lunedì 18 maggio 2015

EUROCARNE TORNA NEL 2017

EUROCARNE TORNA NEL 2017, 
PER POI RIPRENDERE CADENZA TRIENNNALE. 
PRESENTI A VERONA I BIG DELLA FILIERA DELLE CARNI

Operatori provenienti, tra gli altri Paesi, da Slovenia, Croazia, Macedonia, Bosnia-Erzegovina, Egitto
, Tunisia, Marocco, Russia, Polonia, Germania, Regno Unito, Irlanda, Francia, Spagna, Slovacchia, Romania, Repubblica Ceca, Argentina, Colombia, Australia.

 Cinquantacinque convegni ed eventi organizzati in quattro giorni, i più importanti «big» del comparto carneo (fra gli altri: Serafino Cremonini di Inalca, Fabrizio Guidetti di Unipeg, Maurizio Arosio, presidente di Federcarni, Gian Paolo Angelotti di Assomacellai Fiesa-Confesercenti, il presidente dell’Associazione italiana allevatori, Pietro Salcuni, e quello di Anas, Andrea Cristini), e poi cooking show di giovani macellai, chef stellati come Miguel Angel de la Cruz, concorsi dedicati alle macellerie italiane e alle «quote rose» in macelleria, sessioni di degustazione di carne italiana ad estera con l’assistenza di degustatori professionali.
La 26ª edizione di Eurocarne chiude con 170 espositori, con oltre 6.000 visitatori (dei quali il 9 per cento esteri) e delegazioni e presenze internazionali provenienti principalmente dai Paesi di lingua tedesca (Germania, Svizzera e Austria), dall’area dei Balcani (Slovenia, Croazia, Macedonia, Bosnia-Erzegovina), Est Europa (Russia, Polonia, Slovacchia, Romania, Repubblica Ceca) e Nord Africa (Egitto, Marocco, Tunisia). Importanti buyer anche da Regno Unito e Irlanda, Francia, Spagna, Argentina, Colombia e Australia.
«Eurocarne dà appuntamento alla filiera delle carni al 2017, fra due anni, per poi riprendere comunque con la tradizionale cadenza triennale – afferma Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere –. L’obiettivo resta il rafforzamento dei pilastri che hanno fondato il nuovo corso: centralità delle tecnologie industriali di lavorazione e conservazione, con l’allargamento al resto del comparto, dall’allevamento al banco di vendita, ed una maggiore spinta sull’internazionalità della manifestazione. Senza dimenticare lo spazio riservato a degustazioni guidate, cooking show e convegnistica specializzata».

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