mercoledì 31 agosto 2022

L'ombrellone lasciato in spiaggia può costare caro: si rischia persino l'arresto

 

L'ombrellone lasciato 

in spiaggia può costare caro: 

si rischia persino l'arresto

Lasciando l'ombrellone e altre attrezzature a occupare posto in spiaggia si commette un reato. Numerosi i blitz della Guardia costiera in questi giorni con raffiche di multe all'Elba e in Toscana


Chi lascia ombrellone e salvietta per accaparrarsi un posto nelle spiagge libere rischia fino all'arresto. Stanno facendo discutere gli interventi della Guardia costiera e della Polizia locale, che si sono succeduti in questi giorni in diverse parti d'Italia, contro i bagnanti che lasciano ombrelloni nelle spiagge libere o altre attrezzature per accaparrarsi il posto. Non sanno infatti di stare commettendo un reato. La legge è quella del Codice della navigazione.

Spiaggie, chi lascia l'ombrellone rischia fino all'arresto

Secondo l’articolo 1161 del Codice della navigazione «chiunque arbitrariamente occupa uno spazio del demanio marittimo o aeronautico o delle zone portuali della navigazione interna, ne impedisce l’uso pubblico o vi fa innovazioni non autorizzate, ovvero non osserva i vincoli cui è assoggettata la proprietà privata nelle zone prossime al demanio marittimo od agli aeroporti, è punito con l’arresto fino a sei mesi o con l’ammenda fino a 516 euro, sempre che il fatto non costituisca un più grave reato».

In sostanza chi lascia in spiaggia il proprio ombrellone per occupare il posto rischia di incorrere nel reato di occupazione abusiva di spazio demaniale. E oltre alla multa si rischia l’arresto fino a sei mesi. italiaatavola

 

 

La normativa esiste da tempo e vale per tutto il territorio nazionale

Questa norma è stata introdotta da tempo. Ma non solo, al divieto previsto dal Codice della navigazione negli anni si sono affiancate le ordinanze di Comuni e Regione.

Basti pensare che nel 2018 la Regione Emilia Romagna ha vietato con un’ordinanza di lasciare sulle spiagge libere, oltre il tramonto del sole, ombrelloni, sedie, sdraio, tende, natanti o altre attrezzature.

Le amministrazioni pubbliche a vari livelli possono quindi prevedere delle sanzioni ulteriori rispetto a quelle previste dal Codice di navigazione, attraverso l’emanazione di ordinanze apposite, che possono essere inflitte dalle Forze dell’Ordine o dalla Capitaneria di porto.

1. SETTEMBRE: PROVERBIO (O DETTO) e l'S M S in RIMA DEL GIORNO: GIOVEDI'

 PROVERBIO (O DETTO)


e l'S M S in  RIMA 
DEL GIORNO: GIOVEDI' 
1. SETTEMBRE

Il miracolo del vino
consiste nel rendere 
l’uomo ciò  che non 
dovrebbe mai 
cessare di essere: 
amico dell’uomo.













(Ernst Engel)



FELICITA’ (1)

Questa sera sono felice
perché un uccellino mi dice
che anche tu sei contenta
della vita che rallenta
e ci permette di respirare
Aria purissima e amare…
…il mondo

Questo SMS è stato tratto dal libro “160 battute 1000 e più sms
in rima” di  Sòstene Schena,  edito da Albatros (480 pagine, euro 16,90
reperibile nelle librerie e in  internet Amazon, Feltrinelli etc.)

800 milioni di persone soffrono la fame

 

800 milioni di persone 

soffrono la fame: 

“La crisi alimentare 

non è solo colpa della guerra”


«La produzione alimentare mondiale complessivamente è in eccesso, quindi teoricamente non ci sono rischi alimentari, eppure ci sono tra i 700 e gli 800 milioni di persone che soffrono la fame (FAO, 2021)». 

È quanto dichiara Mauro Agnoletti, titolare della cattedra UNESCO per il paesaggio del patrimonio agricolo recentemente istituita dall’Università di Firenze e coordinatore del Master internazionale collegato al programma GIAHS per la salvaguardia dei paesaggi rurali storici.

