domenica 15 giugno 2025

Da La Spezia verso l'appenino apuano

 

Da La Spezia verso l'appenino apuano: tra mare, borghi incantati e tesori nascosti

La Spezia e il suo entroterra offrono un viaggio tra borghi medievali, sapori autentici, vigneti eroici e paesaggi mozzafiato, lontano dai flussi turistici di massa. Dalla Lunigiana a Massa Carrara, passando per Luni e Bolano, si scoprono storia, natura e cucina tradizionale, con esperienze slow tra trekking, castagneti secolari, cave di marmo e mitilicoltura d'eccellenza

Da La Spezia verso l’appenino apuano: tra mare, borghi incantati e tesori nascosti

Situata nel levante ligure, La Spezia è molto più di un semplice porto: è un punto di partenza ideale per esplorare alcune destinazioni famose in Italia. Ma lasciata la costa ci si può spingere verso un entroterra ricco di storia, natura e sapori autentici, una manna per chi desidera scoprire la Liguria e l’appennino apuano in modo originale e fuori dai classici flussi turistici.

Il problema dell’overtourism e le alternative nell’entroterra

Negli ultimi anni le mete turistiche più note stanno soffrendo per un eccesso di affollamento, con conseguenti problemi di sostenibilità e preservazione. Per ovviare a questo fenomeno, una soluzione alternativa e intelligente è inoltrarsi nell’entroterra, o in zone un poco marginali, alla scoperta di luoghi meno battuti ma altrettanto affascinanti.

Da La Spezia verso l'appenino apuano: tra mare, borghi incantati e tesori nascosti

Una veduta della Lunigiana da Ponzano (foto Teresa Scacchi)

Nel 1997 l’Unesco ha dichiarato patrimonio dell'umanità l’area delle Cinque Terre e di Porto Venere, luoghi conosciuti nel mondo. Ma sono 66 i comuni che fanno parte di questo territorio esteso, che ricomprende paesi e borghi quasi sperduti. Dunque tanti luoghi da scoprire anche attraverso le persone che vi abitano e ci lavorano. Apprezzando come i lavoratori delle industrie e dell'arsenale, del porto, i pescatori, alle cave di marmo, i contadini, hanno saputo valorizzare il mare e la loro terra.

Da La Spezia verso l'appenino apuano: tra mare, borghi incantati e tesori nascosti

La vista della Riviera di Levante da Framura (foto Teresa Scacchi)

Si può così ad esempio esplorare la Lunigiana, terra di castelli, borghi medievali e territori incontaminati. O visitare Massa e Carrara, famose per il marmo bianco e i paesaggi metafisici. Tra i borghi più belli, da non perdere Luni, con le sue rovine romane, Sarzana, con il suo centro storico vivace, e Pontremoli, autentica e accogliente, tra le colline toscane e liguri.

La Lunigiana nascosta

Ma ci sono altri borghi ancora più nascosti, come Bagnone, inserito nei Borghi più belli d’Italia, in una valle un poco defilata, dove passeggiare o fare trekking lungo il torrente. Qui si trovano ancora negozietti con le specialità lunigiane tipiche, come la turta d’erbi, i testaroli con la farina di castagne o i panigacci e il baccalà. Bagnone è un pittoresco borgo medievale che si trova sulle pendici collinari preappenniniche Tosco-Emiliane.


Un altro è Filetto, poco distante, un piccolo nucleo fortificato bizantino in Lunigiana. Appena fuori si estende la famosa Selva di Castagni: un castagneto secolare che circonda il piccolo oratorio di San Genesio.

Da La Spezia verso l'appenino apuano: tra mare, borghi incantati e tesori nascosti

Filetto

Mulazzo, altra località inserita fra i Borghi più belli d’Italia. Per un periodo - pochi lo sanno - è stato la capitale della Lunigiana. Terra dei Malaspina, all’inizio del Trecento vi avrebbe soggiornato Dante Aligheri, “ghibellin fuggiasco” esiliato da Firenze. Al Circolo Paradiso, gestito da una cooperativa con un bel progetto sociale, si possono assaggiare le specialità del posto. E nella bella Piazza della Chiesa visitare una libreria, che è anche una casa editrice (come da tradizione pontremolese) fornitissima di pubblicazioni della zona.

