Se chiude, se non un'epoca, quantomeno un'importante capitolo della storia della critica enogastronomica italiana. La notizia arriva un po' improvvisamente in questo inizio d'anno e, nel settore, rappresenta un vero e proprio scossone: ufficiale l'addio (attraverso una lettera) tra Edorardo Raspelli, decano della critica di settore, e il Gruppo Gedi.
A partire dalla fine di febbraio, gli articoli di Edoardo Raspelli (premiato nel 2014 anche da Italia a Tavola) non saranno più pubblicati sul portale ilgusto.it e su 13 quotidiani collegati, segnando un nuovo passo nella ristrutturazione del Gruppo di Torino. Questa decisione arriva dopo la dismissione di testate prestigiose come Espresso, Focus e alcuni quotidiani veneti, confermando un cambiamento significativo nel panorama editoriale. Edoardo Raspelli ha iniziato la sua collaborazione con il quotidiano diretto da Giorgio Fattori il 24 gennaio 1985, esattamente 39 anni fa, su invito di Franco Pierini. La sua rubrica sui ristoranti ha preso il via un anno dopo, il 3 aprile 1986, sotto la direzione di Gaetano Scardocchia. Nel 1996, il direttore Ezio Mauro gli ha affidato la rubrica sugli alberghi, diventando la prima e tuttora unica al mondo, anche se è stata chiusa tre anni fa con l'avvento della testata digitale de ilgusto.it.
Raspelli e l'addio a Gedi: «Sono stati anni bellissimi»
Edoardo Raspelli ha commentato il termine della sua lunga collaborazione con tristezza, sottolineando gli anni trascorsi scrivendo con totale libertà e ottenendo grandi soddisfazioni. «Sono stati anni bellissimi - ha commentato il noto critico enogastronomico - dove ho scritto con la più totale libertà ed ho avuto anche grandi soddisfazioni. La prima quando Alain Elkann mi fece una lunga intervista e mi dedicò una pagina intera da La Stampa; un’altra soddisfazione quando Ferruccio De Bortoli, per due mandati direttore del Corriere della Sera, mi confidò che in entrambi i suoi quinquenni in via Solferino chiese due volte a Cesare Romiti di potermi riportare al Corriere della Sera. Per due volte Cesare Romiti gli diede la stessa risposta: che non si poteva portare via dalla Stampa il suo giornalista più letto».
Non si tratta ovviamente dell'uscita di scena di Raspelli dal settore enogastronomico. Nonostante la fine di questa storica collaborazione, i ristoranti di Edoardo Raspelli avranno ancora spazio nel suo mensile digitale gratuito, Raspellimagazine, e nel suo cameo domenicale su Rai 3 nella trasmissione "O anche no", condotta da Paola Severini Melograni. La transizione verso l'ambiente digitale sembra essere il nuovo orizzonte per l'instancabile critico gastronomico, aprendo nuove opportunità per condividere la sua passione culinaria con il pubblico.
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