La Cassazione fa chiarezza: per dimostrare lo stato di ebbrezza al volante non è sempre necessario l'etilometro. Secondo una recente sentenza (dove è stato respinto il ricorso di un automobilista di Brescia), sono sufficienti elementi "obiettivi e sintomatici", come ad esempio l'odore di alcol, l'eloquio sconnesso o l'incapacità di rispondere alle domande.
Guida in stato di ebbrezza: basta l'odore di alcol per le multe? Ecco cosa dice la CassazioneGuida in stato di ebbrezza: bastano le testimonianze
La sentenza stabilisce che, anche in assenza di un test alcolmetrico valido, il giudice può basarsi sulle testimonianze degli agenti di polizia per accertare l'ubriachezza del conducente. Questo significa che, se gli agenti dovessero constatare una serie di indizi che suggeriscono lo stato di ebbrezza, come ad esempio l'odore di alcol, l'eloquio sconnesso o l'incapacità di rispondere alle domande, queste affermazioni potranno essere sufficienti per condannare l'automobilista.
Guida in stato di ebbrezza, gli elementi sintomatici
secondo la Cassazione
La Cassazione, per l'occasione, ha elencato alcuni esempi di "elementi obiettivi e sintomatici" che possono essere utilizzati per dimostrare lo stato di ebbrezza:
- Stato comatoso o di alterazione: l'imputato appare confuso, disorientato o addirittura incosciente.
- Odore di alcol: un forte odore di alito etilico può essere un indizio significativo.
- Eloquio sconnesso: l'automobilista fatica a parlare in modo chiaro e comprensibile, oppure pronuncia frasi senza senso.
- Incapacità di coordinare i movimenti: l'imputato ha difficoltà a camminare dritto o a mantenere l'equilibrio.
- Comportamento aggressivo o violento: l'automobilista potrebbe mostrarsi insolitamente aggressivo o violento, anche senza apparente motivo.
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