mercoledì 22 marzo 2017

IL VINO: È L’ELISIR DI LUNGA VITA?

VINO. È L’ELISIR
DI LUNGA VITA?

Il favoloso Amarone di Villa Girardi
Fiumi di inchiostro sono stati versati per descrivere  le proprietà del vino:


alla luce delle ultime scoperte mediche cerchiamo di far conoscere anche la nostra opinione.
Le ricerche più recenti ci informano che nel vino rosso ci sarebbe anche  il piceatannolo a bloccare la produzione di grassi… ma altre “scoperte” ci dicono che non sarebbero le singole molecole a inibire i grassi ma sarebbe proprio tutta  la bevanda nel suo complesso a influire sulla nostra  salute.
Il vino: non una bevanda come un'altra ma un ingrediente costitutivo della vita sociale, un elemento emblematico della nostra cultura, una parte di gran rilievo nella storia economica e del costume.
La viticoltura affonda le sue radici in tempi remotissimi che coincidono con gli albori stessi dell'umanità e, nei secoli, questo connubio fra i suoi prodotti e il nostro vivere quotidiano si è tanto consolidato da diventare inscindibile.
Il celebre Dogajolo di Carpineto


 prodotto presente nelle abitudini alimentari di grandissima parte del mondo e - per gli autentici appassionati - una vera e propria opera d'arte, da gustare, vivere e commentare.
Il vino è anche un'innegabile realtà economica: nella storia europea rappresentò una parte significativa del prestigio che il Mediterraneo poteva offrire nei suoi scambi. Ma anche ai tempi d'oggi non si può ignorare l'importanza e il lustro che rappresenta per ogni Paese esportatore - ribadisco - oramai in tutto il Pianeta. Inutile citare l'immensa letteratura (sia settoriale, sia generica) che si è generata intorno al suo consumo. Il punto è che l'inebriante nettare della vite è parte integrante della nostra società. Da sempre.
L'altro giorno mi trovavo in un locale dove un copioso gruppo di giovani festeggiava un fidanzamento: il fragore delle risa, delle congratulazioni e dei brindisi era scandito e incitato dai briosi botti di quando si apre una nuova bottiglia. Mentre li osservavo, riflettevo su come il vino sia oramai automaticamente associato a un lieto evento, a un convivio, alla condivisione di una buona nuova.
Talvolta, un bicchiere di vino può essere la piccola gioia che conclude una giornata faticosa. Oppure un'occasione quando si vuole per un attimo abbandonare le rigidità della vita e dedicarsi a qualche istante di intimità con il proprio partner. Un componente fondamentale per apprezzare il sapore di una pietanza: carne, pesce o formaggi che siano. Un'essenza intorno alla quale costruire un lavoro di zelante ricerca e dedizione. In ogni caso, in comune a quanto citato, è un qualcosa che restituisce qualcosa d'altro che s'aggiunge e arricchisce. Per cui mi chiedo: il vino è un elisir? Una pozione suggestionante dalle proprietà a dir poco magiche? La mia indole incline al fantasticare

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