venerdì 10 aprile 2020

Lunelli: anche le aziende del lusso in prima fila per l'emergenza

Lunelli: anche le aziende 

del lusso
in prima fila 

per l'emergenza


Matteo Lunelli

Il presidente di Alta Gamma si dice «orgoglioso» del forte legame con le comunità dei marchi del lusso. Necessario proteggere gli anelli della filiera e avviare una politica economica imponente . Fra donazioni mirate e riconversoni produttive i brand del made in Italy in campo nella lotta contro il Covid-19.

In questi giorni sul web gira un commento che ha dato un’ulteriore rinfrescata all’orgoglio nazionale. In sintesi ricorda che siamo un Paese unico, dove in un momento di emergenza Armani si è messo a produrre camici, la Ferrari respiratori, Gucci mascherine e Bulgari soluzioni disinfettanti. L’alta gamma al servizio della comunità. Marchi premium anche sotto il profilo etico. Con Matteo Lunellipresidente di Altagamma e di Cantine Ferrari, abbiamo analizzato questa momento di emergenza.
«Il nostro settore – racconta – sta dimostrando un forte legame con le comunità e i territori. Sono numerosi gli esempi di soci di Altagamma che hanno riconvertito la produzione o che hanno fatto donazioni mirate. Al momento le cifra è di 33 milioni di euro. Un segno di attenzione da parte di tante aziende che si sono messe al servizio della collettività. Sono molto orgoglioso di quanto è stato fatto e si sta facendo».

Una sostenibilità sociale ed economica di valore, ma anche di grande impatto emotivo. «Certo – puntualizza Matteo Lunelli – le aziende di Altagamma stanno esprimendo un portato valoriale dei loro marchi, brand premium di cui il consumatore ha una profonda consapevolezza. Richiede, infatti, eccellenza in tutto: nel rispetto del territorio e dell’ambiente, nel rapporto con i dipendenti e fornitori. Una sostenibilità complessa e completa. A questo proposito, le aziende di Altagamma, solide e attente, in questo momento hanno la responsabilità e il dovere di proteggere la filiera».

Una filiera che è una catena di produzione, di servizi, di stipendi e di fatture da saldare. Una catena composta anche da imprese più piccole e con le spalle meno larghe che si devono aggrappare allo Stato, perché per reggere questa potente onda d’urto è necessaria una solida base finanziaria. «Stiamo dialogando con il Governo per affrontare l’emergenza – annota Lunelli - e abbiamo chiesto varie misure di protezione. È fondamentale una politica economica immediata e di grandi dimensioni che garantisca la liquidità. Ossigeno anche per impedire la caduta della domanda. Bisogna dare certezze alle famiglie e sostenere con vigore le imprese. Il decreto Cura Italia va nella direzione giusta, ma è ancora inadeguato nelle dimensioni».
italiaatavola
Per informazioni: www.altagamma.it
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