domenica 3 agosto 2025

Grand Tour Italia ): perdite da 25 milioni Farinetti ripiana i conti

 

Grand Tour Italia (ex Fico): 

perdite da 25 milioni 

in cinque anni. 

Farinetti ripiana i conti

Grand Tour Italia, ex Fico, chiude il 2024 con perdite per 4,7 milioni. I Farinetti versano 7 milioni per salvare i conti dopo che in cinque anni sono stati accumulati oltre 25 milioni di rosso [...]


Grand Tour Italia, ex Fico Eataly World, chiude il bilancio 2024 con una perdita di 4,7 milioni di euro. Un dato preoccupante, ma non isolato, se si guarda all'andamento degli ultimi anni. A destare maggiore attenzione è il patrimonio netto, che nel documento contabile è risultato negativo per 977mila euro. Il bilancio è stato approvato lo scorso 27 giugno e fotografa un’azienda in difficoltà cronica, nonostante l’operazione di rebranding e il restyling da 6 milioni di euro portato avanti nel corso del 2024, durante il quale il parco è rimasto chiuso per cinque mesi.

Grand Tour Italia (ex Fico): perdite da 25 milioni in cinque anni. Farinetti ripiana i conti

Oscar Farinetti è dovuto intervenire per ripianare i conti di Grand Tour Italia

Perdite continue e difficoltà strutturali

Negli ultimi cinque anni, la struttura ha accumulato oltre 25 milioni di euro di perdite. Il 2024 ha chiuso con un rosso di 4,7 milioni, dopo i 3 milioni del 2023, i 6,5 del 2022 e i 6,7 del 2021. A completare la serie negativa, la perdita di 4,2 milioni registrata nel 2020.

Il restyling, che ha comportato costi significativi, non ha generato una ripresa nei conti economici. Il valore della produzione si è attestato a 5,6 milioni, mentre i costi complessivi hanno superato i 10,3 milioni. La differenza negativa, appunto, di 4,7 milioni, conferma la crisi strutturale del progetto.

L'intervento della famiglia Farinetti

Per evitare il tracollo, la famiglia Farinetti è intervenuta direttamente, attraverso la società Eatinvest, ora azionista unico dopo l’uscita di Coop Alleanza.

Nel corso del 2024 sono stati versati 4 milioni di euro a sostegno patrimoniale. A questi si aggiungono altri 3 milioni immessi nei primi mesi del 2025, sempre secondo quanto indicato dalla relazione redatta dalla società di revisione Deloitte.

L’obiettivo è riportare il patrimonio netto in positivo, almeno per garantire la continuità operativa della struttura, ribattezzata Grand Tour Italia per tentare un rilancio sotto una nuova identità.

Aumentano anche i debiti

Il bilancio evidenzia anche una crescita rilevante dell’indebitamento. Alla fine del 2024, la società presentava debiti complessivi pari a 12,2 milioni di euro, in netto aumento rispetto ai 7,7 milioni dell’anno precedente.

Quasi la totalità di questi debiti dovrà essere rimborsata entro il 2025, ponendo ulteriori pressioni sul piano finanziario e sulla tenuta economica del progetto.

Ristoranti regionali ridotti, progetti in ritardo

Tra le novità del piano industriale c’è una razionalizzazione degli spazi dedicati alle Regioni italiane, che manterranno ciascuna un proprio ristorante e uno spazio di vendita, ma con metrature più contenute rispetto al passato.

Questa scelta è dettata dalla necessità di semplificare la gestione e migliorare la sostenibilità complessiva del progetto, puntando su un’offerta più concentrata e funzionale.

Restano invece in sospeso i progetti accessori, come il Parco avventura e la pista di go-kart, il cui completamento è stato rimandato.

I rilievi di Deloitte sul futuro economico

Deloitte ha approvato il bilancio 2024, ma ha segnalato criticità legate alla difficoltà di stimare con precisione i flussi economico-finanziari futuri, a causa dell’incertezza che ancora circonda la completa realizzazione del nuovo format.

La società, tuttavia, ha confermato l’intenzione di completare il progetto Grand Tour Italia nei prossimi mesi, anche con modifiche al piano originario e l’introduzione di elementi non previsti inizialmente.

Farinetti confermato presidente onorario

Oscar Farinetti è stato confermato presidente onorario per il triennio 2025-2028. In una recente dichiarazione, ha ammesso che la scelta di Bologna come sede del progetto si è rivelata problematica:

«Aprire Fico a Bologna fu un errore. Milano, nel dopo Expo, sarebbe stata la scelta più adatta. Non riusciremo a rispettare il budget finché non aprirà lo stadio. Il tram e lo stadio erano motivi fondamentali nella scelta iniziale».

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