Agricoltura sempre più tecnologicamente avanzata con i droni fra le vigne della Franciacorta e della Lugana per difendere i tralci dal "mal dell'esca". La malattia altera il colore delle foglie che diventano da verdi a gialle. Le due zone del comparto vitivinicolo bresciano hanno infatti avviato il progetto di ''smart agriculture", sostenuto dal Consorzio Condifesa Lombardia Nord-Est. L'ente della Coldiretti che gestisce le polizze agevolate per l'assicurazione dei raccolti agricoli, ha lanciato "Vineagest" con l'obiettivo di applicare le tecnologie 4.0 in campo agricolo per il contrasto ad alcune importanti fitopatie come il mal dell'esca, patologia ancora poco conosciuta ma molto diffusa ed insidiosa.
Droni nelle vigne in Franciacorta e Lugana: la rivoluzione tecnologica contro il mal dell‘escaNasce "Vineagest" con la collaborazione di Ca' dei Frati e Ferghettina
«Si tratta di un complesso di malattie fungine originate da diversi patogeni del legno che rappresenta oramai una vera emergenza per la viticoltura - afferma Valentina Papeschi, responsabile del settore viticoltura di Condifesa - in quanto non sono segnalate zone esenti dalla malattia. Attualmente non esiste una vera e propria strategia di difesa della malattia, ma una serie di interventi che possono aiutare il contenimento della problematica, la cui efficacia è però subordinata al monitoraggio costante del vigneto per conoscere l'effettiva diffusione del contagio». Il progetto è realizzato in collaborazione con l'Istituto per la bioeconomia del Cnr di Bologna e due importanti cantine bresciane: Ca' dei Frati nella zona gardesana della Lugana e Ferghettina in Franciacorta.
"Vineagest" è finanziato dal programma di sviluppo rurale della Regione Lombardia, che punta ad utilizzare i principi della cosiddetta "smart agriculture" per affrontare le criticità del settore con strumenti e metodi innovativi di raccolta ed elaborazione dei dati partendo dal tracciamento gps degli appezzamenti con marcatura smart nei vigneti. In questo ambito è stata sviluppata una app per la raccolta dei dati in campo con schede di valutazione sulle singole piante, informazioni che saranno collegate alla mappatura effettuata con un drone multispettrale. «La conoscenza delle nozioni acquisite - rimarca Giovanni Martinelli, presidente di Condifesa Lombardia Nord Est - consentirà l'elaborazione di operazioni agronomiche calibrate ad hoc. Un importante passo in avanti nell'ambito di quella difesa attiva dalle avversità che da sempre come Condifesa puntiamo ad affiancare alla difesa passiva tramite l'attività assicurativa».
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