domenica 29 giugno 2025

Recensioni false online, Fipe «No passi indietro....

 

Recensioni false online, 

Fipe al Senato: 

«No passi indietro, 

servono regole chiare»

Fipe chiede al Senato di non arretrare nella lotta alle false recensioni online. Il dg Calugi: «Fenomeno pericoloso per il settore. Serve responsabilità anche dalle piattaforme, non solo dagli utenti» [...]

    

Nel corso dell’audizione presso la IX Commissione del Senato, relativa all’esame del disegno di legge annuale sulle PMI (ddl n. 1484), il direttore generale di Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi), Roberto Calugi, ha chiesto che non si compiano passi indietro nella lotta alle false recensioni online, una tematica che vede da sempre Italia a Tavola in prima linea. La Federazione ha ribadito la propria piena condivisione dell’impianto normativo previsto nel Capo IV del provvedimento e ha sottolineato l’urgenza di una regolamentazione più stringente, soprattutto a tutela delle micro e piccole imprese del comparto ristorazione e accoglienza.

La Fipe chiede di non fare passi indietro sulla regolamentazione delle recensioni online Recensioni false online Fipe al Senato: «No passi indietro servono regole chiare»

La Fipe chiede di non fare passi indietro sulla regolamentazione delle recensioni online

Imprese penalizzate dalle pratiche scorrette online

Secondo i dati presentati dall’Ufficio Studi di Fipe, fino al 30% del fatturato di un pubblico esercizio può dipendere dalla reputazione digitale, mentre il 70% dei consumatori, secondo il Mimit, basa le proprie scelte su recensioni online.

Roberto Calugi, direttore generale Fipe Recensioni false online Fipe al Senato: «No passi indietro servono regole chiare»

Roberto Calugi, direttore generale Fipe

«Noi siamo a favore delle recensioni, anche negative se costruttive. Siamo contro le recensioni false - ha spiegato Calugi - e ci preoccupa un fenomeno di compravendita di commenti sulle piattaforme che è sotto gli occhi di tutti e che con l’intelligenza artificiale è destinato ad esplodere».

Le misure previste dal disegno di legge

Fipe ha accolto positivamente alcune delle misure previste dal disegno di legge, tra cui:

  • limite temporale di 15 giorni per la pubblicazione delle recensioni;

  • obbligo di dimostrare la provenienza e l’effettivo utilizzo del servizio;

  • divieto di acquisto o vendita di recensioni;

  • diritto di replica da parte degli esercenti;

  • possibilità di richiedere la rimozione di recensioni ingannevoli o non aggiornate dopo due anni.

Tali disposizioni, secondo la Federazione, costituiscono un primo passo verso un sistema più trasparente e controllato, fondamentale per tutelare un settore che basa gran parte della propria competitività sull’immagine online.

Critiche alla riformulazione del testo 

e ruolo delle piattaforme

Tuttavia, Fipe ha espresso forte preoccupazione per la recente riformulazione del testo, ora sottoposto a notifica in sede TRIS alla Commissione europea, che sembrerebbe escludere ogni responsabilità diretta delle piattaforme digitali.

«Una simile impostazione - ha evidenziato Calugi - rischia di rendere inefficace l’intero impianto normativo, in quanto affida tutta la responsabilità al singolo utente. Si tratterebbe di un approccio in contrasto con la Direttiva UE sulle pratiche commerciali sleali, che riconosce un ruolo attivo anche agli intermediari digitali».

Fipe: «Serve una norma chiara, applicabile

 e coerente con l’UE»

La Federazione ha concluso il proprio intervento ribadendo la necessità che il provvedimento mantenga la sua struttura originaria e richiami in modo esplicito le responsabilità delle piattaforme rispetto ai contenuti pubblicati. «Serve una norma chiara, efficace e realmente applicabile, in grado di difendere le imprese da pratiche scorrette che danneggiano anche i consumatori», ha concluso Calugi, invitando il legislatore a non ridurre la portata della legge e ad assicurare uno strumento normativo coerente con gli orientamenti europei.

Recensioni online: serve un cambiamento culturale 

e maggiore responsabilità

Affinché le recensioni online siano uno strumento realmente utile e affidabile per i consumatori e per gli operatori del settore, è necessario un cambiamento culturale che coinvolga tutte le parti in causa. Le piattaforme digitali, in particolare, dovrebbero assumersi una maggiore responsabilità nella gestione dei contenuti, analogamente a quanto avviene per le testate giornalistiche registrate.

Le recensioni dovrebbero servire da momento di confronto: chi scrive deve essere consapevole del peso delle proprie parole, mentre chi legge dovrebbe sviluppare un atteggiamento critico e consapevole. È fondamentale trovare un equilibrio tra il diritto alla libera espressione e la tutela degli esercenti, a condizione che le opinioni siano fondate su esperienze reali. La recente svolta normativa in materia di recensioni false rappresenta un passo avanti significativo. Tuttavia, il vero impatto dipenderà dall’efficacia dell’applicazione delle regole, dalla presenza di controlli adeguati, dalle risorse destinate alla vigilanza e dal ruolo attivo delle piattaforme nell’assicurare trasparenza e correttezza.

L’obiettivo finale è restituire credibilità alle recensioni online, affinché rappresentino un valido strumento di orientamento per il consumatore e una garanzia di correttezza per gli operatori del settore che lavorano con professionalità. I punti chiave di questo nuovo approccio - tracciabilità dell’autore, verifica dell’effettivo utilizzo del servizio, sanzioni per contenuti falsi e rimozione delle recensioni fraudolente - riflettono istanze che Italia a Tavola, promuove da oltre 15 anni.

Nessun commento:

Posta un commento