Coldiretti, in piazza
agricoltori allevatori
e pastori per denunciare
l'esplosione dei costi
«L’autunno caldo con il previsto aumento dei costi per le imprese e dei prezzi al consumo per le famiglie contribuisce – sottolinea la Coldiretti - a far calare gli indici di fiducia con un italiano su tre che entro Natale potrebbe non essere più in grado di coprire le spese per le bollette di luce e gas secondo l’ultimo rapporto coop. In difficoltà anche il sistema produttivo con intere filiere costrette a lavorare in perdita per l’aumento dei costi di produzione sui quali pesa anche l’incertezza sugli andamenti futuri che impedisce la programmazione. Di fronte a una situazione insostenibile è proprio l’agroalimentare italiano a scendere per primo in piazza nella nuova legislatura con migliaia di contadini con animali e prodotti tipici al seguito per denunciare una situazione insostenibile che minaccia il lavoro, l’economia e la sopravvivenza del Made in Italy a tavola a causa dell’esplosione dei costi di produzione scatenata dalla guerra in Ucraina».
L’appuntamento è per venerdì 30 settembre a partire dalle ore 9,30 a Milano nel Parco Sempione all’Arco della Pace dove a guidare la protesta assieme al presidente Ettore Prandini ci saranno giovani agricoltori, allevatori e pastori provenienti dalle diverse regioni, che vedono messo a rischio il proprio futuro, con vanghe, campanacci e balle di fieno, tra flash mob e provocazioni. Simbolo della manifestazione è l’asinella Terra.
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