giovedì 13 ottobre 2022

Quinta Milano Wine Week

 

Quinta Milano Wine Week: 

il vino con la città intorno

Dopo il Covid si torna all’assetto originale e Milano vuole parlare al mondo del vino lungo le direttrici del business e dei consumatori. Un mercato che è convivialità, sviluppo dei territori, promozione del turismo

di Gabriele Ancona
vicedirettore

Presentata a Palazzo Serbelloni, con Palazzo Bovara uno dei due quartier generali della manifestazione, la quinta edizione di Milano Wine Week, che fino al 16 ottobre abbraccia la città con decine di iniziative lungo i sei diversi wine districts.

Coinvolgere i consumatori

«Dalla prima edizione nel 2018 – ha dichiarato il presidente della kermesse Federico Gordini – è stato un crescendo di sfide, successi ed emozioni, anche contrastanti se si pensa alle edizioni sotto l’ombrello del Covid. Oggi si torna all’assetto originale e Milano vuole parlare al mondo del vino lungo le direttrici del business e dei consumatori. Le nostre masteclass vengono seguite in otto città del mondo e sono decine e decine i buyer, i giornalisti e gli operatori accreditati dall’estero. La città si apre all’universo enologico con determinazione. È il vino con Milano intorno. Il nostro mercato finora si è rivolto solo all’1% dei fruitori: c’è un cospicuo 99% da informare mettendo in contatto i produttori con i consumatori, tra cui tantissimi giovani, che saranno i futuri ambasciatori del vino».

Sviluppare un'offerta territoriale

Al fianco di Federico Gordini Christophe Rabatel, presidente di Carrefour Italia, main sponsor di Milano Wine Week. «Dobbiamo continuare a divulgare la cultura e la conoscenza del vino – ha sottolineato – La nostra missione è mettere a disposizione le eccellenze vinicole sviluppando un’offerta territoriale».

 Esportazione cresciuta a tre cifre

Incisivo l’intervento di Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura. «Il vino - ha puntualizzato – negli ultimi anni ha prodotto un fatturato di 13,5 miliardi di euro. Il parco aziende si è ridotto, ma sono aumentati gli ettari vitati. Negli ultimi 20 anni le esportazioni sono cresciute del 165% e il 14% del fatturato export dell’agroalimentare è rappresentato dall’universo enologico. Un settore fondamentale per occupazione e innovazione. Un modello produttivo che è convivialità, sviluppo dei territori e promozione del turismo. La narrazione è fondamentale e le aziende digitalizzate rappresentano un circolo virtuoso in quando hanno la capacità di attrarre i giovani consumatori, il futuro». ITALIAATAVOLA

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