domenica 4 settembre 2022

Internet dai binari delle ferrovie per i passeggeri e per cablare le aree rurali

 

Internet dai binari 

delle ferrovie 

per i passeggeri 

e per cablare le aree rurali

Investimento da 2 miliardi per il Gruppo Ferrovie. Garantirà la copertura ai passeggeri, ma anche per i territori finora non coperti dalla rete. Gli agricoltori potranno da remoto programmare attività come l'irrigazione


Investimento da 2 miliardi per il Gruppo ferrovie per estendere e potenziare la fibra ottica lungo l'intera rete ferroviaria. Corprirebbe quindi 17mila chilometri di binari e 2.200 stazioni. Il progetto è stato annunciato da Luigi Ferraris, amministratore delegato del Gruppo al Meeting di Rimini. Si aggiunge agli investimenti già in atto da parte del gruppo per avere la massima copertura della Rete 4G sull'Alta velocità.

Internet dai binari delle ferrovie per cablare le aree rurali

Ferrovie investe sulla comunicazione

«Innovazione e digitalizzazione sono elementi abilitanti del nostro Piano Industriale decennale che prevede 190 miliardi di investimenti focalizzati su infrastrutture fisiche, sviluppo della logistica e del trasporto passeggeri collettivo», ha spiegato Luigi Ferraris al Meeting.

Internet sulla rete nazionale ferroviaria

«Coprire 17mila chilometri di rete ferroviaria significa raggiungere 2.200 stazioni, passando anche in aree rurali spesso non coperte dai segnali Tlc», sottolinea Ferrovie.

Il progetto del Gruppo prevede la posa di ulteriori cavi di adeguata capacità lungo i 17mila chilometri di rete ferroviaria che, per quasi 12mila chilometri, corre parallela, a una distanza inferiore al chilometro, alle strade di Anas (la società delle strade del Gruppo FS). Posizionando una serie di ripetitori la connessione sarà resa fruibile in maniera stabile durante il viaggio di treni (Alta velocità, Intercity e regionali) e autobus.

Si realizzerà quindi un’infrastruttura abilitante di cui potranno beneficiare tanti piccoli borghi o zone rurali dove oggi la copertura del segnale non è così potente, e dove gli agricoltori potranno da remoto programmare molte loro attività, quali ad esempio l’irrigazione», spiega Fs.

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