domenica 10 febbraio 2019

Cioccolato: lo amiamo troppo per poterlo conoscere

Cioccolato: 
lo amiamo 
troppo 
per poterlo
conoscere


 L’analisi sensoriale diventa notizia aggiornata dedicata a tutti gli esperti, gli appassionati e gli interessati.
Nasce così Sensory News, il salotto dell’analisi sensoriale
in cui trovare dati, informazioni e dialogare con esperti,
colleghi, clienti e con tutti coloro amino l’affascinante
mondo dei sensi.
 


Cioccolato: lo amiamo troppo per poterlo conoscere. Quando si ama davvero si è troppo distratti per conoscere l’oggetto del nostro
amore. Tra tutti i prodotti ad alto contenuto edonico il cioccolato e forse quello che rappresenta maggiormente questo dramma dell’umanità. 

Se di prova ne avessimo ancora bisogno questa potrebbe essere fornita da una serie di
test triangolari realizzati durante Sensory Academy con tre cioccolati di Domori, un Criollo e due Trinitario di  alta qualità. A 138 intervenuti, molti dei quali operatori del settore horeca, sono stati forniti tre campioni dei quali due erano uguali. Il disegno sperimentale prevedeva
che in tutti i triangoli fosse presente il Criollo, famoso per la sua freschezza e le sue note agrumate, e, a  turno, i due Trinitario che evidenziavano maggiormente  note di frutta secca ed essiccata. Tutti i campioni evidenziavano  il 70% di cacao. I partecipanti dovevano identificare il campione di
verso.


Questo è avvenuto 34 volte  su 93 con il primo disegno sperimentale e 16 volte su 45
con il secondo, quindi con una frequenza che non ci permette di poter affermare, pur concedendoci un errore di prima specie del 5%, che i campioni siano diversi.
A parziale scusante dei partecipanti la piacevolezza dei  campioni utilizzati con la logica conseguenza che si sono concentrati di più sul piacere erogato anziché focalizzarsi sulla differenza aromatica.
L’analisi sensoriale incontra la moda. Cinquanta studenti al termine del biennio specialistico, 18
imprenditori bresciani di conclamato successo suddivisi in 5 commissioni, e 5 minuti di tempo
a disposizione per illustrare la propria idea imprenditorialeper poi ricevere un feedback
immediato (e prezioso) da parte di chi, da anni, opera nel settore
di riferimento.
Questi gli ingredienti della seconda
edizione di Ti presento un’idea, promosso dall’Its bresciano Machina Lonati con l’intento di mettere in contatto diretto i propri studenti con quel mondo concreto del lavoro, delle aziende e dell’impresa con cui presto si  troveranno a confrontarsi. Protagonisti sono stati i diplomandi del secondo anno dei corsi di Stilista tecnologico,
Fashion designer e Marketing & comunicazione per
imprese di moda. Dall’altra parte della cattedra, invece, un parterre di professionisti già affermati e leader di diversi
settori, tra i quali l’analisi sensoriale.
Le commissioni hanno valutato i progetti esposti e i loro autori in base alla chiarezza espositiva, alla progettualità,  alla spendibilità del prodotto sul mercato, e a come la creatività possa rispondere ai bisogni concreti del mercato  e del target di riferimento.
Già, perché tra i consigli dispensati spicca il fatto ch e oggi, per distinguersi sul mercato, occorre rispondere a bisogni e funzionalità, l’estetica non basta e il prodotto non dev’essere esercizio
di stile fine a sé stesso.

L'ASSAGGIO

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