per i pesci del Garda
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Gente gardesana, dicono. Come vivere in riva al lago fosse uguale per tutti. Sul lago di Garda
al di là di passeggiate benefiche e respirazioni balsamiche, infatti, il bacino sinuoso lacustre approfitta del periodo di riposo invernale per vivificarsi, complice il plancton più saporito e sapido del pianeta. Al riparo per una manciata di mesi dalla predazione estiva, quando sembra non si possa vivere senza fritti e zuppette, i pesci vivono la loro stagione migliore.
Il periodo di ferma è trascorso e sul lago si va a pesca. L’attività è particolarmente difficile perché non sostenuta dalla tecnologia. L’intuito e le braccia dell’uomo fanno ancora la differenza. Il pescato finisce sulle tavole, dove i piatti sono guduriosi a blandire gli spigoli di una geografia alimentare e talora di vita non facilissime. A sud dove il lago si apre prima di convogliare le acque nel Mincio, la terra che lambisce il maggiore dei laghi italiani è generosa. E’ il territorio dove prospera la turbiana, il vitigno che produce il Lugana. Zona benedetta da Dioniso che sembra aver messo i suoi occhi da qualche anno, a tutto vantaggio dei produttori.
La cucina di lago è perfetta. E' povera d’ingredienti lussuriosi, eppure ricchissima di gusto. Scarsa di calore ma è appagante come poche altre. Antichissima, gli ulivi qui sono arrivati quattro mila anni fa, eppure moderna come nemmeno i ricettari della dieta Dukan.
Lo staff della trattoria Lizzarola di Peschiera |
Nata nel 1929 come fiaschetteria
Arrivati fin qui e non ancora sazi, il dolce non è un peccato di gola. Aggrappatevi al passito bianco “ Accordo” della cantina le morette, un autentico dulcis in fundo.E dire che nata nel 1929 come fiaschetteria la Lizzarola è diventata una trattoria di “lago” per poi stemperarsi nell’oblio. Nel 2012 Giulia e Cristian la rilevano: una fortuna per l’enogastronomia gardesana.
Orfeo Meneghetti
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