Sul Regolamento etichettatura Ue 2021/2117, che entrerà in vigore a partire dall'8 dicembre 2023, e che prevede l'elenco degli ingredienti e della dichiarazione nutrizionale dei vini e dei prodotti vitivinicoli aromatizzati, l'Italia prende tempo. Per evitare che migliaia di produttori di vino buttassero al macero milioni di etichette già stampate per le bottiglie da mettere in commercio, il ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, con un decreto posticipa l'applicazione della norma Ue consentendo l'esaurimento delle etichette in magazzino. Un momentaneo sospiro di sollievo dei produttori di vino.
Lollobrigida firma la proroga
per le etichette del vino
«Ho firmato il decreto che posticipa l'introduzione e l'applicazione della normativa europea sul cambio di etichettatura del vino, permettendo così l'utilizzo e l'esaurimento delle etichette già in magazzino», ha detto il ministro Lollobrigida. Il Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, prosegue Lollobrigida «si è attivato sin da subito per arrivare alla data dell'8 dicembre con la soluzione per sostenere e tutelare un comparto fondamentale per l'economia della nostra nazione».
In sede europea fa sapere ancora il ministro «tratterò il tema delle linee guida sull'etichettatura, per risolvere alcune indicazioni che presentano criticità e che ad oggi risulterebbero superabili con il buonsenso».
Ue, validità delle nuove etichette
sui vini dalla vendemmia del 2024
Ma intanto dall'Europa chiariscono che «per la maggior parte dei vini le nuove disposizioni dovrebbero essere applicate in linea con l'interpretazione fornita solo a partire dalla vendemmia 2024», come sottolineato da Olof Gil, portavoce per l'agricoltura della Commissione europea, in riferimento alle linee guida sull'etichettatura nutrizionale dei vini, in vigore da domani.
Le etichette «stampate e già utilizzate sui vini imbottigliati e sulle bottiglie immesse sul mercato non devono essere distrutte, né i vini imbottigliati devono essere rietichettati - chiarisce il funzionario - in quanto tutti i vini prodotti prima dell'8 dicembre sono esentati dalle nuove regole di etichettatura».
«Le linee guida chiariscono solo come un obbligo esistente nel regolamento sulle informazioni sul consumatore nel settore alimentare, in vigore da molti anni, si applichi quando l'elenco degli ingredienti è fornito per via elettronica, quale è specificità del settore vinicolo» aggiunge il portavoce, sottolineando che «il settore dovrebbe beneficiare del proprio regime di etichettatura unico, dimostrando il proprio impegno a informare correttamente i consumatori ed evitando interpretazioni delle norme che potrebbero essere intese come vantaggiose solo per il settore».
Cosa prevede la norma Ue
sull'etichettatura del vino?
Ricordiamo che la normativa Ue prevede l'inserimento sulle etichette delle bottiglie di vini e prodotti aromatizzati di una serie di dati, in particolare la tabella con i valori nutrizionali e gli ingredienti. Inizialmente sembrava che le informazioni potessero essere interamente contenute in un Qr Code. Ma lo scorso 24 novembre la Commissione europea aveva diffuso nuove linee guida. In particolare c'è l'indicazione Ue di riportare la scritta “ingredienti” sotto al QR Code anziché la sola “ì”, inizialmente ritenuta valida. Scritta che le aziende - che a pochi giorni dall'entrata in vigore della normativa si erano già organizzate - non avevano previsto.
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