Èarrivato l'ok da parte del ministero dell'Agricoltura. L'oliva taggiasca si fregia del marchio Igp - Indicazione Geografica Protetta. Una delle cultivar più note a livello nazionale, e tipica della Liguria, ha ricevuto l'importante riconoscimento: «... dopo circa 20 anni di battaglie», come ha detto il governatore regionale Giovanni Toti. «Un traguardo storico - le parole riportate dall'Ansa - che apre la strada al coronamento dell'iter con la Commissione Europea e che permetterà di distinguere la produzione ligure dalle altre valorizzando il lavoro dei nostri agricoltori».
L'oliva taggiasca è Igp, il governatore della Liguria Toti: «Riconosciuto il suo valore»
«Se da sempre la taggiasca ligure è un patrimonio indiscusso della nostra Regione - ha continuato il presidente - ora finalmente vede riconosciuto il suo valore agli occhi dei consumatori e ben oltre i nostri confini».
«Oggi è arrivato una delle notizie più attese dall’olivicoltura ligure - aggiungono soddisfatti Boeri e Pautasso, presidente e direttore di Coldiretti Imperia - la cui qualità la rende nota in tutto il mondo. Proprio per questo, il riconoscimento dell’IGP figura come il primo grande risultato verso una progettualità più ampia per tutelare sempre di più la taggiasca».
Come riconoscere l'oliva taggiasca, nuovo prodotto Igp?
Si tratta di una delle cultivar dal tasso fenolico più contenuto, il che rende la taggiasca un'oliva dal ridotto grado di piccantezza ed amaricante. Detto ciò, come poter riconoscere l'oliva taggiasca? A quali particolarità prestare attenzione?
Oliva taggiasca, come riconoscere la cultivai ligureSi tratta di olive dalla pezzatura ridotta, sono piccole, dalla forma allungata e con la buccia sottile e caratterizzata da sfumature di colore. Il suo sapore è molto delicato ed equilibrato, il che la rende ottima sia come oliva da tavola che per la produzione di olio extravergine. Il sapore è dolce ed equilibrato, con un appena accennato sentore amarognolo.
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