venerdì 2 settembre 2022

Il successo del gelato gastronomico moderno

 

Dal gusto cacio e pepe 

a quello al ragù: 

il successo del gelato 

gastronomico moderno

Dopo anni di sperimentazione – in alcuni casi derubricato a mera provocazione - ora viene consacrato dai maestri gelatieri d’Italia come uno dei trend del futuro

di Berto Silva

Dopo anni di sperimentazione – in alcuni casi derubricato a mera provocazione - il gelato gastronomico moderno viene consacrato dai maestri gelatieri d’Italia come uno dei trend del futuro. Alla tradizione dei pistacchi, delle creme e dei sorbetti si aggiunge il gelato contemporaneo. Ai grandi classici, l’Associazione Italiana Gelatieri ha portato una sensibilità nuova, fatta di ricerca, passione e creatività.


A Roma il più ricercato è cacio e pepe

E nell’estate più calda alcuni tra gli Ambasciatori dell’Aig nel Mondo – come Giorgio Carlo Bianchi e Guido Muraglie - hanno lanciato il gelato al cacio e pepe, con cialda di pecorino romano, al salmone e al ragù di manzo. È il binomio riuscito tra la buona tavola e il gelato, il cui comune denominatore sono le materie prime che esaltano l’eccellenza enogastronomica italiana e regionale. Una fusion di successo che tra gelaterie e ristoranti conta – secondo le stime dell’Associazione Italiana Gelatieri – un +30% di vendite nelle regioni del centro Sud mentre nella Capitale, più aperta alle diverse declinazioni della cucina romana pur mantenendo le ricette della tradizione, un +55%.

 

Gelato e ristorazione di qualità: binomio vincente 

«L’affermazione del gelato gastronomico moderno è il punto d’incontro tra il gelato artigianale italiano e la ristorazione di qualità, dove la valorizzazione dei prodotti del territorio – un pecorino dop insieme a una frutta di stagione – esalta dolce e salato insieme», commentano i vertici dell’Associazione Italiana Gelatieri (Aig), Claudio Pica segretario generale e Vincenzo Pennestrì presidente.

Da sinistra, Pennestrì, Muraglie, Bianchi e Pica  Dal gusto Cacio e Pepe a quello al ragù: il successo del gelato gastronomico moderno

Da sinistra, Pennestrì, Muraglie, Bianchi e Pica

Il nuovo Rinascimento del gelato artigianale italiano 

Nel complesso numeri decisamente positivi per tutto il segmento del gelato artigianale italiano, come confermato dai dati dell’Aig che segnano per questa primavera/estate un incremento per la gelateria italiana che ritorna ad allinearsi ai livelli pre Covid del 2019. Aumenti di oltre il 30% nelle regioni del Centro Sud, del 24% nelle città d’arte con la Capitale d’Italia che svetta al 26%, del 18% nelle regioni del Centro Nord.

Contro i rincari di energia e materie prime 

Statistiche in crescita che vedono il gelato italiano svettare su scala nazionale del +24%. Posizioni che attestano gli sforzi di maestranze e gelatieri cosi come delle imprese che in un momento economico così difficile hanno scelto di ritoccare solo marginalmente il listino prezzi, facendosi carico dei costi relativi agli aumenti dell’energia e delle materie prime compresi il trasporto e la logistica.

 Eugenio Morrone nella Hall of Fame 

Molto gettonato il sorbetto proposto dal campione del mondo Eugenio Morrone – che in questi giorni peraltro entrerà a far parte della prestigiosa ‘Hall Of Fame’ Gelato Festival World Masters – a base di prugna allo zenzero con pesca bianca e fichi. Tra i gusti emergenti vi è la riscoperta della nocciola e delle creme di cioccolato realizzate con differenti varietà di pregiate masse di cacao e con l’aggiunta di frutta di stagione e/o coulis di frutta. italiaatavola

Eugenio Morrone  Dal gusto Cacio e Pepe a quello al ragù: il successo del gelato gastronomico moderno

Eugenio Morrone

 

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