Il clima al Cavallino Bianco di San Candido è bollente. «Siamo in piena tormenta», telegrafa un addetto dell’albergo nel rispondere al telefono ad Italia a Tavola nella mattinata di giovedì. Perché tanta concitazione? Perché da oggi la storica struttura alberghiera dovrà chiudere per dieci giorni su decisione del presidente della Provincia, Arno Kompatscher. Una decisione arrivata in seguito a controlli che hanno rilevato la reiterata inosservanza delle misure anti-Covid.
La rivendicazione del titolare
All’interno del Cavallino Bianco infatti il titolare Hannes Kühebacher ha deciso che quest’estate i dipendenti avrebbero lavorato senza mascherine. «L'estate scorsa - ha spiegato - quattro miei dipendenti erano stati male perché costretti a lavorare con le mascherine. Così quest'anno ho deciso che avremmo tutti lavorato senza mascherina all'interno dell'hotel. Io non intendo chiudere, questo è un albergo storico che viene gestito dalla mia famiglia da 260 anni. Chi ha il diritto di togliermi la licenza?». Il diritto lo dà la legge, verrebbe da dire, visto che le norme anti-Covid sono ormai arci-rodate dall’anno scorso, soprattutto per quanto riguarda i luoghi al chiuso. E qui non c’entra il Green pass e l’obbligo di presentarlo nei ristoranti e in altre strutture chiuse (la decisione sarà presa oggi, ma gli alberghi non dovrebbero essere coinvolti). Qui c’è un decreto scritto per salvaguardare la salute di tutti. IaT
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