domenica 25 maggio 2025

“Le macchine del vino”: nel nuovo museo di Carpineto

 

“Le macchine del vino”: 

due secoli di enologia 

nel nuovo museo 

di Carpineto

Dalla fine del '700 agli anni '80 del Novecento: strumenti, oggetti e macchinari raccontano il lato concreto del vino, tra vigna e cantina, in una collezione privata che diventa museo aperto al pubblico

    

Aperto al pubblico dal 20 maggio, “Le macchine del vino” è il nuovo museo aziendale della Tenuta del vino nobile di Montepulciano firmato Carpineto. Inaugurato il 17 maggio con un simbolico taglio del nastro realizzato con un tralcio di vite, il museo sorge nella campagna tra Montepulciano e Chianciano Terme, in Valdichiana, proclamata Capitale toscana della cultura 2025. È il primo museo aziendale ad entrare a far parte della Fondazione Musei Senesi e ospita oltre 180 pezzi tra macchinaristrumentidocumenti e oggetti che ripercorrono l'evoluzione del lavoro in vigna e in cantinadalla fine del Settecento ai giorni nostri.

“Le macchine del vino”: due secoli di enologia nel nuovo museo di Carpineto

Vino in ingranaggi: dentro il museo Carpineto dove le macchine raccontano la vigna

L'idea e la collezione portano la firma di Antonio Mario Zaccheo, cofondatore della Carpineto, che ha dedicato una vita al vino e all'agricoltura. Nato e cresciuto in una famiglia di viticoltori, ha iniziato da bambino a lavorare accanto al nonno e al padre. Negli anni, ha raccolto con passione e pazienza materiali storici, strumenti e testimonianze, dando forma a una collezione che, pur essendo privata, ha ora trovato una sede stabile e aperta al pubblico nel luogo stesso in cui il vino nasce.

“Le macchine del vino” nella rete di Fondazione Musei Senesi

«"Le macchine del vino" è una collezione privata unica nel suo genere che racconta la storia e l'evoluzione delle macchine per produrre e conservare il vino e, attraverso queste, la realtà di due famiglie che si sono dedicate con passione a questa terra. Siamo felici che sia il primo museo aziendale ad entrare nella rete di Fondazione Musei Senesi e lo accogliamo volentieri proprio per la sua capacità di raccontare una storia che parte dal territoriodalla comunità che lo abita e dalle attività produttive tipiche. Questo ingresso conferma nuovamente quanto FMS sia una rete aperta ad accogliere quelle realtà significative che vogliano raccontare e valorizzare il patrimonio materiale e immateriale delle terre di Siena e delle sue comunità» ha dichiarato Alessandro Ricceri, presidente della Fondazione Musei Senesi.


Zaccheo, da parte sua, ha sottolineato l'importanza di questa collezione in continuo divenire: «Sono onorato che questa mia collezione sia entrata a far parte delle Fondazione e ben felice di dare un piccolo contributo ad una regione che tra i suoi beni più preziosi annovera una prestigiosissima produzione di vino. "Le macchine del vino" è situato nel luogo originario della collezione e della produzione e rappresenta non solo un documento della storia e della tradizione di un lavoro artigianale prezioso quale è quello del viticoltorema è anche espressione della sua continuità tra passato e presente e dei cambiamenti, e soprattutto del nostro legame profondo con il territorio».

Cosa si trova all'interno del museo 

“Le macchine del vino”

Il museo, ricordiamo, si snoda tra sezioni dedicate alla viticolturaall'enologiaalla spumantizzazionealla tappatura e persino al laboratorio dell'enologo. Si parte dagli attrezzi da vigna, come i ferri da cavallo, le zappe e le forbici da potatura, passando per le pompe di fine '800 manovrate a braccia, i torchi, le presse, le etichettatrici, le bilance. C'è una primissima imbottigliatrice, i primi filtri in legno e cotone di fine '700, e tutta l'attrezzatura scientifica da laboratorio, tra cui un microscopio ottocentescoburettepipettetermometriacidometristrumenti per i tagli e la misurazione dell'alcol come il Malligand.

“Le macchine del vino”: due secoli di enologia nel nuovo museo di Carpineto

“Le Macchine del Vino” di Carpineto: un viaggio nel tempo tra gli strumenti del vino

Un piccolo gioiello, insomma, che attraversa le trasformazioni del settore vitivinicolo dagli anni '60, con il fermento tecnologico, alla svolta qualitativa degli anni '80. Zaccheo, che ha fondato l'azienda nel 1967 insieme all'amico e socio Giovanni Carlo Sacchet, ha raccolto in questo spazio la memoria di sessant'anni vissuti da protagonista. E non si è limitato a conservare oggetti: ha voluto che ogni elemento fosse parte di un racconto, che dal museo porta direttamente tra i filari e ritorna in cantina.

Lo spazio espositivo è ampio e luminosograzie alle vetrate che affacciano sulla campagna toscanaA fianco si trovano un salone con wine bar per accogliere i visitatori e una sala degustazione tecnica con oltre 30 posti a sedere al piano superiore, affacciata sulle barricaie. All'esternouna tenuta di 180 ettari gestita con agricoltura di precisione e a basso impatto ambientale, alimentata in gran parte da energia solare, tra vigneti, uliveti e boschi dove vive la fauna selvatica. E proprio accanto ai vigneti sono state individuate due tombe etrusche dalla Soprintendenzanon ancora scavate.

Strada Provinciale della Chiana 62 53042 Chianciano (Si)
Tel +39 347 7603727
Mar-Sab 10:00-17:00

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