sabato 9 luglio 2022

Insulti omofobi su Instagram, nella bufera la pizzeria Dal Presidente

 

Insulti omofobi su Instagram, 

nella bufera 

la pizzeria 

Dal Presidente

Massimiliano Di Caprio, titolare del locale di Napoli, ha pubblicato sulla sua pagina social un post in cui definisce gli omosessuali “pervertiti infelici”. Contro di lui centinaia di commenti e recensioni negative


Una pizzeria è di nuovo nell'occhio del ciclone, ma questa volta non si tratta del chiacchierato Flavio Briatore. Nella bufera è finito invece Massimiliano Di Caprio, titolare della pizzeria Dal Presidente, noto locale di via dei Tribunali, nel centro storico di Napoli. Il motivo? Aver pubblicato sulla sua pagina Instagram un lungo post contenente insulti omofobi, che non sono passati inosservati e gli sono costati centinaia di commenti e recensioni negative

La Pizzeria Dal Presidente di Napoli Insulti omofobi su Instagram, nella bufera la pizzeria Dal Presidente

La Pizzeria Dal Presidente di Napoli

Gli omosessuali? «Pervertiti infelici»

Il contenuto condiviso da Di Caprio è abbastanza eloquente e non lascia spazio a interpretazioni (oltre a essere zeppo di errori grammaticali): «Non me ne fotte di consensi e di avere più clienti, o di candidarmi in politica per avere voti e fare soldi. Io sono un uomo e non voglio offendere la legge di Gesù Cristo, che ha creato uomo e donna. Non devo essere falso viscido e lecchino dei gay e delle lesbiche: io amo e ringrazio Dio che mi ha creato uomo e questo degrado che voi umani state accettando non lo condivido, quindi per me siete dei pervertiti infelici: volete far sentire gli altri sbagliati e torturare i bambini che vi guardano in tv e per strada». 

Le sue frasi, come detto, non hanno lasciato indifferenti e sono presto circolate sui social, diventando virali e portando il pizzaiolo nell'occhio del ciclone. «Non ci fermeremo solo alla condanna, ma da subito abbiamo attivato i nostri legali per valutare ogni ipotesi, anche quella della denuncia alle autorità competenti», ha subito dichiarato l'Arcigay. 

«Frasi durissime ed ingiustificabili, che feriscono non solo la comunità LGBT+ - ha dichiarato invece Fabrizio Marrazzo, portavoce partito Gay Lgbt+ a La Repubblica - chiediamo al sindaco di Napoli Manfredi di applicare la nostra delibera, emettendo una ordinanza, che sarebbe attiva in 24 ore, e permetterebbe di multare con 500 euro i casi di omofobia, anche se avvengono online come in questo caso». 

Alle voci istituzionali si sono aggiunte in fretta anche quelle social, con la pagina Facebook della pizzeria che è stata travolta da centinaia di commenti negativi e minacce di boicottaggio.

«Ho amici gay»

Di Caprio ha spesso risposto a tono nei commenti. Tornando sul fatto, sempre via social, ha poi detto: «Spiegarlo da vicino chiarirebbe tutto, ma rispondere non mi va più: l'unica cosa che posso scrivere è che chi mi conosce sa che ho amici gay, lavoratori gay: non sono omofobo e non porto odio sono stato offeso da un singolo e ho litigato con un singolo tutto qui. Ho sbagliato, ho scritto di istinto quelle frasi che non rispecchiano di certo il mio pensiero perché ritengo che ognuno è libero di fare quello che vuole». 

Di Caprio ha anche spiegato come la vicenda abbia avuto a suo dire inizio qualche sera prima, quando poco distante dalla pizzeria c'era una coppia di ragazzi, due maschi, che si stava baciando. A qualche passo, un bambino straniero, di appena 10 anni, che stava giocando con un pallone leggero. E una pallonata avrebbero sfiorato uno dei due che a questo punto avrebbe insultato il bimbo e i suoi genitori. «Io sono intervenuto per difendere quel bimbo e sono stato invitato a farmi gli affaracci miei. Da qui la mia reazione. Eccessiva, sbagliata. Chiedo scusa se qualcuno si ritiene offeso ma ora non posso essere offeso io con parole altrettanto dure», ha concluso Di Caprio. 

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