Dopo solo un anno dalla sua costituzione ufficiale, Winedering, il portale delle esperienze in cantina, è diventato il marketplace enoturistico più visitato in Italia in base ai dati di SemRush, una delle più affidabili fonti mondiali di dati sui motori di ricerca. Tra i sette principali marketplace italiani, Winedering è quello con il maggior numero di utenti provenienti da ricerche su Google e anche quello con il maggior numero di parole chiave indicizzate.
«Lo abbiamo fatto in meno di un anno - dice Denis Seghetti, cofondatore e cdo di Winedering.com - Da aprile 2021 abbiamo investito su campagne Google AdWords Cpc per capire quali fossero le migliori parole chiave su cui concentrare i nostri sforzi Seo e abbiamo iniziato a lavorare sulla Seo a novembre 2021. L’architettura interna di Winedering e le prestazioni complessive del sito sono rigorosamente progettate per essere Seo oriented. Queste caratteristiche, unite a contenuti sorprendenti e freschi, hanno dato a Winedering la capacità di aumentare la sua base di utenti unici dal motore di ricerca di Google del 3922% negli ultimi 12 mesi. «La Seo è di solito una strategia di lungo termine, ma il nostro incredibile lavoro è stato riconosciuto molto velocemente da Google».
L’enoturista è giovane
Il 32% dei visitatori delle cantine italiane ha un’età fra i 25 ed i 34 anni. Tuttavia, l’indice di conversione fra il contatto e la prenotazione è tanto più alto quanto minore è l’età degli utenti. Va comunque considerato che la capacità di spesa dei visitatori millennials è bassa e questo li orienta su esperienze enoiche di minori costo e anche su uno shopping di bottiglie più contenuto. La necessità di pagare online potrebbe spiegare la maggior presenza dei giovani. Infatti, i nostri connazionali, specialmente gli over 40, sono restii e poco abituati a questo genere di transazioni. Non è una fobia irrazionale ma alimentata dalle truffe di cui spesso parlano giornali e telegiornali.
L’enoturista è donna
Il 53,25% dei visitatori è di sesso femminile. Questo dato era già noto per la California e la Spagna e ora si concretizza ora anche in Italia. Le donne sono in maggioranza rispetto agli uomini, anche nelle prenotazioni, un con tasso di conversione maggiore del 14%. Il dato conferma le percentuali fornite da Divinea, altro portale di enoturismo e servizi all’incoming in cantina, secondo cui il 66% delle prenotazioni di esperienze enoiche sono fatte da donne.
L’enoturista ama lo smartphone e l’abbinamento cibo vino
Il 73% dei wine lovers cerca e prenota le esperienze con il vino usando lo smartphone. Solo la conversione dal contatto in prenotazione è più veloce dal desktop del 14%. Tuttavia, le cantine con un sito non “responsive” cioè ottimizzato per il telefonino possono dire addio al loro successo enoturistico, perché “mobile first”.
Il 70% delle esperienze contengono vino abbinato a gastronomia. Non si tratta di qualche biscottino salato o di una fetta di pane ma, nella maggior parte dei casi, di salumi e formaggi tipici, oppure veri pasti anche se a base di cibi freddi come prevede la normativa nazionale.
Consigli finali per le cantine turistiche
Alla fine di questa analisi i due cofounders di Winedering, Stefano Tulli e Denis Seghetti, propongono alle cantine di segmentare le loro esperienze in base al prezzo e alla qualità in modo da soddisfare chi ha più di 35 anni, una maggiore capacità di spesa e anche più esperienze alle spalle per cui cerca qualcosa di più sofisticato.
Allo stesso tempo proporre qualcosa di più economico e adatto a chi è più giovane e vuole entrare nel mondo del vino anche se non ha molti soldi in tasca. L’immagine digitale delle cantine con le loro proposte di accoglienza colpiranno soprattutto questo target più giovane per cui è bene che le imprese del vino si propongano in modo smart

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