A piedi sul monte
Pizzocolo
per godere
panorami mozzafiato
Una splendida balconata naturale dalle quale si gode una suggestiva vista del lago di Garda fin giù a Sirmione e Peschiera, di fronte la catena del Baldo e alle spalle Riva del Garda e il Trentino
Dalla Valcamonica al lago di Garda, continua il nostro viaggio fra i rifugi di montagna. Dopo il Tita Secchi, trasferimento sulla sponda lombarda del Benaco, in quel di Toscolano Maderno (Bs). Da qui si sale verso la frazione di Gaino e poi costeggiando l’inesplorata e ostica Valle della Cartiere si fa tappa a palazzo Archesane, a 800 metri d’altezza. Tragitto in macchina, in prima, pian piano arrancando fra una curva e l’altra. Per 6 chilometri uno sterrato da brividi in uno scenario incontaminato nella foresta demaniale gestita dall’Ersaf, l’agenzia regionale delle foreste.
Lasciata la macchina, due le tappe d’obbligo. Si sale al Passo dello Spino dove vi è un interessante osservatorio naturale. Camminata di un’ora, poi altra scarpinata di un’ora e mezza per raggiungere lo splendido e incomparabile scenario naturale del monte Pizzocolo. Una balconata naturale dalle quale si gode una suggestiva vista del lago di Garda fin giù a Sirmione e Peschiera, di fronte la catena del Baldo e alle spalle Riva del Garda e il Trentino. Piange il cuore lasciare i 1.581 metri della vetta che si trova nel gruppo delle Prealpi bresciane, con una chiesetta e un bivacco ben gestiti dall’associazione Amici del Pizzocolo capitanata da Guido Bertoli.
Una meta per molti escursionisti soprattutto stranieri che porta poi immancabilmente al Rifugio Pirlo allo Spino. Altra camminata di oltre un’ora per raggiungere la struttura - 1.500 metri di altezza - che ha una ventina di posti letto ed è gestita dai volontari dell’operazione “Mato Grosso”.
Questa è la settimana dei golosi. Noi abbiamo assaggiato - potevamo fare a meno? - tre torte di assoluta genuinità: uno strudel appena sfornato, una torta di carote e una cheesecake da leccarsi baffi e dita. Contenti e soddisfatti? Tutt’altro. Abbiamo provato - eravamo in tre - salamelle ai ferri, roastbeef e formaggio fuso con polenta. Dignitosamente discreti. Con acqua, sempre tanta, e vino, assai poco, prezzo sui 15-20 euro a testa. Non proprio proletari ma vale come offerta per una iniziativa di solidarietà. Alcune cose da sistemare a livello di servizi e pulizia.
La posizione del rifugio e la vista sull’entroterra, in particolare della Valvestino, meritano comunque la camminata perché si scopre un panorama di una bellezza impensabile a pochi chilometri dal super affollato lago di Garda.
Lasciata la macchina, due le tappe d’obbligo. Si sale al Passo dello Spino dove vi è un interessante osservatorio naturale. Camminata di un’ora, poi altra scarpinata di un’ora e mezza per raggiungere lo splendido e incomparabile scenario naturale del monte Pizzocolo. Una balconata naturale dalle quale si gode una suggestiva vista del lago di Garda fin giù a Sirmione e Peschiera, di fronte la catena del Baldo e alle spalle Riva del Garda e il Trentino. Piange il cuore lasciare i 1.581 metri della vetta che si trova nel gruppo delle Prealpi bresciane, con una chiesetta e un bivacco ben gestiti dall’associazione Amici del Pizzocolo capitanata da Guido Bertoli.
Una meta per molti escursionisti soprattutto stranieri che porta poi immancabilmente al Rifugio Pirlo allo Spino. Altra camminata di oltre un’ora per raggiungere la struttura - 1.500 metri di altezza - che ha una ventina di posti letto ed è gestita dai volontari dell’operazione “Mato Grosso”.
Questa è la settimana dei golosi. Noi abbiamo assaggiato - potevamo fare a meno? - tre torte di assoluta genuinità: uno strudel appena sfornato, una torta di carote e una cheesecake da leccarsi baffi e dita. Contenti e soddisfatti? Tutt’altro. Abbiamo provato - eravamo in tre - salamelle ai ferri, roastbeef e formaggio fuso con polenta. Dignitosamente discreti. Con acqua, sempre tanta, e vino, assai poco, prezzo sui 15-20 euro a testa. Non proprio proletari ma vale come offerta per una iniziativa di solidarietà. Alcune cose da sistemare a livello di servizi e pulizia.
La posizione del rifugio e la vista sull’entroterra, in particolare della Valvestino, meritano comunque la camminata perché si scopre un panorama di una bellezza impensabile a pochi chilometri dal super affollato lago di Garda.
di Renato Andreolassi
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