martedì 17 ottobre 2023

Detassazione per chi lavora di notte e nei festivi

Turismo, con la nuova manovra detassazione per chi lavora di notte 

e nei festivi

«Abbiamo ritenuto – ha detto il ministro del Turismo Daniela Santanché – di dover intervenire su questo punto sia per gratificare chi lavora nel comparto, sia per rendere più allettante la scelta di chi vorrà essere un professionista del turismo». L'obiettivo è rendere il settore turistico primo contributore del Pil nazionale


Turismo, con la nuova manovra detassazione per chi lavora di notte e nei festivi

IConsiglio dei Ministri ha approvato la legge di bilancio, via libera dunque alla manovra finanziaria da 24 miliardi. Tra i vari provvedimenti è stata deliberata la detassazione per chi lavora di notte e nei festivi nel settore turistico, così da poter incentivare gli operatori del settore a riempire i turni necessari alle aziende. Per tutto il 2024 verrà finanziato il trattamento integrativo speciale, vale a dire una somma in più in busta paga che non contribuisce alla formazione del reddito. Sarà pari al 15% sul lordo per il lavoro notturno e per gli straordinari.

Soddisfazione per il ministro del Turismo Daniela Santanchè, la quale ha commentato così l’intervento approvato dal Governo Meloni: «Per il comparto del turismo abbiamo chiesto, ed ottenuto, che per tutto il 2024 vengano detassati il lavoro notturno e gli straordinari: si sa che chi fa questo mestiere spesso lavora nel weekend o in orari non agevoli restando sempre a disposizione dei clienti», si legge in una nota pubblicata dal ministero del Turismo.

«Abbiamo quindi ritenuto – continua la Santanché – di dover intervenire su questo punto sia per gratificare chi lavora nel comparto, sia per rendere più allettante la scelta di chi vorrà essere un professionista del turismo. Per questo viene finanziato - per l’intero 2024- il trattamento integrativo speciale ossia una somma in più in busta paga che non concorre alla formazione del reddito, pari al 15% delle retribuzioni lorde per il lavoro notturno e gli straordinari nel turismo. Questo anche per far fronte al tema della carenza di personale del comparto».

Manovra fiscale, Santanché: «Turismo sia il primo 

contributore del Pil nazionale»

Rendere il turismo la prima fonte economica per il Paese. È questa l’intenzione della Santanché che ieri, a margine del Consiglio dei Ministri che ha approvato la nuova Legge di Bilancio, ha spiegato quali siano i piani del ministero per poter rilanciare il settore: «Come ministro del Turismo, proseguirò sulla linea intrapresa lo scorso anno dove abbiamo permesso l’incremento delle retribuzioni e favorito la crescita strutturale del comparto. Lavoreremo con forza per riportare l’Italia sul podio del turismo internazionale attraverso la destagionalizzazione e la valorizzazione complessiva del territorio. Ho l’ambizione di rendere il turismo il primo contributore del Pil Nazionale, un lavoro lungo e complesso, che possiamo portare avanti, facendo sistema, per i prossimi 4 anni, se non di più».

Con il taglio del cuneo fiscale più soldi per cuochi e camerieri?

Turismo, con la nuova manovra detassazione per chi lavora di notte e nei festivi

Taglio al cuneo fiscale, aumenti per i redditi più bassi

Confermato anche il taglio al cuneo fiscale per tutto il 2024 per favorire i redditi medio-bassi. Un provvedimento, iniziato nel 2022 con il Governo Draghi, proseguito nel 2023 e ora ufficializzato anche per il prossimo anno. Garantire ancora aumenti in busta paga a lavoratrici e lavoratori con basso reddito, tra i quali possono rientrare anche camerieri e cuochi, si conferma tra le priorità del Governo. Con l'avvio anche della riforma dell’Irpef si prospettano per il 2024 aumenti in busta paga tra i 100 e i 120 euro in più al mese per i redditi fino a 35 mila euro lordi. Per i datori di lavoro Iat

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