperativa "La Tonnara" e presidente di una nuova Organizzazione di Produttori, in occasione della Giornata mondiale del tonno.
Il comparto punta gli occhi su Tokyo e le Olimpiadi, visto che l'80% del tonno del Mediterraneo finisce sulle tavole nipponiche. I giochi olimpici, annullati lo scorso anno, potrebbero infatti dare nuovo slancio al mercato. Secondo Ferrigno, «possiamo riprendere la pesca con uno spirito diverso grazie ad un quadro economico mondiale in miglioramento rispetto ad un anno fa e all'impegno del Mipaaf, che ha favorito accordi commerciali con i maltesi e gli spagnoli per il trasferimento delle quote non utilizzate dai nostri impianti di ingrasso al momento non attivi».
Si guarda anche alla creazione della prima rotta del tonno rosso made in Italy, che da Carloforte in Sardegna, passa per Cetara e Marina di Camerota in Campania, per arrivare nel messinese nella Sicilia orientale.
Una strada di mare che tocca i poli di questa produzione di eccellenza per favorirne il consumo nelle tavole italiane ed europee, con ricadute positive per la trasformazione e il commercio, ma anche per il turismo. Il tutto per un business complessivo stimato da Fedagripesca-Confcooperative di almeno 100 milioni di euro l'anno. italiaatavola
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