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Mulazzo (foto Teresa Scacchi)

Tutti i borghi sono collegati da ciclabili e si trovano lungo la via francigena, perfetti quindi per escursioni, trekking, camminate, bike.

Storia e natura a Massa e Carrara, i rifugi antiaerei e il marmo

Massa, da non perdere nel centro storico il Castello Malaspina, il maestoso Palazzo Ducale (16° secolo). E da visitare il rifugio antiaereo della Seconda guerra mondiale, testimonianza di un passato difficile ma importante da conoscere. Sul lungomare di Marina di Massa, le sculture contemporanee in marmo e i villini aristocratici; un luogo perfetto per una pausa relax.

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Il Castello Malaspina di Massa

Carrara con la vicina città di Massa dà nome alla Provincia di Massa-Carrara, che si estende dal mare alle Alpi Apuane, all’Appennino Tosco-Emiliano. Carrara è la capitale mondiale del marmo e capoluogo del distretto industriale lapideo apuo-versiliese. Le origini sono legate alla sua roccia preziosissima, conosciuta in tutto il mondo già a partire dall’epoca romana. Oggi parlare di Carrara significa evocare il marmo (e le cave), così pregiato da essere definito “oro bianco”, e così universalmente stimato da richiamare qui artisti e uomini illustri di ogni epoca e di ogni luogo.

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Il Duomo di Carrara (foto Teresa Scacchi)

Luni, l’anfiteatro romano, incanti dal passato

La colonia di Luni fu fondata dai Romani nel 177 a.C. per stabilirvi un avamposto contro i Liguri Apuani, ai quali avevano faticosamente strappato quel lembo di territorio. Il nome della città deriverebbe da una dea primitiva italica o dalla forma a falce del porto cittadino.

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L'Anfiteatro romano di Luni

Terra fortunata per secoli, tra il mare e le colline, e a due passi dalle Cave di Marmo e sulla Via consolare. Oggi i fortunati siamo noi, che possiamo ripercorrere le antiche mulattiere e contemporaneamente imbatterci nei resti della colonia romana. Molti dei reperti, fra cui splendidi mosaici, sono stati rimossi dalla collocazione originaria, ricostruiti e posti al riparo nei musei del territorio. In tutto il loro splendore riescono ad introdurci nella vita di oltre 2.000 anni fa. Portus Lunae, l’anfiteatro della città fondata dai romani si trovava sul mare.  Si può solo immaginare la suggestione di una costruzione così imponente che si affacciava direttamente sul porto di Luni. Ancora oggi entrando se ne percepisce la magia.

I vini di Luni e altre bontà

Zona di svariate coltivazioni, eccellono i pregiati vigneti dei colli. Merita una visita la cantina Ca’ Lunae, una delle realtà vitivinicole produttive più importanti della Liguria. Vini di classe che mietono riconoscimenti anche internazionali. Oltre alla fornitissima enoteca, con tutte le etichette dell’azienda, fra cui anche un raro vermentino nero, nella bella tenuta con un rigoglioso giardino si trovano la Sala degustazioni, il Museo, la Liquoreria, e uno spazio per deliziarsi con piatti locali.

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Il Vermentino Nero di Ca' Lunae

A proposito di cucina tradizionale: non si può passare da Santo Stefano Magra senza aver provato la scherpada di Ponzano Superiore, piatto tipico contadino. Una piccola torta rotonda di verdure, fatta cuocere in testi di terracotta, condita con formaggio e mollica di pane, senza uova. Qui in agosto si tiene anche la sagra della scherpada.

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La Scherpada (foto Teresa Scacchi)

Tornando verso la costa si incontra Bolano, arroccato in posizione strategica su un colle dominante la confluenza del fiume Vara con il Magra, con bellissimi panorami sulla Val di Vara, l'Alta Lunigiana, la Val di Magra e su un ampio spicchio di costa che si ammirano dal belvedere del centro storico che ha mantenuto l’aspetto di borgo fortificato medievale.  Termina così un itinerario nell’entroterra, ma tante altre meraviglie aspettano solo di essere svelate.