Mauro Agnoletti  800 milioni di persone soffrono la fame: “La crisi alimentare non è solo colpa della guerra”

Mauro Agnoletti

«Ciò succede perché non tutti riescono ad accedere ai surplus di cibo o hanno risorse economiche sufficienti a pagare il prezzo di mercato richiesto – spiega Agnoletti - e perché vi sono incredibili sprechi di cibo. Le molteplici crisi sanitarie, ambientali, politiche ed economiche e i meccanismi di mercato hanno però un altro effetto perverso. Quando le risorse di cereali, ad esempio, sono in mano a grandi gruppi agroindustriali o pochi paesi produttori, essi impongono i loro prezzi e i loro standard qualitativi, mentre i piccoli agricoltori sono messi fuori mercato e smettono di produrre». 

«Si spiega anche così perché in Italia abbiamo abbandonato oltre 10 milioni di ettari di aree agricole e, assieme ad una floridissima industria agro alimentare, abbiamo il 75% del territorio rurale in stasi o recessione economica e importiamo il 60% del cibo dall’estero - prosegue Agnoletti - Collegandosi all’attualità, accade poi che se un conflitto limita la circolazione delle derrate alimentari o ne fa aumentare eccessivamente il prezzo, non abbiamo più coltivazioni nazionali per reagire agli shock e siamo esposti ai fattori internazionali: ci basterebbero 1.400.000 ettari per essere autosufficienti in grano, a livello nazionale. Se questo complesso di fattori critici accade in  Italia non moriamo di fame ma se accade in un paese in via di sviluppo è una catastrofe». 

1. LE PILLOLE DEL 1. SETTEMBRE LE PILLOLE

  1. LE PILLOLE

DEL 1. SETTEMBRE
LE PILLOLE 






Il vino eleva l’anima e i pensieri, e le inquietudini
si allontanano dal cuore dell’uomo.
Pindaro (518 a.C. circa – 438 a.C. circa)

Ecco perché aumentano i prezzi al ristorante

 

Ecco perché aumentano i prezzi al ristorante. Non è solo questione 

di rincari: il cibo 

di qualità si paga

In alcuni locali, soprattutto in zone fuori dai circuiti turistici, resta la tendenza a tenere bassi i prezzi, a discapito del servizio offerto. Così non ci può essere futuro per una ristorazione di qualità: serve puntare più in alto e dimostrare al consumatore che, a fronte di un prezzo più alto, si può avere un servizio di valore


di Matteo Scibilia
Responsabile scientifico



Le vacanze sono alla fine, l’estate 2022, dopo due anni di chiusure, sembra abbia riportato al nostro Belpaese turisti e forse ripreso un buon giro d’affari.

Ma il periodo è stato attraversato da molte polemiche, alcune tipiche della stagione, tipo i prezzi alti, a cui si sono aggiunte, potenti discussioni sulla mancanza di personale, che reale è per molti settori, dai servizi all’ospitalità, ai ristoranti.

Non vogliamo affrontare il problema sollevato dai tanti sulla colpa del reddito di cittadinanza ed altri sostegni al reddito, che parrebbe influiscano sulla volontà o “voglia” di lavorare di molti connazionali.

Lasciamo ad altri commentatori lo sviluppo della questione, a noi invece piace anzi desideriamo approfondire altri aspetti di alcune problematiche che l’estate 2022 ha portato alla ribalta non senza grossi e a volte feroci dibattiti.


Non è solo questione di rincari: il cibo di qualità si paga, ma ce ne stiamo dimenticando

I prezzi del cibo accendono il dibattito 

Per esempio, i prezzi: neanche le esorbitanti bollette della luce, provocano reazioni così forti quali uno scontrino di un caffè o una spremuta d’arancia bevuti in Galleria a Milano da Carlo Cracco, 9 euro per la cronaca, o del mollusco raro, le Cicale di mare o Batti Batti, carissime, oltre 100 euro al kg, per non parlare della pizza di Briatore.

Insomma, uno stillicidio che sui social provoca migliaia e migliaia di commenti, a cui si aggiungono anche le polemiche sollevate da qualche nota influencer, che mette in rete gli scontrini del gelataio veneto, un gelato pagato in contanti, l’altro con carta di credito maggiorato del 3%, portandolo per questo alla gogna mediatica in un mix di antipatia/simpatia, di rivalse sociali, fino al solito grido: «Commerciante evasore fiscale».

