ASan Paolo e in tutto il Brasile, il fenomeno dell’Italian Sounding è diventato un problema strutturale del mercato alimentare. Sugli scaffali dei supermercati compaiono prodotti come Reggianito, grana padao, tipo grana, salame tipo italiano o presunto tipo Parma, che imitano le denominazioni e l’immagine dei prodotti autentici italiani. Per un Paese con oltre 220 milioni di abitanti, distinguere tra un prodotto originale e uno di imitazione risulta complesso.

I consumatori meno esperti possono apprezzare questi prodotti, pur senza riconoscere le differenze qualitative e sensoriali che caratterizzano le vere eccellenze italiane. Il fenomeno non riguarda solo l’Italia, ma tocca l’intera Unione Europea, che punta a difendere il proprio patrimonio agroalimentare attraverso strumenti normativi e accordi commerciali internazionali.
Il ruolo dell’accordo tra Unione Europea e Mercosur
Il tema delle imitazioni alimentari è centrale nel negoziato per l’accordo tra Unione Europea e i Paesi del Mercosur - Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay. L’intesa mira a regolare i flussi commerciali, abbassare i dazi e garantire una maggiore tutela delle indicazioni geografiche protette (Igp) e delle denominazioni di origine protetta (Dop).
Il Commissario UE all’Agricoltura, Christophe Hansen, ha dichiarato a San Paolo che l’obiettivo dell’Unione è firmare l’accordo entro dicembre. Ha sottolineato che non si tratterà di una liberalizzazione senza regole, ma di un processo controllato che garantirà reciprocità e tutela delle produzioni europee, descritte come «una vera polizza assicurativa per le imprese».
Le preoccupazioni del settore agroalimentare italiano
Nonostante le garanzie europee, diverse organizzazioni agricole italiane restano scettiche. Secondo Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, l’accordo con il Mercosur appare controverso: alcuni comparti, come il vino, potrebbero beneficiare dell’apertura dei mercati, ma altri - in particolare zucchero, pollame, riso e carne bovina - rischiano di subire gravi danni a causa della concorrenza dei Paesi sudamericani.

Le associazioni chiedono l’introduzione di meccanismi di sicurezza automatici per garantire condizioni eque e difendere le produzioni europee di qualità.
Prodotti europei protetti e impatto sulle importazioni
Secondo i dati del Dg Trade della Commissione Europea, l’accordo prevede la protezione di 344 prodotti europei, tra cui 57 italiani: aceti balsamici, prosciutti, formaggi, vini, mele e dolci come i Cantucci toscani.

Tuttavia, un’analisi della Coldiretti su dati Istat evidenzia che nei primi otto mesi del 2025 le importazioni agroalimentari dai Paesi Mercosur verso l’Italia sono cresciute del 18%, raggiungendo 2,3 miliardi di euro, mentre le esportazioni italiane verso il Sud America sono diminuite dell’8%, fermandosi a 284 milioni di euro.
Dazi, esportazioni e prospettive del mercato sudamericano
Nel 2024, il valore dell’export italiano verso i Paesi del Mercosur ha sfiorato i 500 milioni di euro, ma con dazi tra il 27% e il 55%. Con il nuovo accordo, tali tariffe saranno gradualmente eliminate, arrivando a dazi zero per alcuni prodotti.
Il presidente di Assolatte, Paolo Zanetti, ha espresso parere favorevole all’intesa, sottolineando che l’eliminazione dei dazi sul Parmigiano Reggiano e sul Grana Padano favorirà un contingente di 30.000 tonnellate di formaggi europei esportabili a dazio zero verso i Paesi del Mercosur, rispetto alle attuali 2.000 tonnellate, di cui 500 provenienti dall’Italia.

Anche Giada Battaglia di Assica ha evidenziato vantaggi per la difesa dei salumi italiani, mentre Ignacio Sanchez Recarte, segretario generale del Ceev, ha stimato in 30 milioni di consumatori potenziali il bacino di mercato per i vini europei solo in Brasile.
Politiche europee e fondi per il settore agricolo
La missione di San Paolo ha offerto al Commissario Hansen anche l’occasione di chiarire i punti critici della nuova Politica Agricola Comune (PAC 2028-2034). Sono stati assicurati 300 miliardi di euro già stanziati e ulteriori 453 miliardi che potranno essere impiegati per programmi scolastici, connettività rurale e sostenibilità ambientale, pilastri fondamentali per lo sviluppo dell’agricoltura europea.

Il confronto tra Europa e Mercosur segna una fase decisiva per il futuro del settore agroalimentare europeo. Mentre l’accordo apre nuovi orizzonti per l’export, resta alta l’attenzione sulla tutela del made in Italy, minacciato dall’espansione del fenomeno Italian Sounding. La sfida sarà garantire crescita economica e rispetto per la qualità autentica dei prodotti italiani.
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