I sapori autentici della Liguria, della Lunigiana e dell’appenino apuano

Per un’esperienza autentica e ricca di fascino, la regione della Spezia offre le sue mille sfumature di cultura, natura e tradizione. Dalle famosissime Cinque Terre ai villaggi nascosti tra le montagne, questa zona racchiude un patrimonio unico che affonda le radici nel passato ma sa rinnovarsi ogni giorno.

Da La Spezia verso l'appenino apuano: tra mare, borghi incantati e tesori nascosti

Sarzanan show cooking con pesto e panigacci

Nessuna visita sarebbe completa senza assaggiare i piatti tipici. Ecco un piccolo riassunto da mettere a memoria. Il pesto genovese, famoso in tutto il mondo, trova qui le sue origini. I panigacci, specialità della Lunigiana, sono dei pani cotti in appositi testi di terracotta, da gustare con salumi e formaggi locali.

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Testaroli al pesto

testaroli, pasta tradizionale ligure, vengono preparati con farina di grano e conditi con pesto o sughi di stagione, rappresentando un vero e proprio patrimonio culinario.

Il prezioso olio Evo e le vigne eroiche

Siamo di fronte a sapori e tradizioni che affondano le radici nel Medioevo, con l’olio extravergine di oliva qui prodotto che conquistava i palati di tutta Italia e perfino di Bisanzio. Oggi questa prelibatezza si trova purtroppo in quantità limitate, spesso proveniente da piccoli produttori, e rappresenta un altro simbolo prezioso di identità locale. Se poi si vuole entrare in una storia di integrazione mirabile fra lavoro degli uomini e paesaggio, bisogna guardare ai villaggi di Riomaggiore, Vernazza e Corniglia. Tutti condividono un patrimonio comune fatto di case colorate, chiese affascinanti e tradizioni contadine secolari, come le vigne a terrazzamenti, veramente eroiche: qui è tutto fatto a mano. Spettacolari, ardite, sospese fra il cielo e il blu del Mediterraneo, danno subito l’idea della fatica umana.

Da La Spezia verso l'appenino apuano: tra mare, borghi incantati e tesori nascosti

Oliveto nel Golfo di La Spezia

E più oltre, seguendo le mulattiere su cui viaggiavano le tradizioni delle Cinque Terre, ci si immerge in un unicum, con valli parallele che collegano il mare alle montagne. I sentieri storici, un tempo utilizzati dalle famiglie per spostarsi tra i villaggi, oggi sono percorsi di trekking e mountain bike che permettono di scoprire angoli nascosti e panorami maestosi.

Le castagne, un alimento fondamentale

In autunno le foglie di castagno colorano i boschi, profumando l’aria di memoria e storia. Le castagne, un tempo alimento principale e vera moneta di scambio, ancora oggi sono protagoniste di molte ricette locali. La farina di castagne, ottenuta dai mulini antichi (ce ne sono ancora di funzionanti e visitabili, come quello ristrutturato nel 2019), rappresenta un patrimonio culturale e gastronomico di grande valore.  Nella zona si possono assaggiare piatti come il castagnaccio, i panigacci cotti in forni a legna e le crespelle preparate con tecniche ancestrali.

La Spezia, muscoli e ostriche dal mare al piatto

La Spezia con il suo porto strategico e il suo arsenale ha svolto un ruolo fondamentale nella storia militare e industriale della regione. Il suo patrimonio architettonico assembla edifici moderni a testimonianze di un passato glorioso. Il Palazzo delle Poste, di chiara architettura razionalista, e il monumento alla resistenza, sono solo alcuni esempi di questa evoluzione. La lunga tradizione marinara si riflette anche nella cucina locale, con originali piatti di mare. Come i muscoli ripieni, spesso abbinati alla mortadella, e la pasta, sempre con i mitili, specialità imperdibili per gli amanti del buon cibo. Alla Spezia infatti i mitili vengono chiamati “muscoli“, praticamente da sempre.