Noi ci chiediamo, perché il cibo ha la capacità di creare reazioni cosi forti?

Cibo, esperienza condivisa 

Molti settori commerciali avrebbero motivo di forti proteste e riflessioni: per esempio una camicia che oscilla dai 5 euro del negozio cinese ai 100 euro del negozio di moda, per non parlare di scarpe, borse. Forse nell’abbigliamento c’è una forte componente personale, edonistica, mentre il cibo è condivisione

O forse perché il cibo è ormai reso culturalmente povero, quasi incapace di protezione. In ogni angolo del paese i discount imperano insieme ai All you can eat. O forse perché i cuochi e i ristoratori non sono più capaci di comunicare la storia e il loro territorio, spesso valori sacrificati ad una creatività non sempre capibil. 

La pizza di Briatore, sarà anche cara, ma poi si svia sul fatto che è ricoperta di Pata Negra, un prosciutto da 100 euro al kilo. Ed anche la polemica appena nata del barista che ha ritoccato il prezzo del caffè a 1,50 euro, difendendosi, giustamente a nostro giudizio, che il buon caffè costa, la qualità costa. Ed aggiungiamo che nel nostro Paese la tazzina costa meno che in tutti i Paesi europei. Poi vai in autostrada e negli autogrill e la tazzina già la paghi 1,30 euro. 

L'esempio della Lunigiana 

Sono due anni che trascorro le mie vacanze in Lunigiana, precisamente a Filetto e Bagnone. Territorio fantastico, ricco di storia, borghi, castelli, natura imperante, con il vantaggio di essere a 30 minuti dal mare con alle spalle i monti delle Apuane. Territorio ricco anche di gastronomia, ma una ristorazione a mio giudizio, stanca, ancorata ai testaroli con pesto, spesso serviti stracotti, appiccicati uno sull’altro e guarniti da qualche cucchiaiata di pesto di tipo industriale. 

Oppure nello storico ristorante in quel di Bagnone, in cui i vini sono ordinati in elenco alfabetico, senza specifica se sono rossi o bianchi, fermi o briosi. Ed alla domanda alla ragazza di sala, appunto, se l’etichetta scelta fosse bianco o rosso, la risposta è stata «non lo so», aggiungendo che avevano un ottimo vino della casa, scelta quasi obbligatoria.

Ma quello che mi lascia perplesso è il costo della maggior parte dei ristoranti, mediamente basso, a mio giudizio troppo basso. La ristorazione merita di più: un giusto prezzo permette un servizio con migliori materie prime, permette a livello d’impresa una migliore reddittività e di conseguenza migliori stipendi.

Il consumatore tradito 

La tendenza a tenere i prezzi bassi, che in questo momento può avere una logica, in realtà, tradisce il consumatore due volte, per la qualità ma anche per la provenienza dei prodotti. I supermercati sono pieni, per esempio, di pomodori ramati di provenienza Olanda e Paesi Bassi che costano poco, ma i pomodori italiani, soprattutto del sud, costano di più ma sono molto più buoni e sicuramente con qualità salutistiche migliori. Discorso che vale anche per tanta frutta limoni e agrumi in particolare, traditi da tre paroline che i consumatori fanno fatica a capire, "buccia non edibile". Spesso si tratta, appunto, di frutta estera a cui in superficie vengono aggiunte sostanze antifungine che hanno il compito di prolungare la vita del prodotto. 

Serve fare informazione: se ordini uno spritz o altri aperitivi dove è prevista la presenza di bucce di frutta, è necessario chiedere che la frutta sia con buccia edibile, quindi non trattata e più sicura per la salute. Si parla di green e di sostenibilità, ma in realtà nei comportamenti individuali e giornalieri poco si fa per proteggere il made in Italy

  Serve ridare al cibo il giusto valore 

Bisogna ridare al cibo il giusto valore, ma bisogna anche ribadire, al riparo da proclami e influencer, che una spremuta in Galleria a Milano o in piazza San Marco o in piazza del Popolo, non è solo una spremuta, è una esperienza in un luogo speciale, con costi di gestione speciali. Sorseggiare un calice di vino in un luogo speciale rende anche quel vino speciale. Un insieme di cose che ha un costo speciale, perché l’affitto o la gestione di un bar o ristorante in Galleria o in Piazza San Marco hanno costi diversi e maggiori di altri. E la pizza di Briatore non è soltanto una margherita con su del prosciutto crudo, in genere mattonelle di crudo senza una Dop con costi intorno ai 10 euro al kg, ma una pizza con il prosciutto Pata Negra con costi intorno ai 100 euro al kg.

