venerdì 8 agosto 2025

Gli agriturismi del Nord frenano nel 2025

 

Dopo il boom post-Covid, 

il calo: gli agriturismi 

del Nord frenano nel 2025

Dopo stagioni da record, gli agriturismi del Nord vivono un calo: tra meteo instabile, incertezze economiche e infrastrutture trascurate, il turismo rurale perde slancio e chiede più attenzione ai territori

    

Un po' per la congiuntura economica (sia italiana che straniera), un po' per il meteo pazzo che continua a fare le bizze, la stagione 2025 negli agriturismi del Norde della Lombardia in particolarestenta a decollare. «L'annata è buona - e visto il livello delle strutture del nostro territorio non potrebbe essere diversamente -, ma non sono certo i “fasti” degli ultimi anni». Così il presidente lombardo degli agriturismi di Confagricoltura, Gianluigi Vimercati.

Dopo il boom post-Covid, il calo: gli agriturismi del Nord frenano nel 2025

Il Nord rurale in cerca di ossigeno: agriturismi fermi al palo

«La ricettività fra i nostri associati - rimarca - dà lievi segnali di rallentamentoIl lavoro c'è per tuttima non si respira quell'entusiasmo che si è percepito nell'immediato post Covid. Insomma, non è una stagione da record, è tutto sommato discreta, ma mancano un po' i numeri. Anche nel nostro mondo si sta generando un rallentamento. Percepiamo tutti che non c'è stabilità, generando così incertezze e insicurezze. E le nostre strutture, che sono di nicchia, sono le prime a risentirne».

Esperienze autentiche e territori fragili: 

il turismo rurale chiede più sostegno

L'apprezzamento per quanto offriamo c'è ancora tutto, per la possibilità di relax a contatto con la natura, per vivere esperienze agricole autentiche, per le degustazioni e l'enoturismo. Certo, usciamo da un periodo molto buono e questo che stiamo vivendo lo è leggermente meno, ma sappiamo anche che sarà difficile replicare gli ultimi anni. Nel tempo, anche le strutture agrituristiche in generale si sono evoluteil presente è un periodo di pausadopo gli entusiasmi per l'enoturismoil cicloturismol'oleoturismo le degustazioniche oggi non rappresentano più delle novitàC'è stata una notevole evoluzione nell'accoglienza agricola.

Ora l'attenzione dovrebbe spostarsi più su un'attività sindacale che persuada gli amministratori dei Comuni ad avere maggiore sensibilità verso le infrastrutture presentifacendo manutenzione di sentieri e segnaleticadi piste ciclabili e luoghi attrattivi. «È la struttura singola che accogliema se intorno non c'è il territorio che recepiscediventa difficile fare turismo esperienziale: abbiamo bisogno che le comunità locali ci seguano - conclude Vimercati. Chi viene in agriturismo o fa enoturismochi percorre i cammini o usa le e-bikeporta un indotto significativo. Se ne parla moltissimo, ma basta ricordare, ad esempio, che la Franciacorta non è collegata con una ciclabile unica. Dobbiamo tutti insieme fare sinergia, per generare economia valorizzando i piccoli borghi e chi ci lavora». Luci e ombre, quindi, con un giugno sotto le aspettativeun luglio con un tasso medio di occupazione del 60 per centoun agosto che si conferma il mese di punta e un settembre che dovrebbe avere una buona tenuta.

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