"GRANDI VINI D'ITALIA GROUP"
IL CONSORZIO PIU' VECCHIO (28)
IL CONSORZIO PIU' VECCHIO (28)
Con
grande lungimiranza, tanti anni fa, quando a Oriente il vino era un
illustre sconosciuto, il Consorzio aveva messo un pilone del suo ponte a
Singapore, città cosmopolita che nel frattempo è diventata una delle
capitali della finanza e del commercio nel mondo.
Vale
la pena al raggiungimento di questo ennesimo record da parte dei sette
produttori di ascoltare come questo sodalizio tra vignaioli concorrenti
tra loro, abbia potuto durare tanti anni questo sodalizio. Quella di
consorziarsi è stata un'operazione non sostenibile per le singole
aziende ma che, con le persone giuste, si è rivelata un investimento
sicuro per lo sviluppo che, a medio termine, si è potuto agevolmente
autofinanziare.L'obiettivo era quello di far conoscere sempre di più
nel mondo l'esistenza del team "Grandi Vini" e le sue caratteristiche.
Prima
del prossimo appuntamento del Grandi Vini d’Italia Group due parole da
parte di ognuno dei soci. "Sono stati ventotto anni intensi,
impegnativi, ma anche ricchi di entusiasmo - spiega Gianluca BISOL www.bisol.it , general manager dell'azienda di Valdobbiadene.
Ventotto
anni vissuti velocemente, di un continuo "su e giù" per gli aerei,
nella certezza che l'altissima qualità italiana avrebbe avuto i numeri
per raggiungere gli angoli più remoti del mondo...".
Parla il presidente del consorzio e contitolare (con Giovanni Carlo Sacchet) della CARPINETO www.carpineto.com, Antonio
Mario Zaccheo: "Negli anni '80 quando il nostro mondo era molto
diverso da oggi - noi eravamo tra i pochi esportatori a vendere già in
Germania e Stati Uniti e sentivamo questi Paesi già lontani. Ci sembrava
di vivere un' avventura ogni volta che partivamo per quei luoghi. I
produttori di vino che viaggiavano erano pochissimi e una larga parte
del mondo era ancora preclusa all'Occidente. L’Oriente sembrava ancora
più lontano. Oggi la situazione è completamente cambiata, il mondo si è
aperto e viviamo ormai la vera economia globale che fino a pochi anni fa
era inimmaginabile. Noi abbiamo vissuto questa drastica evoluzione con
il nostro Consorzio “Grandi Vini d’Italia Group”; inizialmente ci siamo
uniti per necessità commerciali e collaborazione economica e siamo
cresciuti tutti e molto. La nostra collaborazione commerciale si è
cementata anche sul piano personale e umano. Una bella esperienza,
inusuale, in un Paese come il nostro dove sono tutti d'accordo… nel non
essere d'accordo su niente!"
Tocca a Umberto
CESARI: www.umbertocesari.it "Non è assolutamente facile incontrare sette produttori vitivinicoli che da 28 anni uniscono le loro energie commerciali e la loro creatività ponendola a disposizione del gruppo, l'uno con l'altro senza speculazioni personali, anzi, con generosa collaborazione. Questa atmosfera che si respira da tanto tempo scaturisce da persone fuori dal comune, che usano come strumento di lavoro l'amicizia e il rispetto reciproco. Il grande valore del Consorzio sta soprattutto nelle famiglie che lo compongono, che hanno cresciuto giovani vignaioli ai quali auguriamo di portare avanti la Grandi Vini con la medesima passione e allegria che ci ha contraddistinti".
CESARI: www.umbertocesari.it "Non è assolutamente facile incontrare sette produttori vitivinicoli che da 28 anni uniscono le loro energie commerciali e la loro creatività ponendola a disposizione del gruppo, l'uno con l'altro senza speculazioni personali, anzi, con generosa collaborazione. Questa atmosfera che si respira da tanto tempo scaturisce da persone fuori dal comune, che usano come strumento di lavoro l'amicizia e il rispetto reciproco. Il grande valore del Consorzio sta soprattutto nelle famiglie che lo compongono, che hanno cresciuto giovani vignaioli ai quali auguriamo di portare avanti la Grandi Vini con la medesima passione e allegria che ci ha contraddistinti".
"Se questo è l'unico dei Consorzi Export del settore che ha resistito per 28 anni, un motivo ci deve essere. Secondo Michele CHIARLO www.chiarlo.it alla
base del successo della Grandi Vini ci sono alcuni punti fondamentali.
Il Consorzio è formato da un gruppo di aziende che hanno la stessa
politica produttiva e commerciale ma non hanno prodotti in concorrenza
tra loro. Questo ha permesso al gruppo di crescere negli anni e con esso
sono cresciute molto tutte le singole aziende che lo compongono. La
gestione del Consorzio è stata improntata a una rigorosa economicità,
riservando la parte preponderante delle risorse allo sviluppo dei
mercati. Un occhio di riguardo ai mercati emergenti dove è stato
promosso - e ben realizzato - il concetto vincente di offrire agli
importatori la possibilità di avere un'unica spedizione e fatturazione
dei vini delle più importanti regioni del Centro-Nord Italia.
Daria Garofoli (a destra) e l'anatra laccata a Singapo
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"Già 28 anni? Non è possibile! Così tanti anni sono passati da quel lontano 1987 e la memoria torna indietro - ricorda DARIA GAROFOLI www.garofolivini.it. Sì,
venticinque anni fa ero presente alla sottoscrizione dell'atto
costitutivo di Grandi Vini C. E. in quello studio notarile a Roma. Fu
mio zio Dante, allora presidente della Garofoli, a sottoscrivere l'atto.
Io iniziavo giusto in quel periodo a occuparmi della crescita
dell'export dell'azienda ancora troppo poco sviluppata sino ad allora
vista le accresciute capacità produttive. Fui subito entusiasta del
progetto propostoci a suo tempo da Antonio Zaccheo e, una volta che il
Consorzio fu attivo, partecipai attivamente alla sua vita. Lo stesso
fecero tutti gli altri consorziati e questo, secondo me, spiega il
successo di Grandi Vini, dimostrato dalle attività svolte e da tanta
longevità.
"Questa unione così solida ci commuove e ci rende molto orgogliosi - esordiscono Aleardo e Giuseppe MANTELLASSI www.fattoriamantellassi.it-
il nostro pensiero non può che andare a nostro padre che 28 anni fa
fece parte dei soci fondatori che decisero di formare questo Consorzio.
Non pensiamo che servano tante parole per esprimere i nostri sentimenti.
L'entità stessa di questo anniversario parla da sola e testimonia di un
gruppo di amici che hanno saputo mettersi in gioco credendo negli
stessi ideali ai quali il tempo ha dato pienamente ragione. È evidente
che la nostra azienda, la più piccola del Consorzio, non sarebbe
riuscita a raggiungere i grandi risultati che sono stati conseguiti dopo
l’unione con i sette compagni di viaggio.
I tre grattacieli simbolo della città di Singapore
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