La Galleria Vittorio Emanuele di Milano  Non è solo questione di rincari: il cibo di qualità si paga, ma ce ne stiamo dimenticando

La Galleria Vittorio Emanuele di Milano

Contro i prezzi al ribasso 

È arrivato quindi il momento di sollevare il coperchio su questa questione: i costi del turismo e in particolare del Food

Siamo in un momento in cui si vende il food e quindi la ristorazione in particolare con prezzi sempre più al ribasso. Delivery dove il costo delle commissioni e della stessa logistica in molti casi è superiore al cibo trasportato e consegnato. Sono, siamo alquanto perplessi dinanzi al silenzio del settore sulla pubblicità che invita a frequentare e cenare o pranzare al ristorante con lo sconto del 50%. Un po' sappiamo di food cost e ci piacerebbe sapere con quali margini l’impresa che aderisce a queste promozioni vive.

Il nostro paese ha il cibo nel Dna, ma sembra che pian piano se ne stia dimenticando. Le nostre città sono sempre più aggredite da catene di sushi bar o simili. All you can eat che offrono cibo in continuazione con costi intorno ai 15 Euro, senza poi dimenticare l’aspetto di ospitalità, direttamente proporzionale alla qualità del personale di sala: scarsa capacità di dialogo con il cliente, scarsa capacità di raccontare il cibo e il vino.

Il cibo, in fondo, è una emozione raccontata. iat

Il Finocchio di Isola Capo Rizzuto diventa Igp

 

Il Finocchio di Isola 

Capo Rizzuto 

diventa Igp


Il Finocchio di Isola Capo Rizzuto, coltivato nelle province di Catanzaro e Crotone in Calabria, diventa Igp.

La nuova indicazione geografica protetta italiana è stata approvata dalla Commissione europea. Le condizioni climatiche particolarmente miti di questa regione durante i periodi invernali e primaverili favoriscono una crescita vegetale relativamente limitata e un basso contenuto di sostanza secca, da cui un finocchio croccante e succolento, segnala la Commissione in una nota, ricordandone anche le particolari caratteristiche gustative e organolettiche.

Questa nuova denominazione sarà aggiunta all'elenco dei 1.589 prodotti agricoli già protetti. iat


Mousse al cioccolato alla panna Lattebusche

 Mousse al cioccolato

alla panna Lattebusche

Non sarà proprio come una passeggiata creare a casa questa mousse al cioccolato ma è certo che, alla fine della preparazione (e della degustazione), le difficoltà travate saranno ben ripagate: Ricordatevi di usare gli ingredienti migliori che trovate sul mercato... altrimenti i vostri sforzi non avrebbero ragion d'essere.

Preparazione: 50 minuti più il tempo di raffreddamento

Cøttura: 5 minuti

Ingredienti per 6 persone

200 gr. di cioccolato fondente

100 gr. di cioccolato al latte

1 tazza di caffè espresso forte

125 g di panna fresca Lattebusche

5 uova

50 gr. di zucchero più 3 cucchiai

Per decorare: cioccolato in scaglie  cacao amaro zucchero a velo 

Preparazione

Tritate grossolanamente i due tipi di cioccolato, quindi poneteli in una ciotola per il bagnomaria insieme con il caffe. 

Riempite per due terzi di acqua una pentola adatta, mettete sul fuoco e fate scaldare; introducete nella pentola la ciotola con il cioccolato e fatelo fondere mescolando delicatamente. Una volta sciolto, toglietelo dal fuoco e lasciatelo raffreddare. Montate la panna, che dovrà essere ben fredda. Sgusciate le uova e separate l tuorli dagli albumi; sbattete con una frusta i tuorli con 3 cucchiai di zucchero fino a ottenere un composto chiaro e cremoso. 

