Michele Micalizzi e Mario Mancuso sono stati arrestati dai finanzieri del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Palermo con l'accusa di gravi reati tra cui concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione aggravata dal metodo mafioso, trasferimento fraudolento di valori e bancarotta fraudolenta. Contestualmente, il giudice per le indagini preliminari ha disposto il sequestro di beni per un valore di un milione e mezzo di euro. Tra le accuse che riguardano Micalizzi, ex boss della Mafia, c'è quella di aver orchestrato il crac della Magi Srl, azienda (di proprietà di Mancuso) che gestiva le gelaterie a marchio Brioscià, dichiarata fallita nel 2021.
Bancarotta e mafia nel gelato: Micalizzi e Mancuso arrestati per il fallimento della Magi SrlChi è Michele Micalizzi, l'ex boss mafioso
dietro il business del gelato
Michele Micalizzi, 75 anni, ha un passato che lo lega a drammatici eventi della storia mafiosa di Palermo. Nel 1982, Micalizzi fu condannato a morte da Totò Riina, ma riuscì a sfuggire all'attentato. Tuttavia, la sua famiglia non ebbe la stessa sorte: il giorno stesso, il suocero Rosario Riccobono e altri familiari furono uccisi durante una cena trappola a San Giuseppe Jato, come parte del repulisti ordinato dai nuovi capi di Palermo.
Dopo essere stato arrestato e aver trascorso due decenni in carcere per omicidio, Micalizzi fu rilasciato nell'agosto del 2015, inizialmente in affidamento ai servizi sociali e poi sotto sorveglianza speciale per due anni. Si trasferì a Firenze a causa del divieto di soggiorno a Palermo, imposto ai membri della vecchia Mafia. Recentemente, nonostante i suoi trascorsi, Micalizzi - oltre ad aver contribuito al crac della Magi Srl - stava progettando di aprire un Hard Rock Café a Mondello.
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