La riapertura di un locale storico, rimasto chiuso per tanto tempo e molto amato, suscita subito un moto di emozione profonda, non solo in coloro che questo luogo lo conoscevano e lo frequentavano, ma anche nei nuovi avventori che si ritrovano a vivere un pezzo di storia dell’ospitalità. È successo così quando, lo scorso febbraio, a Verona sono state riaperte le porte de “La Pigna”, leggendaria trattoria, situata proprio nella via che le dà il nome, grazie ad un progetto che da oltre 15 anni era il “capriccio” (come amava definirlo) di Ferdinando Gambaretto, padre dei tre fratelli che oggi lo hanno reso realtà.
La Pigna, arrivano i fratelli Gambaretto
Ad occuparsi de “La Pigna” in modo diretto sono Silvia e Luca Gambaretto: la prima, Restaurant Manager del Ristorante “Maffei” e il secondo, Ceo del Gruppo DIB dal 2027 e Ambasciatore del Gusto dal 2019. Mentre Nicola, il terzo fratello, affianca come commercialista i due fratelli in questo nuovo percorso. Ricordiamo che i fratelli Gambaretto sono i creatori di Do It Better Group (DIB), impresa veronese che dal 2017 propone un’offerta di ristorazione diversificata e attenta alla qualità sia nella cucina che nell’accoglienza. In questo contesto, dunque, “La Pigna” va ad unirsi al Ristorante “Maffei, ad “AMO Bistrot” (entrata nel 2024 nella Guida Michelin) e “Oblò Comfort Food”, arrivando così a creare una realtà con circa 70 collaboratori in totale.
La Pigna, un ambiente sugestivo
L’ambiente è decisamente molto suggestivo, grazie ad una ristrutturazione attenta e misurata nella quale è sottolineato il rispetto per i materiali originari e la ricerca delle origini del locale stesso, preservando un’atmosfera di un’accoglienza antica ma rivisitata in toni moderni. Travi a vista e pareti in mattone nude contribuiscono a creare un’atmosfera attraente, con accostamento di sottofondo sonoro personalizzato per ciascuna sala. “La Pigna” si sviluppa su tre piani e conta all’incirca 70 coperti.
Lo spazio è stato rivisitato in modo intelligente, sfruttando appieno la dimensione e la funzione del bancone situato all’ingresso, al quale si può accedere per gustare un buon calice di vino accompagnato da ottimi cicchetti, il vero plus del locale, che richiama in questo la filosofia dei bàcari veneziani. La seconda stanza, totalmente accessibile grazie a una comoda rampa, è destinata principalmente ai pranzi festivi e alle cene in compagnia mentre emoziona la taverna interrata, incorniciata da affascinanti volte a botte dove i bei tavoli di legno massiccio creano convivialità.
La Pigna, come si mangia
Nutrita e varia la scelta dei cicchetti, golosi bocconcini che si ispirano alla tradizione veneta con quadratini di polenta e mousse di fegato trattato alla veneziana o baccalà mantecato, oppure con crostini di pane farciti di prosciutto crudo e sottaceti, frittatine finger food assortite o animelle fritte. Non mancano le invenzioni sfiziose e i rimandi alla tradizione. Anche i piatti del menu di tutti i giorni profuma di bontà ritrovata attraverso ricette evergreen e che fanno parte della cultura enogastronomica della città e della regione, come la pasta e fagioli o il fegato alla veneziana, che si contendono con le trippe, il baccalà o i bigoli con le sarde, lo scettro della pietanza più storica e rinomata.
La carta dei vini è principalmente dedicata all’enologia biologica con uno sguardo verso le nuove etichette che hanno fatto della sostenibilità il loro punto focale. “La Pigna”, dunque, vuole proporsi come rinnovato punto di riferimento per gli amanti della buona cucina che apprezzano la semplicità e la sostanza di un servizio accogliente e sempre attento alle esigenze della clientela.
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