Montate a neve ferma gli albumi con il rimanente zucchero. Versate la crema di tuorli nel cioccolato ormai freddo, amalgamando il composto con la frusta. Aggiungete la panna montata mescolando velocemente il tutto con la frusta. incorporate con delicatezza gli albumi montati a neve.

Riempite con la mousse 18 stampini foderati con pellicola trasparente da cucina e poneteli a raffreddare in frigorifero per almeno 3 ore, dopo averli coperti con altra pellicola da cucina. Per servire, capovolgete tre stampini su ogni piatto da dessert individuale, rimuovete la pellicola e cospargete i tortini con cioccolato in scaglie, quindi spolverizzateli con cacao e, se lo gradite, con zucchero a velo.

ln alternativa, potete lasciar raffreddare la mousse direttamente nella ciotola e servirla con un cucchiaio.

Il vino

Con il cioccolato il vino e quasi sempre sconsigliato a meno che non abbia un grado alcolico elevato. La presenza di arancia e cioccolato rende problematico l`abbinamento. Potreste sposare la vostra mousse con un Barolo Chinato o un Marsala Fine Rubino (o anche un Marsala all'uovo).

A Torrita di Siena un protocollo per ridurre l'impatto ambientale del turismo

 

A Torrita di Siena 

un protocollo per ridurre 

l'impatto ambientale 

del turismo

Il Comune, con gli operatori locali del settore, ha varato il progetto “Living responsible”. Sensibilizza strutture ricettive e aziende agricole e per promuovere uno stile di vita rispettoso dell'ambiente e delle risorse


Suggerire ai clienti un uso responsabile dell'aria condizionata in albergo, oppure di non far cambiare quotidianamente gli asciugamani e le lenzuola. E ancora, suggerire di puntare in cucina sulla stagionalità dei prodotti serviti, ma anche consigli pratici per il personale per gestire piscinelavanderie e Spa. Da ultimo, suggerire una strategia di comunicazione efficace per presentare la nuova politica ambientale. Questo, in sintesi, è quanto è stato deciso dal Comune toscano di Torrita di Siena che nei giorni scorsi ha approvato il progetto Living responsibile.

Un'iniziativa che si sta rendendo sempre più necessaria. Italia a Tavola ha infatti recentemente pubblicato un'indagine di Jetcost.it (motore di ricerca di voli e hotel) sulle vacanze degli europei nell'estate del 2022, alla quale hanno partecipato 2.500 persone di età superiore ai 18 anni; lo studio ha permesso di stilare la classifica dei 14 peggiori comportamenti tenuti dagli ospiti negli alberghi. Dal sondagio è emerso che i turisti in vacanza negli alberghi spesso sono maleducati, sembrano ignorare cosa sia lo spreco o pensano di essere a casa propria e di poter quindi fare quello che vogliono.

Torrita di Siena vara il protocollo per il turismo sostenibile

All’unanimità, nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, è stato deliberato un atto di indirizzo per gli operatori locali del turismo: albergatori, gestori di case vacanze, di agriturismi e ristoratori. Informandosi e indicando ai propri clienti alcune giuste pratiche di comportamento possono così fare la propria parte nella lotta al cambiamento climatico, consapevoli che anche il loro contributo è utile alla causa. L'atto di indirizzo racchiude quindi una serie di buoni consigli per facilitare il turismo responsabile e si chiama Living responsible.

Il Comune: «Non è un regolamento, ma una serie di buoni suggerimenti»

La proposta è arrivata in sala consiliare dopo essere stata condivisa con le associazioni di categoria e la commissione per le attività produttive.

L’assessora  alle attività produttive del Comune toscano Laura Giannini ha commentato così l’azione intrapresa: «Torrita di Siena Living Responsible non vuole essere un regolamento, ma solo un invito. Questa amministrazione ritiene che il contrasto all’emergenza climatica debba cominciare a livello locale e perciò intende stimolare le strutture ricettive sul territorio comunale a fare propri i valori di un turismo etico, da trasmettere agli ospiti insieme alla bellezza dei luoghi che li accolgono».IAT

1. SETTEMBRE: DIMMI QUANDO SEI NATO:

 1. SETTEMBRE: DIMMI QUANDO SEI NATO:  


Dimmi quando sei nato e... ti dirò chi sei! Un buon astrologo...
vi dirà che per conoscere il carattere di una persona non basta sapere il giorno della sua nascita: è necessario conoscere anche il luogo (cioè la latitudine e la longitudine) e l'ora esatta; calcolare la posizione di pianeti, gli aspetti, i transiti e le progressioni. Ciò non di meno la data di nascita può darci un'idea generale (e a volte anche abbastanza dettagliata) del carattere di una persona .