Da La Spezia verso l'appenino apuano: tra mare, borghi incantati e tesori nascosti

Il Castello di San Giorgio a La Spezzia (foto Teresa Scacchi)

Ovvero da quando, nel 1887, Emanuele Albano, proveniente da Taranto, li introdusse nel mare ligure. L’allevamento dei muscoli a km zero impiega circa 130 persone, raggruppate in 87 aziende, che si occupano di questi “Vigneti del Mare”. Questi molluschi infatti vengono allevati in vivai grandi fino a 2000 mq, nei fondali delle acque calme del Golfo. Nello specchio protetto dalla diga foranea, oppure nel canale che separa Portovenere dall’isola Palmaria. In acque ricche di plancton, ma povere di sale, per la presenza di numerose polle d’acqua dolce. l periodo migliore per gustarli è quando sono ben cresciuti, e la loro polpa è piena, cioè da aprile a novembre. I muscoli raccolti vengono resi batteriologicamente puri attraverso un passaggio nell’acqua marina depurata e sterilizzata.

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Muscoli appena raccolti (foto Teresa Schacchi)

Da qualche anno i mitilicoltori spezzini hanno ripreso anche l’allevamento delle ostriche, (la cui presenza in queste acque è storicamente precedente a quello dei muscoli). Le ostriche di La Spezia, in particolare quelle dell'allevamento nell'area del Golfo dei Poeti, sono rinomate per la loro qualità e freschezza. L'allevamento, che si estende tra il Parco delle Cinque Terre e il Parco del Magra, produce ostriche diverse da quelle di altre zone, come Sardegna o Francia, che si distinguono per la loro sapidità e dolcezza.  La Condotta “Slow Food La Spezia”, prima in Liguria, ha creato la “Comunità Slow Food per la tutela e conservazione dei frutti di mare del Golfo della Spezia”, un classico esempio di biodiversità e sostenibilità.

Borsa del Turismo Esperienziale, booster per La Spezia

La Spezia e il suo territorio abbondano di bellezze naturali, storiche e gastronomiche da scoprire attraverso esperienze autentiche. La Borsa del Turismo Esperienziale di La Spezia è un evento molto interessante e innovativo dedicato a promuovere un modo di viaggiare più autentico, coinvolgente e sostenibile. Un’occasione speciale in cui operatori del settore, guide locali, aziende e appassionati si incontrano per condividere idee, scoprire nuove proposte e valorizzare tutto il bello e il buono che questa zona può offrire.

Da La Spezia verso l'appenino apuano: tra mare, borghi incantati e tesori nascosti

La Borsa del Turismo Esperienziale è un evento dedicato a promuovere un modo di viaggiare più autentico, coinvolgente e sostenibile

L’obiettivo principale è mettere in risalto appunto il turismo esperienziale. Ovvero quella modalità di viaggio che permette ai visitatori di immergersi nella cultura, nella natura e nelle tradizioni del territorio, andando oltre le classiche visite turistiche. In più la Borsa del Turismo Esperienziale di La Spezia è anche un appuntamento importante per scoprire proposte di turismo slow e sostenibile. Come il cicloturismo lungo la Ciclovia dell’Appennino o le escursioni tra i sentieri dei parchi naturali della zona.

La Spezia e Lunigiana: dove mangiare e dormire

Ecco aluni indirizzi dove mangiare e dormire tra La Spezia e la Lunigiana

CDH La Spezia

Da La Spezia verso l'appenino apuano: tra mare, borghi incantati e tesori nascosti

L'Hotel CDH La Spezia

La Spezia può essere il punto di partenza per visitare la zona, un indirizzo comodo in centro città è l’hotel CDH hotel La Spezia con facile accesso diretto al centro pedonale della città con ascensore o scale. A 800 metri dalla Stazione ferroviaria e 500 da quelli dei Traghetti, raggiungibile percorrendo a piedi la strada principale. Moderno, ma che ricorda nella facciata le tipiche case liguri, ha camere funzionali con l’aria condizionata, la connessione Wi-Fi gratuita. Colazione à buffet e accoglienza professionale e calorosa dello staff 24 ore su 24.

Via XX Settembre, 81 19122 La Spezia
Tel +39 0187 738848

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