Patate coltivate all’estero (in particolare dalla Francia), ma sporcate con terra rossa per farle sembrare del Salento. Le Fiamme Gialle della Compagnia di Gallipoli e gli Ispettori del dipartimento dell’Ispettorato centrale per il controllo della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari del Masaf-Ufficio ICQRF Italia sud-est hanno sequestrato 33 tonnellate di patate nell’ambito dei controlli straordinari stabiliti dal protocollo d’intesa nazionale, che hanno interessato una società operante nel basso Salento nel settore del commercio di “frutta e ortaggi freschi”.
Sequestatte 33 tonnellate di patate estere spacciate per salentinePatate francesi sporcate di terra salentina
In particolare, gli ortaggi della varietà “Annabelle”, giunti nel magazzino salentino sarebbero stati sottoposti ad un “trattamento” particolare, che prevedeva un preventivo lavaggio e una successiva fase in cui questi venivano immersi in vasconi contenenti terra rossa locale, affinché sembrassero effettivamente prodotti in loco. La procedura di confezionamento per l’immissione in vendita si concludeva con l’utilizzo di un “packaging” ingannevole, che poteva evocare l’origine salentina della merce.
Il rappresentante legale della società è stato deferito alla competente Procura della Repubblica di Lecce per l’ipotesi delittuosa di “frode in commercio e vendita di prodotti con segni mendaci”, mentre sono state sottoposte a vincolo penale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria 33mil chili di patate per un valore di 56mila euro. Nel corso dell’intervento sono stati, inoltre, identificati quattro lavoratori “in nero”. Sono in corso, da parte dei finanzieri di Gallipoli, ulteriori approfondimenti e riscontri documentali tesi ad accertare eventuali irregolarità di natura fiscale.
Frode delle patate, Lollobrigida:
Proteggere il Made in Italy
«Un plauso alle donne e agli uomini della Guardia di Finanza di Gallipoli e dell’Ufficio Icqrf Italia sud-est per l’operazione congiunta che ha portato al sequestro di 33 tonnellate di patate, verosimilmente provenienti dall’estero, la cui tracciabilità sarebbe stata mascherata per venderle sul territorio nazionale come se fossero state coltivate nel Salento – ha detto il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida - L’azione che portiamo avanti ogni giorno per il contrasto alle frodi e agli illeciti in ambito agroalimentare è fondamentale, per tutelare chi acquista Made in Italy e i nostri produttori. Difendiamo le nostre eccellenze e la qualità che rappresentiamo nel mondo».
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