ASPIRANTI ALLA PERFEZIONE. 

I nati il 1. settembre grazie al loro senso pratico unito ad una fertile fantasia riescono a realizzare quasi sempre i loro ideali. Accettano di buon grado consigli e critiche; dovrebbero però accontentarsi; la loro adattabilità li rende amici preziosi; nonostante i conflitti non saranno mai rinunciatari.
 IL NUMERO: è uno. 
I TAROCCHI: la prima carta è il Mago, simbolo dell’intelletto e della comunicazione. 
 I PIANETI: governati dal Sole con Mercurio signore della Vergine hanno una forte energia creativa e arguzia mentale. 
QUALITA': coraggio e coscienziosità. 
DIFETTI: insistenza e severità.
SALUTE: in ottima forma, sani e floridi naturalmente amano la buona e bella tavola. Soddisfano bene le esigenze sessuali. 
SUGGERIMENTO: imparate a defilarvi al momento opportuno. 
UN NOME: Vittorio Gassman, attore di cinema e teatro; era nato il 1 settembre del 1922.

lunedì 29 agosto 2022

Campari acquisisce Howler Head Kentucky Straight Bourbon Whiskey

Campari acquisisce 

Howler Head Kentucky 

Straight Bourbon Whiskey


Campari ha firmato un accordo con Catalyst Spirits per acquisire una partecipazione iniziale del 15% di Howler Head Kentucky Straight Bourbon Whiskey al gusto naturale di banana, con un percorso verso il controllo totale nel medio termine.

In concomitanza ha ottenuto i diritti esclusivi per la distribuzione globale del brand.
Lo rende noto un comunicato della Campari, nel quale si specifica che Howler Head è il whiskey aromatizzato partner ufficiale dell'Ultimate Fighting Championship (Ufc) ed è "rapidamente diventato uno dei marchi di whiskey in più rapida ascesa negli Stati Uniti". iat


Consorzio e VOI Hotels insieme per la Cipolla Rossa di Tropea Igp

 

Consorzio e VOI Hotels 

insieme per la Cipolla 

Rossa di Tropea Igp

Accordo tra le due realtà con l'obiettivo di rendere la cipolla calabrese protagonista in tutti i ristoranti del gruppo alberghiero. Appuntamento sabato 27 agosto al Tropea Beach Resort per una degustazione


Essere ambasciatori nel mondo di un’eccellenza agroalimentare di qualità, sempre più icona della dieta Mediterranea ed ingrediente irrinunciabile tanto nelle ricette più semplici che in quelle più elaborate e consegnare all’ospite, come souvenir, un’esperienza capace di raccontare, a tavola, suggestioni e territori. Continua ad essere, questo, l’obiettivo dell’intesa tra il Consorzio della Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP e la catena del Gruppo Alpitour VOIhotels – Vera Ospitalità Italiana che sabato 27 agosto al Tropea Beach Resort, saranno protagonisti di un nuovo evento di degustazione. Per l’occasione sarà presentato l’accordo tra le due realtà che vedrà protagonista la Cipolla in tutti i ristoranti del gruppo alberghiero.

Consorzio e VOI Hotels insieme per la Cipolla Rossa di Tropea Igp

Esaltare il made in Calabria 

«Alpitour World è leader in Italia nel settore del turismo: sinonimo di professionalità, innovazione e scoperta, nell’immaginario collettivo è il Gruppo che fa viaggiare gli italiani da 75 anni». È quanto fa sapere Daniele Cipollina, Ceo di ADV Maiora Comunicazione integrata e direttore marketing e comunicazione del Consorzio esprimendo soddisfazione per il successo riscosso dal format itinerante di un tour che ha già toccato, oltre i resort calabresi, quelli della Puglia, della Sicilia e della Sardegna.

