domenica 7 gennaio 2024

Vegano? Non necessariamente è “sano”

 

Vegano? Non necessariamente 

è “sano”: lo dice 

uno studio scientifico

Come ogni anno gennaio è anche sinonimo di Veganuary, il mese in cui anche per smaltire le tossine dei pasti delle feste ci si affida a un'alimentazione plant based. Che però, come rivela uno studio, non è in assoluto più salutare

    

Anche questo 2024 per tanti consumatori sparsi per il mondo inizia all'insegna di un'alimentazione plant based. Il Veganuary è ormai un appuntamento di rito per molti che, anche per cercare di smaltire calorie e tossine legate alle abbuffate delle feste, si rivolgono a un'alimentazione vegana per tutto il mese di gennaio. C'è chi, convinto da questo tipo di alimenti, poi decide di proseguire, chi invece si approccia al Veganuary come una semplice sfida personale, per poi tornare a mangiare derivati animali con l'inizio di febbraio.

Vegano? Non necessariamente è “sano”: lo dice uno studio scientifico

Cibo vegano più sano? Una ricerca smentisce (in parte) la teoria

C'è anche chi vede nel cibo vegano un'alternativa più sana e salutare a quello tradizionale, per quanto un recente studio smentisca (perlomeno in parte) questa teoria. Analizzando infatti alimenti a base vegetale di alcuni fast food, una ricerca polacca ha rivelato come molti di questi non siano affatto più salubri rispetto alle controparti animali.

Pasti vegani nei fast food? Non sono più "sani"

Uno studio recente suggerisce che optare per pasti vegani nei fast food potrebbe non tradursi necessariamente in meno calorie rispetto alle controparti a base di carne. I ricercatori hanno esaminato attentamente un totale di 1.868 pasti, tra panini, insalate, noodles e pizza, provenienti da 50 catene di fast food in cinque paesi, tra cui il Regno Unito. Nello studio sono state incluse catene come Wagamamas, Pret, Pizza Express, Leon e Burger King. Il team di ricerca ha raccolto meticolosamente dati sul contenuto calorico, la presenza di allergeni e le quantità di nutrienti, fibra e sale in ciascun pasto. I risultati, pubblicati sulla rivista Nutrition, hanno rivelato spunti interessanti: i pasti a base vegetale mostravano in genere livelli più bassi di proteine e sodio, ma quantità più elevate di carboidrati e zucchero rispetto ai pasti a base di carne.

Contrariamente alla credenza comune che il cibo vegano significhi meno calorie, lo studio ha indicato che non era questo il caso. Mikolaj Kaminski, tra gli autori della ricerca proveniente dall'Università di Scienze Mediche di Poznan in Polonia, ha sottolineato la scoperta inaspettata: «I nostri risultati hanno mostrato che i pasti vegani nei fast food avevano più probabilità di contenere più carboidrati e zucchero rispetto alle controparti a base di carne».

Cibo: l'importanza di scelte alimentari informate

Kaminski ha evidenziato l'importanza delle scelte alimentari informate, specialmente nel campo del fast food, affermando: «In modo sorprendente, il nostro studio mostra che i pasti a base vegetale non sono associati a meno calorie, cosa che i consumatori potrebbero non rendersi conto». Questa rivelazione sottolinea l'illusione che scegliere alternative a base vegetale ai piatti popolari del fast food equivalga automaticamente a una scelta più salutare. Lo studio ha anche evidenziato la composizione degli allergeni nei pasti. Quelli a base di carne erano più inclini ad allergeni come latticini, uova, pesce, crostacei e senape, mentre i pasti a base vegetale contenevano più spesso allergeni come sesamo, semi e noci. Italiaatavola

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