Il Garda “spegne”
la musica: divieti
e chiusure rischiano
di far scappare i giovani
Sul lago di Garda l'estate 2025 si fa silenziosa: dopo mezzanotte stop alla musica, discoteche storiche chiuse e un turismo serale sempre più in crisi. Ristoratori e associazioni chiedono più equilibrio: «Così rischiamo di allontanare i giovani e di spegnere l'identità del nostro territorio». Il punto
Estate al silenziatore, dal mare ai laghi. «Vietato farsi trascinare dalla musica, vietati gli intrattenimenti musicali dopo la mezzanotte, vietati balli e danze..». Di divieto in divieto, le notti ferragostane rischiano di essere riservate solo ai turisti “anta”. In particolare, il più grande lago italiano deve fare i conti con la chiusura di alcuni locali storici, regolamenti sempre più restrittivi e stop imposti dalla Questura per irregolarità varie.
Divieti, permessi e festival: così cambia l'estate 2025 sul Garda
«C'è una generale tendenza sulle due principali sponde - ha detto Andrea Maggioni, coordinatore Confesercenti lago di Garda - a chiudere, limitare, senza tener conto del fatto che essere meta turistica significa offrire anche un po' di divertimento. Non possiamo diventare attrazione vacanziera per un solo target medio-alto. Serve invece un cambio di passo, adottando regolamenti flessibili nel rispetto dei residenti, senza demonizzare un'intera categoria».
Dal Municipio della Magnifica Patria smorzano le polemiche: «Non c'è nessuna ordinanza o divieto particolare - dicono gli amministratori locali - applichiamo solo una norma nazionale in vigore dal 2012. A Salò chi vuole far musica, che sia un bar o un ristorante, può farlo, basta che presenti un'apposita richiesta (Scia) ai nostri uffici. Anche l'altra sera, sul lungolago, si sentivano le note di una band al piano bar».
E nella Patria dell'inventore del violino, Gasparo da Salò, si conclude proprio nel fine settimana la 66esima edizione dell'Estate musicale del Garda, con concerti di musica classica di alto livello. «Il nostro Festival Violinistico Internazionale - rimarca il sindaco Francesco Cagnini - ha fatto registrare il sold out in tutte le date, a dimostrazione dell'amore dei turisti italiani e stranieri per la musica di qualità». Sulla sponda veronese “altra musica” e giro di vite, fra Malcesine, Bardolino e Torri del Benaco: «Tutti a casa dopo la mezzanotte e stop ai “buttadentro” e al volantinaggio selvaggio».
Ibiza? No, grazie. Ma così il Garda rischia di spegnere la vita notturna
Certo è che fra overtourism, divieti controversi - altri altrettanto bizzarri, alcuni auspicabili per tutelare il diritto al riposo dei residenti, la sicurezza urbana, l'igiene e il decoro degli spazi pubblici - e altri meno, per molti si tratta di un nuovo tentativo per: «Spegnere la vita notturna; un peccato perché anche quello di sera è turismo, con il rischio di far scappare i giovani». Insomma, il lago di Garda resta una delle mete più amate d'Italia, ma rischia di diventare una cartolina da guardare in silenzio. Niente balli, niente musica, niente notte. Ibiza? No, grazie. Ma ai giovani, però, chi ci pensa?
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