«La collaborazione con la catena alberghiera VOIhotels del Gruppo Alpitour - continua Daniele Cipollina - va nella direzione di esaltare la qualità del made in Calabria per valorizzare la cultura agroalimentare e la produzione di qualità di un prodotto genuino e autentico. Risulta necessario sostenere questo patrimonio regionale, storico e culturale, con l’obiettivo di far in modo che il marchio Cipolla Rossa di Calabria IGP possa rappresentare per i consumatori un importante e sicuro riferimento di garanzia e tutela del patrimonio agroalimentare di Calabria».

 Ospiti di qualità 

All’evento parteciperanno l’assessore Regionale all’agricoltura Gianluca Gallo, il direttore generale dell’assessorato all’agricoltura Giacomo Giovinazzo, il Presidente della Provincia di Vibo Valentia Salvatore Solano, il Sindaco di Tropea Giovanni Macrì, il Sindaco di Parghelia Antonio Landro, il Patron della distilleria F.lli Caffo, Pippo Caffo, il Presidente del Consorzio della Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP Giuseppe Laria, il Direttore Commerciale del Gruppo VOIHotels Angelo La Riccia.

Marketing territoriale

La catena VOIhotels vanta un fatturato di oltre 100 milioni di euro, con 840 mila utenti registrati nel solo 2022 e con 15 strutture dislocate sul territorio nazionale e 7 all’estero. «Quella con la catena VOIhotels – aggiunge Cipollina – è un’operazione di marketing territoriale destinata a far conoscere sempre più la Rossa di Tropea in Italia e nel Mondo». 

A concretizzare nel piatto questo esperimento saranno gli chef Giuseppe Romano chef Ambassador della Cipolla Rossa di Tropea Calabria Igp e Marcello Butera chef del Voi Tropea Beach Resort.

La Tropea Experience è una valorizzazione del prodotto che porta con sé la tradizione, la storia, la cultura di un territorio che viene raccontato con i piatti proposti dagli chef calabresi in location esclusive.

Consorzio e VOI Hotels insieme per la Cipolla Rossa di Tropea Igp

La Cipolla Rossa nei menu di VOI Hotels 

«Per il nostro Consorzio l’utilizzo della Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP nei menu dei ristoranti della catena VOIhotels - dichiara Giuseppe Laria, Presidente del Consorzio di Tutela della Cipolla Rossa di Tropea Calabria Igp – è motivo di grande soddisfazione e rappresenta una grande opportunità per far apprezzare maggiormente il prodotto e rendere più riconoscibile il marchio Igp. Progetti come questo sono fondamentali per la valorizzazione delle eccellenze gastronomiche italiane, compresa la nostra Cipolla». 

Giuseppe Laria  Consorzio e VOI Hotels insieme per la Cipolla Rossa di Tropea Igp

Giuseppe Laria

Il legame con il territorio 

«La partnership con il Consorzio - afferma Angelo La Riccia Direttore Commerciale di VOIhotels - si inserisce perfettamente in quello che è il legame con i territori che, come VOIhotels, perseguiamo in tutte le destinazioni: e la cipolla rossa di Tropea IGP, in quanto eccellenza del territorio, dove sorgono i tre dei nostri, diventa quindi partner naturale. Il motivo alla base della scelta dei soggiorni nei VOIhotels non è mai solo la vacanza al mare ma un percorso più articolato che passa appunto dalla valorizzazione dei territori, dal punto di vista naturalistico ma anche culturale e nello specifico, culinario, fino sentirsi parte attiva con il progetto della sostenibilità che da anni contraddistingue l'offerta di VOIhotels. Pertanto, sostenibilità per VOIhotels è presentare il territorio e le sue ricchezze». 

Anche da McDonald's 

Tra le diverse intese commerciali siglate in questi anni e che hanno contribuito a consolidare la reputazione e l’immagine della Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP, anche per le indiscusse proprietà salutistiche la Cipolla Rossa di Tropea Calabria Igp torna a far parte della nuova edizione di My Selection di McDonald’s, la linea di hamburger premium selezionati da Joe Bastianich nata per valorizzare i prodotti DOP e IGP italiani, la loro qualità e lo stretto legame con i territori.iat