Grano, quotazioni
record dal 2015
200 euro a tonnellata,
colpa del caldo
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Caldo torrido in gran parte del mondo, gli aiuti di Trump ai coltivatori e così il grano raggiunge la quotazione (record degli ultimi tre anni) di 200 euro per tonnellata a Parigi anche alla luce di orizzonti poco rosei. Le stime di produzione sono in calo nell’Europa centro-settentrionale e sul Mar Nero.
A effettuare la stima, ancora una volta rivista proprio a causa dell’incertezza, è stata nelle ultime ore la Stratégie Grains che ha abbassato la previsione per il grano tenero nell’Unione europea a meno di 130 milioni di tonnellate: si tratterebbe dei volumi più bassi dal 2012, in calo di quasi il 10% rispetto alla passata stagione.Chi risentirà maggiormente della situazione è la Russia con Mosca che sta già ricorrendo alle scorte e ad ogni metodo per mantenere il primato di export da pochi mesi strappato agli eterni “rivali” americani.
Ma le stime sul raccolto potrebbero arrivare addirittura a 64,4 milioni di tonnellate (su un totale di 100 milioni di tonnellate di cereali, contro il record di 135,4 milioni del 2017).
Di contro, la domanda si mantiene molto forte. L’Egitto, il maggior importatore di grano al mondo, ha comprato 420mila tonnellate martedì, spendendo in media 235,65 $/tonn, un record da tre anni, segno che non si aspetta una rapida inversione di rotta dei prezzi.
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